Allegro allevamento all'aperto

[lycenhol]

Ciao

Da alcuni giorni ho scoperto che dove vado a fare la revisione della macchina, confina con un grande giardino nel quale c'è un recinto, alto mezzo metro, di rete, grande un 30-40 metri quadrati, dove vivono dei porcoli.

Stamane passandoci per andare all'officina mi sono soffermato a guardarli. Hanno un bidone di quelli verdi della spazzatura capottato e tagliato a fargli da casina, delle ciotole al centro dello spazio loro dedicato, ed insieme ai caviotti ci sono anche delle tartarughe di terra.

Nel grande giardino ho notato anche delle oche che pascolano. Ho scoperto che il tutto appartiene al corpo forestale, essendo quello il giardino della loro sede di Brescia.

Cosa ci faranno con quelle pallette di pelo?

[Nemuriko]

bella domanda

[paolo]

Recuperate e in attesa di sistemazione ... ?

[lycenhol]

Dici che collaborano con ENPA, AAE et similia?

[paolo]

Se non lo fanno loro ...

[Nemuriko]

eh va be', ma le recuperi e poi le lasci lì senza sorveglianza/controllo?

[Chiakka]

Va beh andranno sicuramente a dargli da mangiare! Magari sono anche i loro!

[lycenhol]

C'erano le ciotole e anche le tartarughe secondini.

E poi il recinto era per loro impenetrabile.

[Claudja]

C'erano le ciotole e anche le tartarughe secondini.

E poi il recinto era per loro impenetrabile.

Non sai che immagine mi hai fatto venire in mente con i porcellozzi in tenuta da galeotti e le tarte con lo sfollagente!!!!!! Paura!!!!

[Nemuriko]

Wahuwahuwahu!

[Chiara (:3 )]

eh va be', ma le recuperi e poi le lasci lì senza sorveglianza/controllo?

Beh ma... se sono recuperate magari chissà in quali situazioni pessime erano, e adesso invece sono all'aperto quasi naturalizzate... non è un cambiamento in positivo? Anche se non c'è nessuno che la sera se le mette sulle ginocchia e le coccola?

[lycenhol]

Beh ma... se sono recuperate magari chissà in quali situazioni pessime erano, e adesso invece sono all'aperto quasi naturalizzate... non è un cambiamento in positivo? Anche se non c'è nessuno che la sera se le mette sulle ginocchia e le coccola?

Secondo me si coccolano da sole la sera. Il problema è che fanno anche i festini e da 5-10 tendono a diventare mille.

Poi il problema sono i gatti ed i corvi giganti che ci sono nel mio quartiere.

Poveri!

[Chiara (:3 )]

Secondo me si coccolano da sole la sera. Il problema è che fanno anche i festini e da 5-10 tendono a diventare mille.

Poi il problema sono i gatti ed i corvi giganti che ci sono nel mio quartiere.

Poveri!

Ma siccome non tutte le cavie di casa vivono bene, alcune restano segregate tutta la vita in gabbiette 30x50.... insomma, io sono favorevole alle colonie naturalizzate. Compresi rischi e annessi e connessi.

Cioè se l'alternativa è la gabbia a vita, meglio vivere qualche anno in meno ma in modo più avventuroso e naturale.

[laure3]

La forestale di Brescia collabora con ENPA, è chiaro che non possono fare altrimenti hanno l'obbligo di recuperare gli animali ed è già molto che li tengano e non li diano a negozi.

(non ho voglia di fare la cronistoria di esperienze passate, ma si, nel caso in cui la forestale non riesca fisicamente a trovare una collocazione, capita, quantomeno così mi è stato detto, che animali recuperati vengano appoggiati a negozianti)

quindi in questo caso è sicuramente meglio così.

Per quanto concerne la colonia naturalizzata io credo che ci siano da fare delle precisazioni:

chi ha una porzione di giardino, e sceglie di tenere una colonia deve avere tutte le accortezze del caso;

è necessario fare in modo che vengano limitati i potenziali accessi di altri animali dall'alto e dal basso

la gestione e la cura dei singoli caviotti richiederà ben più tempo.

Chiaramente in questo caso è sicuramente il "meno peggio" e speriamo che questa colonia trovi casa, anche se temo che si darà precedenza ai caviotti che riempiono le case di volontari e vet.

[paolo]

Sono leggermente sorpreso.

Va bene pensare che è un "male minore", piuttosto che abbandonarle alla loro sorte e considerando che la forestale fa quello che può con i mezzi che ha.

Quello che mi preoccupa è l'implicita approvazione di una situazione che ha una validità esclusivamente in un determinato contesto, come detto sopra.

Come ieri ci preoccupavamo che ci fosse chi potesse desiderare far fare due bracciate al porcello, oggi mi preoccupo al pensiero che qualche superficiale voglia farsi la colonia in giardino.

Se proprio volete o non avete altra possibilità, leggete almeno le esperienze di Franza e Sayra che le tengono fuori, ma con coscienza di quello che fanno, thanks!

[sayra]

Ma siccome non tutte le cavie di casa vivono bene, alcune restano segregate tutta la vita in gabbiette 30x50.... insomma, io sono favorevole alle colonie naturalizzate. Compresi rischi e annessi e connessi.

Cioè se l'alternativa è la gabbia a vita, meglio vivere qualche anno in meno ma in modo più avventuroso e naturale.

Concordo infatti con il mio piccolo branco di maschietti ho fatto così e devo dire che stanno meglio di me dato che passano le giornate a mangiare e a dormire, anzi per dirla tutta il loro spirito avventuroso è pari a zero I porcelli in questione, forse prima stavano peggio, però il fatto che siano tenuti insieme a delle tartarughe non è proprio il massimo, anche se è il male minore considerato che se il recinto permette il passaggio di potenziali predatori non può certo definirsi sicuro e inoltre se non sono stati divisi per sesso o sterilizzati i maschi, possono riprodursi liberamente con tutto ciò che ne consegue.

Io sono la prima ad essere favorevole alle colonie naturalizzate, ma realizzate usando il cervello. Inoltre, non è detto che le cavie che vivono in questo stato vivano meno rispetto alle altre dato che comunque conducono una vita agiata rispetto alle vere cavie selvagge.

[Nik]

Tutte le cavie non si possono oggettivamente salvare.

Un conto è prendersi cura di una o più cavie che abbiamo adottato ed, eventualmente adottarne qualcun altra, un'altro è quello di eliminare la sofferenza nel mondo della cavie (non ci riusciamo nemmeno per gli uomini).

Ci provano le associazioni riuscendo ad arginare il "problema" solo parzialmente.

Fortunate le cavie domestiche che trovano un umano che si prende cura di loro, un po' meno quelle che finiscono in colonie naturalizzate e così via fino ad arrivare a quelle di laboratorio.

A costo di fare per l'ennesima volta la parte del cinico, ritengo sia inutile prendersela più di tanto (tutto sommato l'alto tasso di riproduzione delle cavie, in natura, serve a bilanciare quello altrettanto alto di mortalità).

E' comunque utile a segnalare tali colonie la dove ci sia la possibilità di rivolgersi a loro per un adozione come ulteriore alternativa a quella dell'acquisto presso chi pratica allevamento scriteriato a scopo di lucro (come molti negozianti).

[Chiara (:3 )]

Sono leggermente sorpreso.

Va bene pensare che è un "male minore", piuttosto che abbandonarle alla loro sorte e considerando che la forestale fa quello che può con i mezzi che ha.

Quello che mi preoccupa è l'implicita approvazione di una situazione che ha una validità esclusivamente in un determinato contesto, come detto sopra.

Come ieri ci preoccupavamo che ci fosse chi potesse desiderare far fare due bracciate al porcello, oggi mi preoccupo al pensiero che qualche superficiale voglia farsi la colonia in giardino.

Se proprio volete o non avete altra possibilità, leggete almeno le esperienze di Franza e Sayra che le tengono fuori, ma con coscienza di quello che fanno, thanks!

Mi sembrava esplicito che il mio commento fosse relativo appunto a quel preciso contesto, difatti di situazione 'domiciliare' non ho minimamente parlato.

Non si stava infatti trattando di dare consigli a chi volesse intraprendere un alloggiamento esterno presso la propria abitazione, ma di commentare una situazione estremamente contestualizzata, appunto.

[paolo]

Mi sembrava esplicito che il mio commento fosse relativo appunto a quel preciso contesto, difatti di situazione 'domiciliare' non ho minimamente parlato.

...

Va bene, va bene, si vede che qualcosa o qualcuno ieri ci ha scosso un po' i nervi...

[Chiara (:3 )]

Va bene, va bene, si vede che qualcosa o qualcuno ieri ci ha scosso un po' i nervi...

A voi non lo so, a me il mio moroso!

A vedere le vostre risposte (la tua e quella di Laura) ero indecisa se pensare:

a ) sono così arrugginita che scrivo risposte senza senso (e mi cazziano)

b ) l'utenza del forum è cambiata a tal punto da dover puntualizzare e precisare più del dovuto (cosa che mi dimentico di fare)

[Nemuriko]

b ) l'utenza del forum è cambiata a tal punto da dover puntualizzare e precisare più del dovuto (cosa che mi dimentico di fare)

Sì

[Franza]

Personalmente non credo che quei porcelli stiano così male, dovendo scegliere che tipo di vita fare loro preferirebbero stare con i loro simili in condizioni più naturali che in gabbia magari da soli...

La gestione esterna non è facile come si può pensare ma neanche impossibile, l'optimum per porcello e uomo credo sia avere un bell'angolo di giardino recintato con casette e ripari, erba giusta e ombra per tenere fuori il porcello di giorno, ma riportarlo in casa la notte o quando piove/nevica...

Si può gestire tranquillamente un gruppo di 4 soggetti (i maschi ovviamente sterilizzati) con lo spazio giusto fuori e una gabbia da 120-150 cm per la notte (tanto si muovono tutto il giorno liberi, se anche di notte non hanno lo spazio ottimale indicato dalle varie associazioni non è un dramma) più un eventuale recintino interno per i giorni in cui piove sempre...si combinano i lati positivi della vita all'aperto, con il contatto fisso con l'uomo la sera, quindi il porcello non risulta troppo schivo verso l'uomo ma allo stesso tempo vive più naturalmente...d'estate possono restar fuori anche la notte(come pure d'inverno onestamente ma è già più complicato) se non minaccia brutto tempo, basta avere dei ripari giusti a prova di gatto o altro predatore naturale...

Mio personalissimo pensiero ovviamente, penso che una vita più naturale sia comunque da preferire ad una vita sotto una campana di vetro a protezione e prevenzione di ogni minimo imprevisto...(pensiero che estendo anche a tutti gli altri animali, uomo compreso)

[Nik]

Ribadisco nel caso qualcuno volesse considerare di imbarcarsi in un'impresa simile che (per stessa ammissione di Franza) la gestione esterna non è facile, che bisogna assicurarsi che siano protette da predatori e dal maltempo e che Franza si riferiva ad un gruppo limitato di elementi non in grado di riprodursi.

[Franza]

si infatti, va posta molta attenzione soprattutto alla struttura del riparo esterno perchè non devono riuscire ad entrarci anche i gatti (e si sa che quelli si infilano ovunque)...

Per il riparo che avevo costruito quest'inverno avevo dovuto creare dopo l'apertura (su misura di porcello) un sistema di corridoi stretti con svolte a gomito strette per scoraggiare i gatti che volevano tentare di entrare dentro...i porcelli riuscivano a correre dentro e rifugiarsi nella camera imbottita di paglia perchè le svolte a gomito non erano un problema per loro, i gatti invece non riuscivano a farle (corpo troppo lungo)

In più servono almeno 2-3 accessi per permettere a tutti di correre dentro in caso di pericolo e dare sempre una via di fuga se per caso qualcosa di pericoloso riesce ad entrare nonostante tutto...

Fortuna che da piccola giocavo con seghetti, chiodi e martelli sennò col cavolo che riuscivo a fargli la casetta così...

[sayra]

Io per questo inverno mi sono già organizzata con diverse casette singole o che possano ospitare solo due esemplari in modo che ogni porcello abbia il suo spazio personale, essendo tutti maschi. Poi a parte voglio creare una specie di tettoia che funga da riparo comune mentre mangiano. La vera scocciatura d'inverno è la pioggia, almeno per quanto mi riguarda, il freddo secco è decisamente meno problematico.