A scuola nel recinto: navigando verso il lontano Oriente.

[paolo]

- Devi sapere, Tiberio, che da sempre i rapporti commerciali tra l’Europa e l’Oriente avvenivano attraverso un lunghissimo e difficile percorso via terra, tra dazi esosi e pericoli vari. A titolo d'esempio, Marco Polo impiegò tre anni e mezzo da Venezia a Khanbaliq (l'odierna Pechino).

Si cercò quindi di arrivare a Oriente direttamente, per via mare, esplorando le coste dell’Africa in cerca di una rotta; furono i portoghesi ad aprire questa strada, arrivando alla sua punta meridionale (oggi detta capo di Buona Speranza) nel 1488 con Bartolomeo Diaz e da lì alla costa dell’India, a Calcutta, con Vasco da Gama nel 1497.

A quei tempi uno sforzo non dissimile a un attuale viaggio verso la Luna! E fu proprio durante il lunghissimo viaggio di Vasco da Gama che si osservarono i primi casi di scorbuto, la carenza di vitamina C, che sarebbe diventato lo spauracchio dei lunghi viaggi per mare delle epoche successive.

- Ahimè! A noi può succedere anche senza spostarsi da casa...

- Quando fu chiaro che sarebbe stato possibile arrivare all’Oriente navigando verso sud e est, si cominciò anche a pensare che fosse possibile arrivare in Asia navigando verso occidente, ammesso che la terra avesse davvero una forma sferica.

Tra gli assertori di questa idea troviamo Cristoforo Colombo, che tanto fece da riuscire a farsi assegnare dai dubbiosi monarchi spagnoli tre minuscole navi e una ciurma composta da avanzi di galera. Nonostante questo handicap Colombo ritornò da trionfatore.

Tra il 1492 e il 1504 egli fece quattro viaggi, e fu durante il terzo viaggio, nel 1498, che egli si avvicinò alle coste del Venezuela dove ebbe l’occasione di incontrare, primo tra gli europei, la cavia o porcellino d’india.

- Chissà come si saranno presentati... Forse: “Piacere, Colombo!” e “Piacere, Porcello!” Eheheheh!!!

- Ma che fantasie! Dunque, Colombo pensava di aver raggiunto le coste dell’Asia, ma nel 1504 un altro navigatore italiano, Amerigo Vespucci, ipotizzò che la terra scoperta da Colombo fosse un continente fino ad allora sconosciuto e che l’Asia fosse ancora più a ovest. E su una carta geografica del 1507 fu riportato per la prima volta un nuovo continente, chiamato America in onore di Vespucci.

Si deve attendere quindi il 1513 perché Vasco Nunez de Balboa, un avventuriero oppresso dai debiti e in cerca dell’oro, attraversasse verso ovest la regione che oggi chiamiamo Panama arrivando davvero davanti ad una vastissima distesa d’acqua, che chiamò Mare del Sud.

Poiché erano i Portoghesi ad avere il controllo della rotta per l’Oriente che circumnavigava l’Africa, gli Spagnoli non lesinarono sforzi nel tentativo di aprire una rotta occidentale verso l’Asia, cosa che riuscì finalmente a Ferdinando Magellano (per ironia della sorte un portoghese al servizio del re di Spagna), che nel 1520 scoprì il canale che porta il suo nome e lo seguì sbucando nel Mare del Sud; lo trovarono talmente calmo che decisero di chiamarlo Pacifico. Dopo aver risalito le coste dell’odierno Cile attraversarono l’oceano e arrivarono finalmente in Asia.

Ma la prima terraferma che incontrarono e nella quale precipitosamente sbarcarono furono le isole Marianne.

- Affannosa ricerca dell’oro?

- No, frutta e verdura fresca, dopo novantanove giorni di navigazione nei quali lo scorbuto aveva imposto un pesantissimo tributo!

- Ecco, vedi cosa accade ad andarsene in giro per il mondo? Io torno a casa a mangiare un bel pezzo di peperone e a schiacciare un bel pisolino!

[Simo74]

:love:/>:love:/>Adoro queste lezioni a mò di dialogo tra Tiberio il sapiente e Nerone "il pratico"!!