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walter

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  1. /> La mia era una risposta di chiarimento ad Alberto perchè...ci tengo. Non ci devono essere quelli che (a dire il vero sono pochissimi) istigano all'odio verso quelli che non hanno lo stesso animo per gli animali. Perchè odio chiama odio. E dato che quelli che non hanno la nostra stessa sensibilità sono molti molti molti di più, se si sentono additati ad odio va a finire che gli girano e corcano di mazzate quelli che a loro volte li odiano. Ragionamento tortuoso ma semplicissimo. Ci si confronta, si espongono le idee, si ascoltano quelle degli altri. E soprattutto non si confondono i propri desideri estendendoli all'universalità Per quanto si ritenga esecrabile, si parla. Con civiltà Anche se ritenamo che i nostri interlocutori la civiltà non ce l'hanno. Vale per tutte le cose. Altrimenti...mano alle armi. Oppure ci capiterà come a Peppone che durante il comizio diceva: "dobbiamo far capire a tutti il valore della pace...a costo di prendere il mitra e sterminarli tutti". Per quanto mi riguarda la termino qui. Avrei un racconto da fare ma lo posterò nel mio spazio.
  2. Alberto, non mi riferivo ad odiare le volpi. Che senso ha odiare le volpi. Mi riferivo ad odiare gli uomini perchè gli si attribuiscono azioni che poi si rivelano non vere esponendo a clamorose figure di tolla, in primo luogo i politici, pronti a cavalcare qualunque cosa. Si può esecrare, condannare, reprimere...ma non odiare. Perchè l'odio chiama odio. Ed il sonno della ragione...genera mostri. (questa non è mia ma è sempre valida).
  3. Si, è in libera disponibilità per chiunque sotto la voce "buonsenso".:angel:/>
  4. Le cose li sono poco chiare mi pare. Ma la cosa mi interessa relativamente. Quello che ci terrei a dire è che non è mai cosa buona fomentare l'odio. Da qualunque parte venga.
  5. Ma scusate, io purtroppo non ho seguito la vicenda e non ho nemmeno intenzione di andare a farmi male cercando filmati. Ma Alberto mi pare affermi che i tecnici dell'ASL hanno escluso l'intervento umano. Perchè dovremmo dubitare di ciò. In natura accadono anche queste cose che noi chiamiamo abomini. Ma sono parte, seppur sgradevole, delle sue regole. Dobbiamo accettarlo con tutto il rammarico di questo mondo. Fra gli umani accadono abomini anche peggiori e quelli si sono inaccettabili. Detto questo comprendo che lo strazio ci colpisce particolarmente perchè non possiamo non immedesimarci guardando nostri amici animali.:undecided:/>
  6. La sciagura degli “esperti”. Ieri sera sul tardi ero intento alla solita “corvèe” topara. Ed ho avventatamente fatto ciò che di norma accuratamente evito. Ho acceso la TV. Mal me ne incolse. Sono capitato in un programma pieno zeppo di “esperti” che si sono premurati di ribaltare ogni mia precedente convinzione. Orbene, l'esperto, come le comuni persone si divide generalmente in due categorie: il serio ed il serioso. Quello serio è concreto, misurato, parla con cognizione di causa di ciò di cui è certo e propone non impone. Il serioso, invece, è un atteggiamento. Ieratico, salvifico, definitivo. Esso non parla...pontifica. Esso non propone...dispone. Propugnatore di verità assolute non prende in minima considerazione le eccezioni degli altri. Io detesto il cavolo. Non mi piace il sapore e trovo insopportabile l'odore. Figuratevi quale propensione d'accoglienza abbia verso queste “teste di cavolo”. Il serioso ha una mimica facciale solenne, composta, impenetrabile. Non sia mai che un'ombra di sorriso venisse a turbare cotanta solennità. Il serioso sta all'ironia come un callo all'autunno. Si detestano. Solo una volta ho incontrato un serioso che aveva un'ombra di ghigno sull'angolo sinistro della bocca. “Finalmente” gli dissi “un serioso che sorride”. “Che sorride e sorride” mi rispose “io tengo na paresi”. Appunto. Ebbene, mettete insieme una serie di “esperti” seriosi e ne sentirete delle belle. Ad esempio: Se andate a prendere degli affettati al supermercato rischiate seriamente la vita. Infatti le macchine affettatrici, fra un residuo di grasso di prosciutto, una goccia di sangue del roast beef, un lardello di mortadella...producono una mefitica miscela di virus e batteri che vi può essere letale. Per cui assicuratevi che fra un taglio e l'altro l'affettatrice venga accuratamente sanificata con soluzioni battericide a 250° di temperatura. Inoltre osservate bene il contenitore dei guanti usati, che deve essere pieno, sinonimo del fatto che la commessa ad ogni taglio li cambia, perchè anche i guanti si contaminano. Non parliamo poi delle confezioni sottovuoto. Piene di batteri anaerobici che proliferano in assenza di ossigeno e che all'apertura della confezione immediatamente si rivitalizzano per addentarvi alla giugulare. Se poi entrate in un locale pubblico industriatevi ad aprire la porta senza toccare la maniglia che essa stessa è ricettacolo di sterminate colonie batteriche. E quindi fra un buongiorno e l'altro ricordatevi di lavarvi sempre le mani. Ma mica solo dandogli una passata con il sapone e una sciacquata relativa? Non sia mai. Le mani vanno lavate lungamente, con saponi appositi a ph controllato, insistendo per lunghi minuti dito per dito, falange per falange, falangetta per falangetta. Attenzione però a non superare il limite altrimenti vi viene una dermatite. E poi... Dopo che per una vita ci hanno scassato i maroni con il dentifricio al fluoro, adesso ci dicono che il fluoro è dannoso, soprattutto per i bambini. Dopo che per una vita hanno magnificato le virtù del fosforo dei pesci per la memoria, adesso ci dicono essere una bubbola e che anzi è dannoso. Orbene, io ho avuto la fortuna di esserne esente, ma rammento benissimo una mia zia che ai pargoli infliggeva con costanza l'orrido olio di fegato di merluzzo dicendo loro che avrebbe sviluppato l'intelligenza e la memoria. Cuore di mamma. Non aveva cognizione che il pargolo era assolutamente propenso all'imbecillità e che nel tempo avrebbe poi tenuto fede a questa sua propensione. Io l'olio di fegato di merluzzo lo do alla Lea, ma non perchè l'esperto abbia detto che le fa bene al pelo, bensì perchè alla cagnetta, stranamente, piace molto. E per me la felicità canifera viene ben prima delle vacuità espertifere. Ho appreso inoltre che io, mio padre e mio nonno abbiamo sempre sbagliato tutto con i cani. Infatti al cane non va dato l'osso. Non mi riferisco ad alcuni tipi di ossa che da sempre so essere pericolosi, ma proprio dell'osso tout court. Quindi nemmeno quello grande e succulento di manzo che tanto delizia la mia Lea al punto che lo sgranocchia per ore e poi seppellisce attentamente affinchè nessuno abbia a sottrarle quella delizia. Ricordo la mitica cagnetta Kira del nonno. E' mancata a 19 anni. Ma non avendo mai incontrato esperti non era a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto morire prima. E poi i funghi che vanno lavati e stralavati per eliminare ogni impurità, le fragole che vanno quasi sbollentate e la verdura che non basta lavarla con acqua ma anche con disinfettanti. Sicchè al gusto del cloro veniamo preziosamente a sommare quel delizioso retrogusto di varechina. Ho passato una notte piena di incubi in cui, novello Tantalo, ogni volta che mi avvicinavo al cibo, vedevo sorgere intere legioni di batteri in assetto d'attacco. Alla fine sono morto di fame. Ma sano. Per fortuna poi mi sono risvegliato e stamane mi apprestavo a far colazione. Avevo in mano una tartina tiepida ed ero tormentato dal pensiero che l'avesse fatta Antonio Banderas del quale ho notato l'eccessiva promiscuità con la gallina, sicchè mi chiedevo dove avesse prima messo le mani. Ho poi spalmato una generosa dose di burro irlandese, giallo, morbido, profumato e dolce, ma mi sono venute in mente le immagini di quei Pub spersi nella brughiera in cui i villici dediti a produrlo consumano pinte su pinte di Guinnes calda che induce a frequenti minzioni senza che, notoriamente, i bagni locali siano adamantini. Ed infine la ciliegina. Ovvero la confettura di ciliegie. Le ciliegie sono il mio frutto preferito e c'è un piccolo produttore nelle mie zone che ne fa una confettura straordinaria. 100 grammi di frutta per ogni 100 grammi di prodotto. Zuccheri naturali e non aspartami vari. Deliziosa, non invadente. Profumata e ciliegifera. Ma il produttore (lo conosco) è persona anziana. Non sarà che data l'età, oltre alla sapienza nel farla, abbia addizionato la marmellata di qualche strana malattia? Infine l'apoteosi. Distratto da questi infausti pensieri, mi è scivolata la tartina dalla mano ed è caduta ovviamente, secondo la consolidata legge di Murpy, dalla parte della farcitura. Ovviamente il mio umore virò al nero pece. Contemporaneamente,al telegiornale, vidi apparire un esperto. Istintivamente la mia mano corse a cercare la mazza chiodata che ultimamente tengo sempre appresso. Ma poi ricordai che il teletrasporto non è ancora stato inventato...e desistetti. In compenso raccolsi la tartina e con un feroce morso l'ingoiai. Che soddisfazione.
  7. Dai dai. Dopo la pioggia...il sole. Non sarà nuova ma è pur sempre vera.:afro:/>:love:/>
  8. Se carichi su TinyPic non hai neanche bisogno di ridurre il peso dell'immagine. Ti basta fare poi il copia incolla del link di mezzo che ti da e la foto si carica. Comunque, anche se non c'è l'immagine, buon ponte a Briciola.
  9. Grazie. Tutto è bene...fin che finisce bene.:)/>
  10. Accidenti che brutta situazione. La comprendo bene. Simo, stai già facendo tutto quello che puoi. I miracoli non sono nella nostra disponibilità. Ma non disperare dai. Un abbraccio a tutti e due.
  11. :rotfl:/> Non tieni conto della zucchina di Germidi Soja che piange.:-DD/>
  12. A me fa pena il cane "sfigatiello"...da solo poverino.:love:/>
  13. C'entra qualcosa con questo sempre di Jan Brueghel a Palazzo Doria Pamphilj a Roma? A dire il vero di Brueghel ce n'era più d'uno.
  14. Spero tu ti riferissi all'intelligenza degli animali. Ognuno la pensi come vuole. Perchè se invece tu avessi paragonato la religione alla superstizione...mi sento di dissentire. Da non credente quale sono, riconosco che il sentimento religioso appartiene da sempre all'animo dell'uomo, poi, a secondo delle culture, si indirizza verso un culto o l'altro. Si può sindacare sul culto, ma non sull'intimismo dell'animo umano.
  15. Già, questo è il punto. Si, no, forse. E a sostenerlo sono sempre uomini, pur nel sommo magistero. Ed è questione che riguarda i credenti. Ciò nonostante tutti noi immaginiamo il ponte per i nostri amatissimi animali. Ma più che luogo fisico/metafisico, per me esso rappresenta la dimora dell'affetto del ricordo.
  16. Orca l'oca Simo, ingannato dal titolo del post ho letto solo ora. Ma povero Gianni. Speriamo bene e presto. Invoco, come sempre, la protezione di San Crispino, protettore del topino...di Giannino (e del suo pistolino).:love:/>
  17. No Patty. Mi sono espresso male. Mi riferivo in assoluto al fatto che se gli animali non li prendi (li acquisti, li adotti, li ricevi in regalo ecc.) non si presenta neanche il problema che scappino. Era una battuta. Personalmente penso che sono più io che ho bisogno di loro, che loro di me. Se vuoi è una forma di egoismo, li estrapolo dal loro mondo e li inserisco nel mio. Ma prevalentemente a mio beneficio. Poi...visto che voglio loro bene...cerco di accudirli meglio che posso./> P.S. Mai sottovalutato l'intelligenza degli animali. Sono da sempre un fautore delle loro capacità e un osservatore delle loro emozioni. Non penso affatto sia solo istinto o che siano esseri inferiori. Semplicemente diversi.
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