paolo Segnala messaggio Inviato Agosto 2, 2010 Introduzione alla Pet TherapyOrmai da migliaia di anni fra l’uomo e alcune specie animali esiste una relazione speciale che, in tempi recenti, ha consentito di mettere a punto terapie capaci di alleviare traumi psicologici, handicap fisici e altro ancora: stiamo parlando della Pet Therapy, una disciplina dolce basata sull’interazione uomo-animale.All’interno della Pet Therapy possiamo distinguere due differenti modalità di interazione: attività svolte con l’aiuto di animali e terapie svolte con l’aiuto di animali. Nel primo caso l’obiettivo può essere migliorare la qualità della vita in situazioni critiche (persone anziane, non vedenti, malati terminali) o favorire il miglioramento dei rapporti umani in genere. In questo caso le attività si concretizzano in interventi educativi e ricreativi. Invece, le terapie svolte con l’aiuto di animali si propongono di integrare, rafforzare e coadiuvare le terapie mediche tradizionali con interventi mirati a favorire il raggiungimento di funzioni fisiche, sociali, emotive e cognitive. L’obiettivo in questo caso può essere migliorare la memoria o altre capacità mentali, controllare il rilassamento corporeo, accrescere l’autostima, migliorare le capacità relazionali e contrastare la fobia animale. Oltre al terapeuta animale, diverse figure professionali (medici, veterinari, psicologi, assistenti sociali, infermieri, insegnanti, etologi e addestratori) concorrono a realizzare la Pet Therapy interagendo tra loro, ognuna con un ruolo ben preciso.Solo animali domestici adulti vengono utilizzati come terapeuti nella Pet Therapy; sono escluse le specie selvatiche, molti degli esotici e i cuccioli di ogni specie.Ad essere coinvolti sono solitamente cani, gatti, conigli, criceti, cavalli, pappagalli, pesci, delfini, ma anche asini, capre e mucche. Con il cane, in particolare, sono varie le occasioni in cui si possono apprezzare costruttive collaborazioni: attraverso il gioco, l’offerta di compagnia e la richiesta di interazione, il miglior amico dell’uomo viene infatti impiegato come co-terapeuta nella cura di bambini, adulti e anziani. A proposito di questi ultimi, è appurato che essi trovano grande giovamento anche nella cura dei volatili, in particolare dei pappagalli. Anche il gatto è un protagonista della Pet Therapy: trattandosi di animale indipendente, con elevati standard di pulizia e facile da accudire, si rivela ideale per quelle persone che vivono sole o che hanno difficoltà di movimento. Criceti e conigli sono invece ottimi partner per quei bambini che stanno attraversando una fase difficile nella loro crescita e che possono ricavare un grande beneficio osservando accarezzando e prendendosi cura di questi animaletti.(il testo è elaborato sulla base di un articolo pubblicato in Pets &the City) Cita Share this post Link to post Share on other sites