hellismorag Segnala messaggio Inviato Marzo 22, 2010 Parafrasando il lavoro di Solomon Rarey, che si rivolgeva principalmente a domatori di cavalli, voglio solo dire due cose a chi si accinge all’addomesticare il porcellino d’india:1. all’animale deve essere richiesto solo ciò che capisce ed è in grado di fare2. l’animale non deve sperimentare successi indesiderati, cioè non si deve “tentare di insegnargli qualcosa”. Se si è stabilito che un esercizio è alla sua portata non lo si premia se non si impegna (niente di terribile, non lo stiamo privando del pranzo, ma solo di una piccola ghiottoneria extra – non sentitevi in colpa).Mentre il primo concetto è di una banalità disarmante, il secondo non è così facile da applicare come sembrerebbe. Guardate gli occhi a bottone del vostro porcellino e provate a resistere. Se non ce la fate neanche a pensare di non dargli tutto quello che vuole, lasciate perdere. E’ perché vi ha già addomesticato. Ma non crediate che abbia fatto un affare: se non sapete togliergli un boccone che sapete non essere salutare per lui, o insegnargli a non avere paura delle vostre mani, lo esponete ad altri rischi. Pensateci su.Per quelli che invece stanotte riusciranno a dormire anche con quello sguardo implorante nella memoria (vi insegno un trucco: ricordate il pancino tondo tondo che sta subito sotto!) eccovi i primi esercizi. Mangiare in mano, seguire la mano, girare su se stessi, conoscere il proprio nomeQuesti esercizi si possono ricondurre allo stesso esercizio di base, variato un poco ma sostanzialmente identico.Immanuel Birmelin sostiene che il picco di apprendimento nella cavia si ha verso i 10 mesi, e che è piuttosto inutile cercare di addomesticare animali più giovani, perchè troppo timorosi. Ho avuto in casa i cuccioli, ho avuto in casa gli adulti: tranne che in qualche raro caso (di porcellino coraggioso) è vero, sono molto più lenti. Possono imparare però a mangiare dalle mani, quindi iniziate con quello e non andate oltre finchè questa fase non sarà acquisita a pieno. Poi continuerete. La prima fase (mangiare dalle mani) è appresa spontaneamente per pura golosità dalla maggior parte delle cavie. Mettetevi di fronte al porcellino con in mano della verdura o del pellet e chiamatelo col suo nome a voce bassa e calma, finchè non si sporge abbastanza da assaggiare. Potete farlo anche mentre è nella gabbia, attraverso le sbarre. Avrà meno paura finchè si sente protetto dalla gabbia, ma poi provate a farlo anche quando è fuori. Potrebbe volerci un po. Siate pazienti. Fategli annusare il boccone e aspettate. Evitate i movimenti bruschi.Questo è uno dei casi nei quali più porcellini “si aiutano” nell’esercizio, perché nel gruppo ce n’è sempre uno più ghiotto o più coraggioso.Quando vedete che il porcellino inizia ad essere più fiducioso nel prossimo boccone, non lasciatevi strattonare via il cibo, anche se cerca di agguantarlo e portarselo via. Ma neanche giocate a tiro alla fune: semplicemente tenete la posizione. Per questa fase sono utili verdure lunghe come un gambo di sedano o una carota, che si tengono bene anche se loro tirano e non si stracciano come invece fa la lattuga. Se il porcellino è tranquillo, si può mettere nel palmo un po di pellet perché lo mangi direttamente li, oppure tenerlo con due dita (questo servirà più avanti per insegnargli a farsi strofinare il naso senza fuggire).Seguire la mano: una volta che si è abituato a mangiare i bocconi dalle vostre mani organizzate per terra davanti a voi qualche ostacolo (qualche scatola rovesciata o qualche cestina) e stando seduti spostate la mano con il boccone in modo che il porcellino salti su e giù, si sposti, si sporga. Anche in questo caso la verdura può essere più rassicurante perché permette una maggiore distanza, ma se non ha paura anche il pellet va bene. Insisto sullo stare seduti perché se avete una posizione stabile limiterete i movimenti e non dovrete muovere i piedi, riducendo il rischio che il porcellino si spaventi o si distragga. Mantenere a lungo la posizione è altrimenti difficile.Girare su se stessi: è una variante del precedente. Si fa seguire il boccone al porcellino facendolo girare intorno a lui lentamente sempre nello stesso verso (scegliete voi se orario o antiorario). Progressivamente si accellera finchè il porcellino gira su se stesso automaticamente per prendere il boccone. Questo l’ho imparato guardando un video su youtube e l’ho applicato per un po’, ma personalmente non l’ho trovato molto utile e ora preferisco farli giocare con altri esercizi. Comunque è facile.Riconoscere il nome: l’unico modo è parlare sempre al porcellino chiamandolo per nome, semplificandolo se questo è troppo lungo e scandendolo in modo chiaro. Pronunciare sempre il nome del porcellino quando gli si da un boccone. Questo è utile soprattutto quando i porcellini sono più di uno: lasciate che vi vengano intorno per mangiare dalle vostre mani e scegliete un ordine (porcellino A, B,C,D) che rispetterete poi nel giro dando solo un boccone per volta ad un solo porcellino, mentre lo chiamerete per nome. Per amor di pace domestica, io cerco di seguire se posso l’ordine con cui mangiano per conto loro (quindi non faccio mangiare prima il più piccolo o più carino, ma quello dominante). Si evitano le risse e si riconfermano i ruoli. Dopo 2 o 3 giri vi accorgerete che aspettano il proprio turno. Sentendo ripetere il proprio nome insieme al boccone si abituano, e se per sbaglio salterete qualcuno ve lo faranno notare di sicuro.Questo esercizio serve anche quando nel gruppo uno diventa troppo aggressivo e cerca di rubare il cibo agli altri. Essere costretto a rispettare il proprio turno o altrimenti rinunciare al premio di solito calma un po gli animi. Ciao! Cita Share this post Link to post Share on other sites
franci_fra3 Segnala messaggio Inviato Marzo 22, 2010 uau, ma guarda un po' quante cosette possono imparare i porcellini! immagino che nella pratica ci voglia una certa pazienza e costanza, ma se uno ha un po' di tempo direi che vale senz'altro la pena di provare una cosa che mi piacerebbe molto sarebbe rendere meno paurosotti i miei Marroncina e Romeo e abituarli a lasciarsi toccare con tranquillità come fa già la mia Nocciolina, per natura più disinvolta degli altri due...credo comincerò ad equipaggiarmi con un po' di bocconcini... Cita Share this post Link to post Share on other sites
paolo Segnala messaggio Inviato Marzo 23, 2010 Interessantissimo! Ho notato l'accenno all'importanza del gruppo: io ho sempre sostenuto che dove ci sono pi� porcelli l'apprendimento delle norme sociali, e in qualche modo le interazioni con gli umani, sono pi� facili. Cita Share this post Link to post Share on other sites
hellismorag Segnala messaggio Inviato Marzo 23, 2010 Ho notato l'accenno all'importanza del gruppo: io ho sempre sostenuto che dove ci sono pi� porcelli l'apprendimento delle norme sociali, e in qualche modo le interazioni con gli umani, sono pi� facili.Concordo. Ma la cosa non sempre aiuta. Per esempio Tiffany, molto ribelle, ancora adesso talvolta morde il boccone, tira e scappa con tutto il pezzo se ci riesce. Se questo accade, tutti iniziano a farlo e comincia la rivoluzione. L'unico modo per risolvere: riprendere il pezzo grosso e andarsene lasciandoli con un palmo di naso (e tornare a riprovare dopo un' oretta). Il cattivo esempio funziona come il buon esempio ma attecchisce piu velocemente, non so perchè! Cita Share this post Link to post Share on other sites