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paolo

Patologia dentale e gastrointestinale nel porcellino d'india e nel coniglio

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Come ben sapete, lo stato di salute della bocca e dell'apparato digerente è critico per la buona salute del porcellino d'india.

Ho avuto l'opportunità di leggere un paio di recenti rassegne su questo argomento, trovandole complete e illuminanti; per questo ho provveduto a condividerle con il Forum.

Gli articoli in questione sono i seguenti:

DeCubellis J, Graham J. Gastrointestinal disease in guinea pigs and rabbits. Veterinary Clinics of North America: Exotic Animal Practice 2013; 16: 421–435

Ritzman TK. Diagnosis and clinical management of gastrointestinal conditions in exotic companion mammals (rabbits, guinea pigs, and chinchillas). Veterinary Clinics of North America: Exotic Animal Practice 2014; 17: 179-194

Vi invito a leggere con attenzione, anche se il testo non e sempre facile, perché troverete le motivazioni per alimentare e curare i vostri porcelli nel modo più corretto.

Patologia dentale, stasi gastrointestinale e disbiosi nel porcellino d'india e nel coniglio.

La patologia dentale è un problema frequente nel porcellino d'india e nel coniglio. I loro denti sono a crescita continua e se il consumo è insufficiente, a causa di una dieta povera di fibra e quindi di capacità abrasiva, i denti molariformi possono allungarsi fino a creare dei ponti aguzzi che inibiscono la chiusura della bocca e determinano un allungamento secondario dei denti incisivi.

Nel porcellino d'india la malocclusione può anche essere causata da una dieta povera in vitamina C, perchè questa è critica per la salute gengivale e l'ancoraggio dei denti. Anche traumi, infezioni e predisposizione ereditaria possono essere cause di patologia dentale. Conseguenze della malocclusione nel porcellino d'india sono: ulcere orali, infezioni, formazione di ascessi e intrappolamento della lingua.

Il porcellino d'india, rispetto al coniglio, è più sensibile alle piccole modificazioni dell'occlusione e anche una patologia orale lieve può determinare anoressia e malnutrizione. Malformazioni congenite possono causare una patologia dentale e produrre malocclusione già a partire dall'età di alcuni mesi.

Nei conigli con prognatismo mandibolare (la mandibola sporge in avanti rispetto alla mascella soprastante), condizione che si osserva più frequentemente nei conigli nani, il disallineamento causa un'eccessiva crescita degli incisivi, con quelli inferiori che talvolta possono crescere fino a danneggiare il labbro superiore o il naso.

Una patologia dentale deve essere presa in considerazione se il paziente ha difficoltà ad afferrare e masticare il cibo, se mostra un cambio significativo di preferenze alimentari e se mostra una diminuzione di appetito.

I segni clinici della malocclusione comprendono anoressia, disfagia (difficoltà a deglutire), eccessiva salivazione e colatura di bave, perdita di peso, dimagramento e modificazioni dell'aspetto e della quantità delle feci.

L’eventuale presenza di masse facciali, gonfiore, esoftalmo e scolo nasale purulento suggeriscono infezione o formazione di ascessi secondarie alla malocclusione.

Anoressia, disfagia e patologia dentale possono anche essere secondarie ad una malattia sistemica o a una malattia che rende difficoltosa l'alimentazione.

La diagnosi di questi problemi richiede l'esame fisico di routine, inclusa l'attenta valutazione degli incisivi e il controllo dei denti molariformi, della lingua, della mucosa orale e della struttura del palato. La valutazione dentale richiede lo studio radiografico del paziente sotto anestesia, con proiezioni multiple su pellicola ad alta definizione e un'accurata valutazione ed endoscopia orale, se disponibile.

La correzione dei difetti dentali richiede un intervento sotto anestesia e terapia medica per il controllo del dolore, per la guarigione (idratazione, correzione della dieta e supplementazione con vitamina C nel caso della cavia) e per minimizzare il rischio di infezioni e di stasi post-intervento.

La gestione nel tempo prevede una dieta con alto contenuto di fibra (fieno di fleolo a volontà), vitamina C per la cavia e controlli regolari con limatura dei denti se necessaria.

Le cavie sono meno suscettibili a sviluppare infezioni e osteomieliti rispetto al coniglio, ma frequentemente arrivano al veterinario con patologia più avanzata e per questo la prognosi in genere è più sfavorevole.

I pazienti con patologia gastrointestinale possono essere asintomatici o avere sintomi non specifici o lamentare dolori addominali.

Tra i segni associati a queste patologie troviamo: cambio nella frequenza e nell'aspetto delle feci, modificazioni dell'appetito, tachipnea (respiro affrettato), postura e predisposizione all'attività diverse, bruxismo (digrignare i denti), diarrea, melena (sangue nelle feci).

Ipomotilità intestinale e stasi

La stasi gastrointestinale è un problema comune a cavie e conigli. Il tratto gastrointestinale è specializzato per una dieta erbivora ad alto contenuto di fibre; modificazioni anche di poco conto nella dieta o nel processo digestivo possono determinare significative malattie gastrointestinali.

La stasi ha un’eziologia multifattoriale. Negli animali con dieta adeguata la stasi può essere secondaria a uno o più fattori che causano anoressia, incluse patologia dentale, disfagia, dolore, ansietà, modificazioni ambientali, infezioni, disbiosi (sovvertimento della normale flora batterica intestinale), neoplasia, malattie croniche, effetto di farmaci (anestetici, anticolinergici, oppioidi, antibiotici), ostruzioni o presenza di corpi estranei.

Anche un apporto d’acqua carente o l’attività fisica possono pregiudicare la digestione delle fibre e favorire la stasi. Uno stress cronico, aumentando la produzione di catecolamine, può agire sul sistema nervoso enterico diminuendo la motilità intestinale. Una volta iniziata, la dismotilità determina un transito ridotto, diminuita produzione di feci, disidratazione intestinale e gastrica, alterata fermentazione e alterazione della microflora intestinale, innescando così un ciclo perverso per ulteriore anoressia e aggravamento della stasi.

Nei casi gravi, la stasi porta ostruzione parziale o completa, o accumulo di gas nel tratto gastrointestinale (quindi gonfiore), un’emergenza che mette in pericolo la vita. Sono segni clinici di stasi gastrointestinale: materiale fecale diminuito o assente, anoressia, digrignare i denti, dolore alla palpazione addominale, compromissione respiratoria e cardiovascolare.

La diagnosi richiede un'accurata anamnesi, valutazione fisica e radiografia o ultrasuoni dell'addome..

Le analisi di laboratorio (emocromo completo, biochimica e urine) possono essere utili per riconoscere la causa dell'anoressia, ma spesso mostrano solo reperti aspecifici di disidratazione o innalzamento degli enzimi epatici per l’insorgere di una lipidosi epatica.

Disbiosi ed enterotossiema associata all'uso di antibiotici.

L'alterazione dell'equilibrio della microflora intestinale (disbiosi), un evento molto comune, con conseguenze che possono spaziare dalle feci molli, alla diarrea, alla crescita di batteri patogeni con enterite, all'enteretossiemia da trattare perchè il paziente rischia la morte.

La flora intestinale è sensibile a qualsiasi variazione ambientale. Sono cause frequenti di disbiosi: una dieta povera, ipomotilità, stress, tossine e l'uso di antibiotici. Diete povere di fibra e ricche di zuccheri rappresentano il rischio primario per diverse ragioni: 1) formazione di masse dense che impediscono una corretta digestione da parte dei succhi gastrici; 2) ridotta motilità intestinale che ritarda la rimozione dei batteri e dei prodotti di fermentazione nel lume enterico, causando un'alterazione del pH locale e un ambiente che favorisce la crescita dei microrganismi patogeni; e 3) una dieta ricca di zuccheri che fornisce una fonte di glucosio prontamente disponibile per la crescita di microrganismi opportunisti, come Escherichia e Clostridium.

Anche le malattie sistemiche e lo stress possono ridurre la motilità e provocare disbiosi. L'uso indiscriminato di antibiotici (particolarmente penicillina, amoxicillina, cefalosporine, ampicillina e altri), crea le condizioni per la crescita di specie patogene, mentre altri daneggiano la microflora; il rischio diminuisce se gli antibiotici si somministrano per via parenterale anzichè per via orale.

I neonati possono sviluppare tossiemia anche a causa di tossine secrete nel latte da madri infette.

Patologia gastrointestinale nel porcellino d'india

Dilatazione gastrointestinale acuta e volvolo

La stasi gastrointestinale provoca l'accumulo di grande quantità di gas nello stomaco e/o nell'intestino, particolarmente nello stomaco e nel cieco; l’esame radiografico mostra la presenza di una grande bolla di gas a livello dello stomaco o a volte dell’intestino cieco, che si presentano molto gonfi. Si tratta di una condizione molto grave, ad insorgenza improvvisa, che si accompagna a addome dilatato e dolente e profondo abbattimento e costituisce un'emergenza chirurgica. Le possibili cause comprendono somministrazione di alimenti inadatti, ostruzione intestinale da corpo estraneo, gastroenterite batterica acuta, stasi intestinale causata da una dieta carente di fibra e ricca di carboidrati.

La condizione è molto grave e di solito causa la morte della cavia, nonostante la terapia. Si tenta di svuotare rapidamente lo stomaco con l’uso di una sonda introdotta attraverso la bocca, la somministrazione di vari farmaci e una terapia di sostegno. In caso si sospetti un’ostruzione da corpo estraneo sarebbe necessaria la terapia chirurgica, tuttavia si tratta di un intervento che ha scarse possibilità di successo.

Il volvolo (torsione di un'ansa intestinale) nella cavia è un complicazione rara che causa accumulo di gas e una dilatazione che richiede un immediato trattamento chirurgico; la mortalità è elevata e frequentemente viene diagnosticata in sede di autopsia. I segni clinici sono simili a quelli osservati nella stasi, ma con sintomatologia più grave, e possono essere presenti dispnea, cianosi, tachicardia e shock cardiovascolare. Se si sospetta una dilatazione gastrica da volvolo è necessario un intervento in urgenza per la riduzione del volvolo.

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Figura: proiezione radiografica di una cavia con dilatazione gastrica da volvolo . Nella regione caudale c'è anche del materiale mineralizzato, suggestivo di urolitiasi. Il proprietario rifiutò l'intervento chirurgico in emergenza e questa cavia morì 3 ore dopo l'inizio della terapia di supporto (da DeCubellis e Graham, 2013).

Enterite batterica

Sebbene i fattori dietari (poca fibra e troppi zuccheri) possano causare feci molli nel porcellino d'india. una diarrea da enterite batterica si può osservare nei cuccioli, nelle gravide e negli adulti cronicamente stressati o immunocompromessi. La causa più comune è il Clostridium piliforme, trasmesso per via oro-fecale. Gli animali infetti progrediscono rapidamente verso letargia, anoressia e diarrea fino alla morte. La diagnosi in vita generalmente non è possibile perchè C. piliforme è un batterio intracellulare che non cresce in coltura. Le terapie non sono utili e la prevenzione si può fare con buone condizioni di allevamento e riduzione dello stress, specialmente durante lo svezzamento.

La slamonellosi da Salmonella typhimurium e S. enteriditis è una causa meno frequente di enterite batterica, ma la letalità è elevata: oltre il 50%. La trasmissione avviene normalmente attraverso cibo o acqua contaminata, ma anche attraverso le feci. Gli animali infetti mostrano anoressia, perdita di peso, feci pallide con o senza diarrea, debolezza, depressione e ridotta cura personale. Le cavie gravide hanno un'elevata incidenza di aborti. L'esame fisico rivela frequentemente epatosplenomegalia e congiuntivite. A differenza di C. piliforme la salmonella può essere coltivata in laboratorio a partire dalle feci.Poichè gli animali infetti possono diventare portatori asintomatici di questa patologia, sono importanti le misure preventive che comprendono la disinfezione dell'ambiente e il corretto lavaggio e conservazione dei vegetali usati per l'alimentazione.

Sono causa di enterite batterica anche Yersinia pseudotuberculosis, Escherichia coli, Clostridium perfringes, Pseudomonas aeruginosa, Citrobacter freundii, Listeria monocytogenes e Lawsonia intracellularis.

Malattie parassitarie

Le infezioni da elminti nella cavia sono prevalentemente dovute a Paradospera uncinata, un verme intestinale che in genere non causa sintomatologia, ma che se prolifera porta anoressia, diarrea, perdita di peso e uno scadente aspetto del mantello.

Cryptosporidium wrairi è un protozoo che ha come bersaglio le cellule dell'epitelio intestinale; la trasmissione è per ingestione degli oociti da cibo e acqua infetti o da oggetti in grado di veicolare il patogeno. L'infezione si manifesta con diarrea, perdita di peso, prolasso rettale, aspetto panciuto e mantello untuoso. Gli animali immunocompetenti usualmente guariscono entro un mese e diventano resistenti, mentre cuccioli, giovani e animali immunodepressi spesso hanno un decorso più grave e una mortalità intorno al 50%. Le oocisti possono essere scoperte con l'esame delle feci.

Eimeria caviae è un coccidio intestinale della cavia che solitamente non è patogeno, ma che causa una patologia significativa nei piccoli. Le infezioni sono più comuni nelle colonie affollate, dove le condizioni di allevamento sono scadenti, e in presenza di patologie concomitanti. Diarrea acquosa e feci appiccicose si accompagnano ad anoressia e letargia, frequentemente fatali. L'analisi delle feci può dare la diagnosi.

Occlusione fecale

Si verifica principalmente nei porcelli più anziani. L’esatta causa è sconosciuta, ma possono essere implicate infezioni delle ghiandole inguinali, perdita di tono della muscolatura rettale, ridotta coprofagia e la formazione di feci molli per stress o problemi di salute . L’animale si presenta teso e ha una grande e maleodorante massa di feci e secrezione sebacea all’interno dell’ampia e flaccida apertura anale. L’intervento terapeutico consiste in un cambio di dieta per aumentare le fibre, nell’uso di olio minerale per favorire l'espulsione e nella delicata estrazione delle feci aiutandosi con cotton-fioc.

Lipidosi epatica

La lipidosi epatica è una complicazione dell’anoressia a sviluppo rapido e fatale, specialmente nei porcellini d’india obesi. Una mobilizzazione patogenica e un aumento degli acidi grassi per la generazione di glucosio è la causa probabile, sebbene il meccanismo non sia chiaro. Un danno epatico significativo può verificarsi entro 48 ore; perciò l’anoressia per 12 ore o più è un’emergenza che richiede supporto nutrizionale.

Neoplasia

Tumori del tratto gastrointestinale sono rari nella cavia, ma i segni clinici possono essere confusi con quelli di malattie più comuni. Sono stati descritti linfosarcomi e adenocarcinomi dello stomaco e del cieco e tumori stromali gastrointestinali.

Modificato da paolo
aggiornamento

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Grazie Paolo, molto interessante!

E' impressionante capire quanto siano delicati i nostri pelosetti, ma anche quanto si può fare per loro con un' alimentazione sana ed adeguata alle loro esigenze.

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mayetta non so come sia morta. Ma non si muoveva, era debolissima, presentava cianosi e affanno. Può una patologia gastrointestinale essere mortale, senza mostrare segni evidenti e portando ad una morte improvvisa nel giro di pochissimo tempo?

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Grazie Paolo! Un altro articolo interessantissimo.. :)

Siwia, secondo me si, come per tutte le cose varia in base al soggetto, la tua Maya potrebbe essere stata sfortunata ed aver avuto un decorso immediato!

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Prendendo spunto dalla interessantissima scheda che Paolo ha creato e aggiornato in tempi diversi, volevo condividere con tutto il Forum quanto è stato scritto di recente e pubblicato sul sito Vetpedia - l'enciclopedia di medicina veterinaria ( http://www.vetpedia.it/site ) in merito alla stasi gastrointestinale sul coniglio.

Credo sia interessante per 2 motivi: il primo è che qui in Forum c'è anche una discreta famiglia lapina, secondo è che le caratteristiche di questa complicanza sono molto simili a quelle della cavia così come anche l'alimentazione e il loro apparato digerente è molto simile.

Per questo credo che possa essere interessante anche per i caviofili.

Allego la scheda con le immagini riportate dall'articolo uscito sul sito sopra menzionato.

Stasi gastrointestinale nel coniglio.doc

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Grazie molte Simona! Un'utilissima integrazione!

Mi limito a sottolineare l'inutilità del succo d'ananas o di papaya per risolvere i problemi gastrointestinali dei piccoli roditori.

p.s.: ho modificato il titolo della discussione a includere doverosamente anche i lapini.

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