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paolo

Ma quando si è scoperto che la cavia non produce la vitamina C?

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A chi ospita cavie è ben noto che la specie, come l'uomo, non produce la vitamina C.

Ma vi siete mai chiesti da quando si è scoperto che la cavia non produce la vitamina?

Io me lo sono chiesto oggi per la prima volta...

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Il batteriologo Axel Holst (1860-1931) e il pediatra Theodor Frolich (1870-1947) si interessavano a quella malattia che affliggeva gli equipaggi in lunga navigazione detta "ship beri-beri" e che mostrava sorprendenti similitudini con lo scorbuto.

Sospettando si trattasse di un difetto nutrizionale essi allestirono un modello animale per una ricerca sistematica del fattore che causava la malattia.

Ebbero una fortuna sfacciata perchè scelsero come animale di riferimento il porcellino d'india (oggi sappiamo che la stragrande maggioranza degli animali sono in grado di sintetizzare la vitamina, eccetto l'uomo, alcune scimmie, la cavia e qualche uccello).

Notarono che l'animale mostrava i sintomi dello scorbuto quando nutrito con cereali, pane o altri prodotti a base di cereali, sia cotti sia crudi, e che i sintomi potevano essere prevenuti se a tale dieta erano aggiunti cavoli crudi e succo di limone.

Pubblicarono i loro risultati nel 1907, in The Journal of Hygiene, ma le loro conclusioni causarono un grande scetticismo nell'ambiente scientifico, perchè il concetto di deficit nutrizionale era assolutamente nuovo per l'epoca.

Solo una sessantina d'anni dopo il loro lavoro verrà finalmente riconosciuto quale contributo fondamentale per chiarire l'eziologia dello scorbuto.

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A dire il vero occorrerà attendere ancora un po' perchè il porcellino d'india (e l'uomo) siano riconosciuti incapaci di sintetizzare la vitamina C.

Solo nel 1912 Casimir Funk pubblica un articolo in cui si attribuisce definitivamente un deficit nutrizionale a malattie come lo scorbuto (deficit di vitamina C), il beri beri (deficit di vit. B1), la pellagra (deficit di vit. PP) e il rachitismo (vit. D).

In tale articolo conia per la prima volta il termine "amine vitali" (vital amines), che diventerà nell'uso "vitamine", per identificare i fattori nutrizionali carenti.

I grandi studi multicentrici sull'associazione fra scorbuto e acido ascorbico dovranno però aspettare gli anni 1930-50 e solo nel 1976 il premio Nobel Linus Pauling pubblicherà il suo libro "Vitamin C, the common cold and the flu" (vitamina C, il comune raffreddore e l'influenza) nel quale consiglia l'assunzione di un grammo di vitamina C al giorno per prevenire il comune raffreddore e suggerisce che la vitamina protegga dalle malattie cardiovascolari, infarto, tumori e infezioni.

Concetti che oggi ci appaiono banali, ma quanta strada è occorsa!

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Me lo sono chiesto sempre anche io da quando si è scoperto che la cavia non produce vitamina c.. a dire il vero ero convinta che neanche gli altri animali la sapessero sintetizzare. Non si finisce mai d'imparare!!smiley.gif

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...

Sospettando si trattasse di un difetto nutrizionale essi allestirono un modello animale per una ricerca sistematica del fattore che causava la malattia.

Ebbero una fortuna sfacciata perchè scelsero come animale di riferimento il porcellino d'india

...

Ma perchè Holst e Frolich scelsero proprio il porcellino come animale di riferimento per il loro studio?

Non si trattò di una scelta casuale.

Ho deciso di realizzare una scheda sulla storia naturale dello scorbuto, nella quale troverete anche la risposta alla domanda.

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