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paolo

Dizionario Caviesco-Italiano (o Caviavocabolario)

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DIZIONARIO CAVIESCO-ITALIANO.

Premessa e istruzioni per l'uso.

Questa modesta fatica nasce dall'esperienza degli iscritti alla Mailing List del sito, nel tentativo di pervenire alla corretta interpretazione dei suoni emessi dalla cavia e di alcuni suoi atteggiamenti, proponendosi come strumento utile a monitorare il benessere delle nostre cavie.

Classificare i suoni emessi dalla cavia non è semplice, perché lo stesso suono può avere significati differenti in differenti contesti. Inoltre, la percezione dei fonemi cavieschi è qualcosa di squisitamente personale.

Questo dizionario vuole inoltre essere uno strumento dinamico, da aggiornare ed integrare con ulteriori osservazioni.

E comunque nessun dizionario potrà sostituire quel fondamentale strumento di comprensione che è il rapporto d'amore che si instaura tra noi e le nostre cavie!

Il dizionario dei suoni.

1. Il classico PUII PUII PUII PUII !!! col quale la cavia chiede attenzione, tipicamente una richiesta di cibo, emesso quasi in automatico all'apertura del frigo o al rumore dei sacchetti della spesa. Si inizia con volume normale, per giungere a livelli decisamente alti se la richiesta non viene soddisfatta nei tempi che la cavia ritiene ragionevoli.

2. Lo stesso PUII PUII PUII PUII !!!, ma molto più e acuto, emesso dalla cavia spaventata.

3. Un brontolio tipo PO PO PO PO, o addirittura un pigolare o chiocciare, che la cavia emette mentre gironzola, l'equivalente del nostro passeggiare canticchiando o fischiettando. Da interpretare come manifestazione di interesse, per esempio quando esaminano qualcosa di nuovo.

4. Il TRRR TRRR TRRR simile alle fusa del gatto, tipico della cavia che, accarezzata a lungo e delicatamente, apprezza le nostre attenzioni. Il verso cresce di intensità quando dalla testolina si passa alla parte posteriore, per raggiungere l'apice nel contropelo e in poco gradite palpatine del pancino e delle zampette, sino a sfociare eventualmente in un PO PO PO PO !!! dal ritmo incalzante, con scrollata del corpo, a testimoniare il fastidio. In taluni casi ci può scappare anche un morsetto.

5. Un suono acuto, ma leggero, quasi un cigolio, con cui la cavia ci avverte che deve ritornare nella sua casetta, dopo una sessione di coccole, per fare i bisognini. "E se non hai capito te la sei cercata!"

6. Un TRRRRRRRR vibrato, che si può sentire in differenti situazioni:

- caldo e suadente, quando il maschio approccia una bella caviotta;

- quasi un ringhio, tra due cavie che si incontrano per la prima volta o che si sfidano (la cavia che subisce a sua volta può emettere una specie di piagnucolio);

- breve e secco, quando una cavia è infastidita o spaventata da un rumore insolito o forte. La cavia resta poi immobile e attenta, come congelata, in attesa di altri segnali di pericolo, pronta alla fuga.

7. La cavia infastidita può anche battere i dentini, tipo serpente a sonagli, e a questo suono può seguire un attacco fisico nei confronti dell'altra cavia! La cavia però può battere i denti anche in condizioni di apparente tranquillità, anche mentre viene accarezzata; se il suono è ben percepibile e la cavia solleva il musetto verso di voi dovrebbe significare che desidera poter ritornare alla sua privacy; se il battito è appena intuito dai movimenti della boccuccia dovrebbe indicare che apprezza, o tollera, le vostre effusioni.

Il battito dei dentini può anche rappresentare una condizione di aspettativa e impazienza, come quando stanno per arrivare fieno e verdure e ad esso può fare seguito il mordere le sbarre della gabbia.

8. Solo a pochi fortunati è stato possibile udire una specie di cinguettio (chirping), a volte sommesso, a volte fortissimo, che alcune cavie emettono di notte, dal significato ignoto.

Inoltre: gorgoglii, borbottii e pigolii vari emessi dalle cavie quando mangiano, oziano o chiaccherano tra loro!

E' anche importante riconoscere il movimento della testa verso l'alto della cavia accarezzata. Anche in questo caso i significati sono due: si può trattare di una richiesta di attenzione ("Ehi, potrei avere ancora un po' di quella cosa buonissima?") oppure di un moto di fastidio; in questo secondo caso il movimento è più violento e trasmette chiaramente il concetto: "Non mi scocciare!".

ultimo aggiornamento: settembre 2010.

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