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paolo

A scuola nel recinto: la teoria della relatività

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- Caro Tiberio, oggi ti parlerò della teoria della relatività.

- Aaargh! Mi sono appena ricordato di avere un impegno urgente a Cuba!

- Molto bene, allora incominciamo.

- @/:-(x# !!!

- Dunque, la Teoria della Relatività Speciale fu pubblicata da Einstein nel 1905, seguita dalla Relatività Generale nel 1916. Noi tratteremo però solo un aspetto: la famosa equazione “e=mc2”.

- sgurgle...!

- Ti faccio notare che senza questa equazione non si spiegherebbero le reazioni atomiche, il funzionamento delle centrali nucleari e neppure la luce del Sole.

Incominciamo ad analizzare i termini dell’equazione. Essa dice che l’energia può essere calcolata in base alla massa di un corpo per la sua velocità al quadrato,

Partiamo dal fondo: il movimento è espresso come frazione della velocità della luce “c”; nel vuoto “c” è uguale a circa 300.000 km/secondo, poco più della tua velocità nel fiondarti sui cilindretti di bunny...

- Eheheheh! Modestamente sono un campione!

- Ma passiamo al peso del corpo, che viene correttamente definito come massa, perché il peso è in dipendenza della forza gravitazionale che agisce su di esso. Tu pesi poco più di 1300 grammi perché questa è la forza esercitata dalla Terra sulla tua massa. Sulla Luna peseresti circa un sesto, ovvero poco più di 200 grammi, perché la forza di gravità lunare è minore.

- Però: una dieta senza sacrifici!

- E in un ascensore in rapida discesa abbiamo addirittura la sensazione di essere spinti verso l’alto, perché il moto dell’ascensore contrasta la forza gravitazionale. Ma la tua massa, cioè la tua quantità di materia, è sempre costante in tutte le condizioni.

Ma torniamo alla nostra equazione e vediamo di capirne il significato con esempi banali.

Prendiamo un cilindretto di bunny con una massa di 2 grammi...

- A me, a me!

- Dicevo: come esempio. Prendiamo il cilindretto e buttiamolo contro quel muro: la velocità che siamo in grado di imprimere al cilindretto è ben poca cosa e l’energia risultante è minima, quindi il bunny urterà il muro e cadrà a terra senza conseguenze. Ma mettiamo il cilindretto dentro ad un cannoncino sparabunny e facciamo fuoco: se abbiamo usato una cartuccia abbastanza potente, in grado di generare un’alta velocità del proiettile, il muro verrà lesionato o addirittura sfondato perché l’energia ottenuta è decisamente più elevata.

E pensa che stiamo ragionando con piccole masse e velocità che sono in ogni caso frazioni insignificanti della velocità della luce; quindi in condizioni opportune anche piccole quantità di massa possono essere trasformate in quantità immense di energia...

- Io penso solo allo spreco di ottimo bunny!

Alla prossima lezione

Paolo (preoccupatissimo per i suoi muri), il prof. Nerone e Tiberio

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