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paolo

A scuola nel recinto: il paradosso di Zenone

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Facendo pulizia fra vecchissime mail ho ritrovato la serie "A scuola nel recinto", pubblicate a suo tempo nel gruppo cavie di Yahoo, la nostra mailing list.

Essendo genovese (e quindi non si butta nulla), piuttosto vanesio ed essendo questo un momento piuttosto tranquillo del Forum, ve ne ripropongo qualcuna, iniziando dal famoso paradosso di Zenone su Achille e la tartaruga.

Ieri ho sentito dei toni concitati provenire dalla stanza dei porcelli. Mi sono furtivamente posto in ascolto. Nerone rimproverava a Tiberio (Nerone e Tiberio sono i porcelli che hanno preceduto Puffolo, Stella e Camilla) di essere sempre in giro a bighellonare e di non dedicare tempo all'istruzione. Per rimediare gli avrebbe impartito la prima di una serie di lezioni.

- Incominciamo allora, o discepolo...

- Ehi, calma con i titoli, neh!

- Discepolo è colui che impara sotto la guida altrui.

- Ah... allora va bene.

- Dunque, ti parlerò di Zenone e del suo paradosso.

- Ze... chi...!?

- Zenone: il filosofo greco del V secolo a.C., allievo di Parmenide...

- Mangiava il bunny?

- Come faccio a sapere se mangiava il bunny! E poi: che c'entra?

- Niente, chiedevo così, a titolo informativo.

- Adesso basta interrompere: procediamo! Allora: ci sono una tartaruga e Achille piè veloce...

- Chi... che... cosa... !?

- Iniziamo bene! Facciamo così: ci sono una cavia e un coniglio, notoriamente animale ben più veloce di noi.

La cavia sfida il coniglio alla corsa, chiedendo però di avere un certo vantaggio, cosa che il coniglio concede di buon grado.

Al via i due partono: la cavia trotterella nel suo solito modo, mentre il coniglio spicca grandi balzi.

Ora fermiamo l'azione, come se avessimo scattato un'immagine fotografica: vediamo che la cavia è avanzata di poco e che il coniglio si è fatto sotto.

Ma lasciamoli continuare, e scattiamo un'altra foto dopo un brevissimo intervallo di tempo, pari alla metà del tempo precedente: la nuova istantanea ci mostrerà la cavia che è avanzata ancora un poco e il coniglio che guadagna terreno. Se continuiamo a scattare fotografie a intervalli sempre più brevi vedremo che il coniglio si avvicina sempre più, ma anche continuando a dividere il tempo in intervalli sempre più infinitesimali il coniglio non riuscirà a raggiungere la cavia.

Ma perché piangi?

- Penso alla frustrazione del coniglio, che non riuscirà mai a raggiungere la cavia...

- Sei un porcellino di buon cuore! Non preoccuparti, si tratta appunto di un paradosso, possibile solo arrivando a dividere il tempo dell'azione in intervalli infinitamente piccoli; nella realtà il coniglio raggiungerà e sopravvanzerà la cavia.

- Ah: quindi c'è il lieto fine!

- Certo: dopo la corsa ci sono verdure fresche per entrambi, con un bel mazzo di carote per il coniglio e un peperone lustro lustro per la cavia.

- Bene, sono contento! Ora però basta, devo andare; capirai: così tanti pisolini da fare e così poco tempo a disposizione!

Alla prossima lezione!

p.s.: naturalmente esiste una soluzione matematica del paradosso.

Con questo (e altri) Zenone voleva sostenere la tesi del suo maestro, Parmenide, che sosteneva che il movimento è un'illusione.

Ho trovato molto efficace la confutazione ad opera del filosofo Diogene di Sinope: egli non disse nulla sugli argomenti portati da Zenone, ma si alzò e camminò, allo scopo di dimostrare la falsità delle conclusioni di quest'ultimo.

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Ecco, ho la conferma! Il porcellino è più bravo di me, perché io non ho capito il perché il movimento sia solo un illusione... Sarà come dire che le rette se divise in punti infinitesimali sono infinite anche avendo un inizio e una fine? (si vede che ho fatto agraria! I pomodori che ho nell'orto, il filosofo se li è sognati soltanto... )

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Beh, qui entriamo nello studio della filosofia, che non è assolutamente il mio campo.

Secondo Parmenide le nostre sensazioni sarebbero illusorie, è impossibile distinguere tra "apparenza" e "realtà" e tra "verità" e "illusione".

Inoltre per "movimento" si intenderebbe più propriamente il "divenire", non esiste il "non essere", ma solo "essere" quindi il mutamento e il movimento sono illusori.

Credo che in estrema sintesi Parmenide e i suoi seguaci volessero dimostrare la supremazia dell'intelletto rispetto ai sensi.

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Sai che per me è la supremazia dei sensi rispetto al l'intelletto? Alla fine sono i sensi che ti fan vedere ciò che vogliono, e solo il loro intelletto riesce a percepire la verità... Mha! Da diventar matti.

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Sai che per me è la supremazia dei sensi rispetto al l'intelletto? Alla fine sono i sensi che ti fan vedere ciò che vogliono, e solo il loro intelletto riesce a percepire la verità... Mha! Da diventar matti.

Patty, i sensi senza l'intelletto non esisterebbero. Quello che vedi non è ciò che è reale ma è la trasformazione di impulsi che derivano dall'occhio ma che sono elaborati dal cervello.

Ti faccio un esempio: chiedo a mia moglie "dove sono i calzini", lei risponde "nel primo cassetto". "Non ci sono", "come non ci sono, eccoli". Perchè lei li ha visti ed io no? Si dice che sia una delle differenze fra uomo e donna.grin.gif

Vabbeh questo era solo per ridere. Però pensaci...tutto è riconducibile alla nostra materia grigia e anche alle nostre esperienze. Pensa al tatto, al gusto, all'olfatto...cosa sarebbero se non fossero già catalogati nel nostro computer personale nella zucca? smiley.gif

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Ok.. Emm. Vado a raccogliere pomodori che è meglio! :-)

Ciliegino? Pachino? Cuore di bue? Magari sono San Marzano. I San Marzano, tagliati a metà, spennellati con un intingolo di Olio Extravergine di Oliva, aglio, rosmarino tritato sale e pepe e grigliati...sono eccezionali. Ricetta straordinaria, credimi. C'è sempre da imparare.

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Li conosco... Grigliati si sciolgono in bocca!

Quest'anno ho provato anche i pomodori neri, non li conoscevo ma sono proprio buoni.

Neri? Questa mi mancava. E come sono? Si trovano in commercio? Pendo dalle tue papille gustative. grin.gif

P.S. Chiediamo scusa a Paolo perchè in un post di così alto profilo abbiamo introdotto un argomento così. Basso...ma buono. slurp

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Scusa Paolo. Io ho trovato le piante in un vivaio a Verona, e li ho presi per me, per mia sotella, per mio padre... Tutti soddisfatti. È un pomodoro che invece di essere rosso è violaceo, scuro, Sembra che sia più ricco di sostanze positive, non so se è vero, però è buono.

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