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paolo

Piante da approcciare con cautela.

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Orchidea

Orchideaceae

ing: orchid, orchis fr: orchidée sp: orquídea

Sono fra le specie floricole più antiche, apparse sulla terra 65 milioni di anni fa.

La famiglia delle Orchideaceae comprende un gran numero di generi, circa 650, e 25.000 specie, mentre gli ibridi sono almeno 100.000. Difficile quindi trattarle singolarmente.

Non mancano comunque le specie spontanee italiane.

Tra le orchidee più comunemente reperibili citiamo: Cattleya, Cymbidium, Dendrobium, Oncidium, Paphiopedilum e Phalaenopsis.

Non sarebbero piante pericolose, ma in mancanza di dati certi consiglio cautela.

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Dicondra

Dichondra micrantha, D. repens

ing: kidneyweed, asian ponysfot (USA)fr: dichondra sp: oreja de ratón

La dicondra in natura è un’erba che, in presenza di condizioni climatiche favorevoli, si diffonde rapidamente diventando infestante; l’umano la utilizza per realizzare tappeti erbosi a bassa necessità di manutenzione.

Data la grande produzione di pollini potrebbe essere potenzialmente allergenica e irritante.

Appartiene alla famiglia delle Convolvulacee, molto affine alle Leguminose, quindi potremmo aspettarci qualche problema al pancino dei porcellini in caso di scorpacciata.

E’ diffusa in Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Abruzzi, Campania, Sicilia e Sardegna.

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Cerfoglio

Anthriscus cerefolium

(ing) chervil (fr) cerfeuil (sp) perifollo

Utilizzato in cucina allo stesso modo del prezzemolo, rispetto al quale ha un sapore più delicato.

Trova utilizzo cosmetico e farmacologico.

Sono noti i valori nutizionali del cerfoglio essiccato, che sebbene contenga ancora un notevole quantitativo di vitamina C (50 mg in 100 grammi di vegetale) ha un elevatisimo contenuto di calcio ed è ipercalorico.

Come accade in genere per questi vegetali che chiamiamo "spezie" o "aromi", l'uso deve essere limitato anche quando sono freschi proprio per i particolari valori nutrizionali.

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Gerbera

Gerbera jamesonii

(ing) gerbera (fr) gerbera (sp) gerbera

Pianta della famiglia delle asteracee (o composite, come la margherita) proveniente da Asia, Africa e America meridionale. E’ una di quelle piante in grado di contribuire a ridurre l’inquinamento domestico, perché è in grado di assorbire alcuni composti organici.

In alcuni database viene definita innocua per cani e gatti. Trattandosi di una pianta ornamentale non autoctona io sarei per consigliare comunque cautela.

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Artemisia o Assenzio selvatico o Amarella o San Carlino

Artemisia vulgaris

(ing) common mugwort, common wormwood (sp) artemisa

E' una pianta spontanea perenne che può raggiungere l'altezza di 2 metri; cresce facilmente in zone incolte, lungo i muri e in mezzo a ruderi di abitazioni.

E' utilizzata in cucina, dove impartisce un particolare gusto decisamente amaro alle vivande, e ha diverse proprietà medicamentose ed è un efficace antiparassitario. Favorisce la digestione e per questo è usata nell’industria dei liquori (ha odore di vemuth).

Contiene oli essenziali, terpenoidi (come l’eucaliptolo), flavonoidi e derivati della cumarina, quindi se ne sconsiglia l’uso al di là di qualche assaggio.

E’ pianta diffusa in tutta Italia.

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Equiseto o coda di cavallo

Equisetum spp.

(ing) common horsetail (fr) prêle des champs (sp) cola de caballo

E' una delle piante più antiche presenti sulla terra. Sono diffuse in diversi ambienti, con l'esclusione di Oceania e Antartide; la più diffusa specie europea è E. arvense.

Alcune specie mostrano due tipi di fusto: un fusto fertile, bianco-brunastro perchè privo di clorofilla, con un'apice vagamente a forma di pigna (strobilo) che contiene le spore, ovvero i semi di questo genere di piante; e un fusto sterile, verde, vagamente simile ad una felce.

Contiene diverse sostanze di interesse farmaceutico (particolarmente antiemorragiche, diuretiche e remineralizzanti nelle carenze di calcio e fosforo) e cosmetico (rallenterebbe la formazione delle rughe) e anche vitamina C. Le famiglie contadine utilizzavano la pianta anche per usi alimentari.

L'elevato contenuto di sali minerali e la presenza di un enzima (tiaminasi) che inattiva la vitamina B sconsigliano di andare oltre uno sporadico assaggio.

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Agazzino

Pyracantha spp.

(ing) firethorn (fr) arbre de moïse, buisson ardent (sp) espinos de fuego

Arbusto sempreverde che può raggiungere i 2-3 metri d'altezza; in primavera produce innumerevoli piccoli fiori bianchi molto profumati.

La pianta contiene glicosidi cianogenici che le conferiscono una limitata tossicità per i piccoli animali.

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Caprifoglio

Lonicera caprifolium

(ing) honeysuckle (fr) chèvrefeuille (sp) madreselva

Diverse specie spontanee sono presenti nella flora italiana.

Le bacche, di color rosso-violaceo o nero, contengono acido valerianico e xilosteina, sostanze irritanti.

La pianta viene comunque considerata di bassa tossicità.

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Ciliegio

Prunus avium

(ing) wild cherry, sweet cherry (fr) merisier (sp) cereso, cerezo

Il legno è sicuro. In alcune varietà le foglie, i piccioli e i semi possono contenere glicosidi cianogeni, particolarmente quando la pianta appassisce.

Naturalmente, se cavie e conigli gradiscono i frutti, fare attenzione che non ingeriscano il nocciolo con rischio di occlusione.

Diffuso in tutta Italia.

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Pitosforo o Pittosporo

Pittosporum tobira

(ing) tobira, cheesewood (fr) pittospore (sp) pittosporum

La pianta contiene saponine, ma in diversi siti viene riferita come non-tossica per cani e gatti. Io sarei per usare cautela.

Inoltre, suppongo che sia opportuno rimuovere la sostanza appiccicosa simile ad una resina che ricopre i semi, da cui il nome della pianta (pitta= pece, sporos=seme).

Utilizzato come pianta ornamentale, è diffuso lungo le nostre coste e nelle regioni meridionali.

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Zigolo infestante o Dente di cavallo o Quadrella

Cyperus rotundus

(ing) coco-grass, java grass (fr) souchet rond, souchet d'Asie (sp) juncia real, cípero

E' una specie appartenente alle Cyperaceae, una famiglia di piante acquatiche tra le quali la specie più nota è forse il papiro (C. papyrus).

Sono piante presenti nelle zone tropicali e temperate.

C. rotundus è una comune pianta infestante; in Italia è presente in tutto il centro-sud, mentre tra le regioni settentrionali è presente solo in Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Il tubero, pur avendo un gusto amaro, è usato in cucina e nella medicina popolare e alternativa: ne sconsiglio l'uso alimentare per i piccoli roditori. Le foglie trovano invece impiego nell'artigianato dell'intrecciatura; su queste non ho trovato controindicazioni e, come di consueto in assenza di informazioni certe o esperienze di iscritti, sarei per consigliare prudenti assaggi.

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Geranio o Pelargonio

Pelargonium spp.

(ing) geranium, pelargonium (fr) géranium (sp) geranio

Pianta diffusissima sui balconi e nei giardini; tossica secondo alcuni siti, non tossica per altri.

Effettivamente la pianta contiene dei principi attivi, più precisamente degli oli essenziali (geraniolo e linalolo) particolarmente nelle foglie, ma la tossicità complessiva sarebbe bassa.

Come sempre in questi casi raccomando cautela nell'assaggio.

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