paolo Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Prima di addentrarci nell’argomento è necessario precisare che le classificazioni sono in continuo aggiornamento e non tutti gli studiosi si trovano in accordo con quelle proposte; inoltre, la classificazione basata su criteri morfologici e paleontologici può non essere in completo accordo con quella molecolare.I Mammiferi comprendono tre sottoclassi: monotremi, marsupiali e placentati.Monotremi e marsupiali hanno caratteristiche arcaiche; i primi sono ovipari e vivono solo in Australia (ornitorinco, echidna), mentre i secondi, tipici dell’Australia e dell’America del Sud, sono caratterizzati dalla presenza del marsupio, una sorta di tasca incubatrice per i piccoli (canguro, koala).I placentati sono invece vivipari e, come dice il nome, provvisti di placenta. Comprendono diversi ordini: tubulidentati (formichiere africano); sdentati (armadillo formichiere); chirotteri, gli unici mammiferi in grado di volare (pipistrelli); carnivori (orso, lontra); proboscidati (elefante); artiodattili (bovini, cavallo); dermotteri (lemuri volanti); iracidi (procavia); insettivori (riccio, talpa); perissodattili (maiale, capra); folidoti (pangolino); sirenidi (lamantino e dugongo); cetacei, che vivono tutta la vita in acqua (delfino, balena); pinnipedi (foca, tricheco); primati (scimmie e uomo); lagomorfi (conigli e lepri); roditori, i mammiferi più diffusi, presenti ovunque.Da notare che sulla base delle sequenze del DNA nucleare i mammiferi placentali si dividono in 4 raggruppamenti principali: Xenarthra (armadillo, bradipo), Afrotheria (elefante, dugongo), Laurasiatheria (pipistrelli, carnivori, bovini) ed Euachontoglires che, guarda caso, include primati, roditori e lagomorfi.Qui cercheremo di tracciare la filogenesi della specie Cavia porcellus, ovvero della cavia domestica attraverso un percorso evolutivo raccontato da alcuni marcatori genetici.I roditori avrebbero iniziato a diversificarsi dagli altri mammiferi circa 95-100 milioni di anni fa (per contro, i primati e i lagomorfi sarebbero “apparsi”, rispettivamente, circa 90 e 70 milioni di anni fa);il dato, ottenuto dall’analisi molecolare, non coincide però con quello dei paleontologi per i quali i roditori sarebbero apparsi circa 60 milioni di anni fa, in pieno Paleocene.Le incertezze riguardanti la classificazione e la filogenesi dei roditori riflettono anche la rapida radiazione dell’ordine, che ha avuto da subito un grande successo.L’ordine dei roditori comprende diversi sottordini; a noi interessa quello degli istricomorfi, e più precisamente l’infraordine degli istricognati.Circa 44 milioni di anni fa gli istricognati si sono differenziati in istricidi (porcospini del Vecchio Mondo) e nel gruppo che poco dopo, 40 milioni di anni, si sarebbe diviso tra i fiomorfi, africani, e i caviomorfi, che avrebbero cercato fortuna al di là dell’Atlantico, nel Nuovo Mondo.Nell’America Meridionale i caviomorfi hanno trovato le condizioni ideali per prosperare e si sono differenziati in superfamiglie; inizialmente (34 milioni di anni) cavidi e eretizontidi (porcospini del Nuovo Mondo) si sono separati da octodontidi (degu) e cincillidi (cincillà) e poco dopo (30 milioni di anni fa) i cavidi si sono definitivamente separati dagli eretizontidi.Si ritiene che gli antenati delle cavie abitassero l’Amazzonia peruviana e da lì si siano diffusi verso il Brasile, il Venezuela e l’Argentina, nell’habitat cosiddetto “Chaco-Cerrado-Caatinga”.A questo punto l’evoluzione dei cavidi è proseguita per piccoli passi (intesi su una scala di milioni di anni, un’estensione di tempo per noi inimmaginabile).25 milioni di anni fa si sono staccati dal “filone” principale i generi Cuniculus (paca); a 23 milioni di anni Myoprocta e Dasyprocta; a 19 milioni di anni Dolichotis (marà o lepre della Patagonia) e Kerodon (cavia delle rocce); a 17 milioni di anni si stacca il genere Galea (Galea musteloides, cavia dai denti gialli); a 12 milioni di anni la Microcavia australis (la più piccola fra tutte le cavie).Infine, 2 milioni di anni fa, l’albero genealogico della cavia ha subito l’ultima biforcazione: da una parte è evoluta Cavia aperea (cavia brasiliana), dall’altra Cavia porcellus e C. tschudii, rispettivamente il porcellino d’india che vive anche nelle nostre case e la cavia selvatica delle Ande. L’intera storia evolutiva dei caviomorfi è riassunta nella porzione inferiore della figura seguente. Cita Share this post Link to post Share on other sites
paolo Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Recentemente in questo stesso Forum abbiamo letto il “viaggio” della cavia (), o meglio, quello intrapreso dal suo lontanissimo progenitore istricognato dall’Asia Centrale verso la penisola arabica e l’Africa e da qui, attraversando coraggiosamente l’oceano, fino all’America Meridionale.Ora raccontiamo invece il lungo processo evolutivo, circa 50 milioni di anni, che ha avuto luogo nelle Americhe, lontano dai nostri occhi, fino a che Cristoforo Colombo non ha scoperto il Nuovo Mondo e con esso la cavia (). Cita Share this post Link to post Share on other sites
franci_fra3 Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Interessante Paolo!Mi piace molto la foto di quella cavietta sulla bilancina, chissà da dove viene Cita Share this post Link to post Share on other sites
LunaCippy Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Molto interessante, non sapevo che ci fossero così tante specie e soprattutto un evoluzione così complessa! Cita Share this post Link to post Share on other sites
Fatamorgana Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Come sempre il nostro Paolo si dimostra essere preciso, competente ed informatissimo. Anche questa scheda ha il suo bel perchè. Grazie Paolo della tua presenza maschile che ci riporta sempre coi piedi ben piantati a terra!!!! Cita Share this post Link to post Share on other sites
francesca_budino Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 anche se sembro ripetitiva penso che non finirai mai di stupirci e di far accrescere le nostre conoscenze grazie davvero :) Cita Share this post Link to post Share on other sites
Benjo Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Grazie e complimenti per la scheda! Cita Share this post Link to post Share on other sites
Chiakka Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 Io mi associo a tutti gli altri!Grazie come sempre per l'articolo interessantissimo. Cita Share this post Link to post Share on other sites
Beawrat Segnala messaggio Inviato Ottobre 19, 2012 E' indubbiamente un articolo molto interessante. Grazie Cita Share this post Link to post Share on other sites