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Simmi

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  1. Simmi

    Il Nano furioso

    Ahahaha che forza Nathan! Che caratterino!! Gli saranno girati i 5 minuti perché non trovava ciò che stava cercando!!
  2. Povero Radicchio! Potresti chiedere alla veterinaria se può essere utile l'integrazione di arnica (funziona tipo antiinfiammatorio). Una mia amica ha avuto una cavia con questo problema e per un periodo l'ha trattata con quello, per evitare di dare alla lunga troppi farmaci. Riguardo l'aloe non saprei neanche io; magari è più facile farti aiutare dalla vet che ti segue...avresti anche le dosi adatte.
  3. Direi che è stato amore a prima vista!! sono proprio una bella coppietta!
  4. Tieni conto che il composto deve venirti denso tipo lo yogurt, non troppo liquido e non troppo denso (in questo caso farai fatica ad aspirarlo) A volte lo apprezzano a tal punto che non è necessario forzarli e lo mangiano direttamente leccando il cucchiaino.
  5. Felix secondo me va bene (almeno io ho sempre fatto così) due/ tre cucchiaini di polvere allungati con acqua per volta. Quando non mangiavano per nulla tutto il giorno davo la pappetta ogni 4 ore, quindi preparavo più volte al giorno il composto...quando spiluccavano offrivo la pappetta come spuntino e la preparavo 2-3 volte al giorno. Mi regolavo anche in base a quanta resistenza opponevano, perciò a volte ne avanzava. Secondo me è già il caso di integrare quando sono riluttanti verso il cibo, male il critical care non fa. Inizia con 2 siringhe da 5 ml o 4 da 2,5 ml, il quantitativo che ti ho detto dovrebbe bastare. Puoi dare l'integrazione dopo la cena, a merenda, la mattina presto (se è solito mangiare la mattina tardi) e quando torna comodo a te. Adesso darla ogni 2 ore mi pare eccessivo a meno di non dargliene pochissimo.
  6. Benvenuti entrambi! E' proprio un bel pelosone Ciuciù.. come va il rapporto con il micione, vanno d'accordo?
  7. Eh si, quando fischiano cosi forte probabilmente vogliono localizzare le altre cavie... oppure una razione extra di verdure!
  8. Ammore!e che bei capelli ondulati! Naruto sarà felicissimo della nuova fidanzata!
  9. ah però...che esigente!! ormai è diventato un maschione! Sempre bellissimo lui!
  10. Simmi

    oz mamma! New entry

    Daii! E' come è andata? è stato emozionante?
  11. Speriamo che almeno le notizie del forum siano conformi a quelle delle veterinaria! Personalmente nutro una sana diffidenza verso gli allevatori, sono molto scettica verso i negozianti (anche se qualcuno competente c'è) leggo diversi articoli sullo stesso argomento sul web (anche in inglese) e chiarisco i miei dubbi con l veterinari.
  12. Quando si usa l'antibiotico si ha uno squilibrio nella flora batterica intestinale, per cui si possono avere feci molli o diarrea. Spesso la cavia smette anche di mangiare e in tal caso la situazione si può aggravare molto più velocemente. Come dice Paolo procurati critical care o vegetal care (servono per l'alimentazione assistita negli erbivori e sono ricchi di fibra) infuso di fieno o dei fermenti lattici. Personalmente sotto antibiotico integro anche con la vitamina B che aiuta l'intestino e stimola l'appetito. Assicurati che la cavia mangi qualcosa, in caso contrario devi alimentarla tu forzatamente con il critcal o il vegetal.
  13. Simmi

    oz mamma! New entry

    Che meraviglie! Benvenuti cuccioli! Sei riuscita ad assistere al parto?
  14. Non so cosa abbia letto ma le cavie vivono felici e serene anche senza aver avuto cuccioli. I problemi all'apparato riproduttivo si presentano tanto alle cavie che hanno vissuto gravidanze, tanto a quelle che ne hanno avuto. La mia,Maya, per esempio, ha sviluppato una piometra e un adenocarcinoma all'utero nonostante di gravidanze ne abbia avuto due. L'altra, Mou, soffre di cisti ovariche nonostante non abbia avuto mai gravidanze. Alcuni problemi nelle femmine sono molto comuni a prescindere dal loro stile di vita. Si stima, per dire, che quasi il 100% delle cavie oltre i 5 anni soffrano di cisti ovariche.
  15. Che musetti tirabaci! Bellissimi!
  16. Simmi

    Porky :)

    Ma certamente ti riconosce, stai tranquilla...sono in grado di riconoscere gli appartenenti al loro gruppo tramite segnali olfattivi, così anche il proprietario. Inoltre memorizzano alcune cose: suoni, rumori, odori o non fischierebbero per i sacchetti di plastica, l'acqua del rubinetto o l'apertura del frigo! Forse si è stranita per via della toelettatura (i miei si "offendono" per qualche ora anche di ritorno dal veterinario) oppure perché ha perso l'abitudine ad essere stropicciata!
  17. Stilare queste schede è utile anche a chi le scrive: facendo diverse ricerche sono venuta a conoscenza di notizie che ignoravo e si chiariti alcuni miei dubbi.
  18. Simmi

    il mio piccolo mork

    Anche io ti direi di rivolgerti ad un veterinario esperto in esotici. Le sterilizzazioni femminili sono frequenti in molte specie, cani gatti, conigli etc ma non lo sono nelle cavie per i rischi legati all'intervento e gli insuccessi. E' vero che le perdite di sangue possono essere collegate a problemi genitali ma cambia poco se la femmina ha avuto o meno gravidanze. Inoltre non è da escludere che siano collegati a problemi di altra natura. Nel mentre che tenti di contattare la veterinaria tenta di tenere la cavietta idratata e assicurati che mangi..
  19. L'estro nelle cavie femmine in cattività compare ogni 15-17 giorni e dura 24/48 ore. In questo arco temporale la femmina è recettiva nei confronti del maschio per 6-11 ore. In questo frangente il suo comportamento è tendenzialmente irrequieto ma remissivo verso il partner: accetta di essere coperta ed è possibile osservare oscillazioni del posteriore seguite da un verso basso e prolungato (il famoso "brrrrrr" di corteggiamento). Durante l'estro (e il parto) la vagina perde il tappo mucoso o diaframma che la solitamente la sigilla. L'ovulazione è spontanea quindi non determinata dall'atto sessuale. L'accoppiamento è piuttosto repentino e l'atto viene ripetuto diverse volte, con il maschio che copre la femmina dopo averla rincorsa. L'accoppiamento durante l'estro con molta probabilità evolverà in gravidanza. Rispetto ad altri roditori, la gestazione delle cavie è piuttosto lunga. La durata varia dai 65 ai 72 gg (mediamente 68 giorni) a seconda del numero dei piccoli. I piccoli possono essere da 2 a 6, più comunemente 2-4; nascono lunghi circa 5 cm, ricoperti di peli, con gli occhi aperti, capaci di deambulare pochi minuti dopo il parto, relativamente autonomi. Somigliano a cavie adulte in miniatura. Per capire se la cavia è in attesa occorre osservare l'assenza di estro nelle settimane successive all'accoppiamento, o effettuare esami diagnostici specifici (radiografia o ecografia). Dopo 5/6 settimane la gravidanza è comunque facilmente intuibile dall'incremento del peso e dalle dimensioni dell'addome: più largo rispetto al torace (la cavia, se visualizzata dall'alto, assume la cosiddetta "forma a pera") Spesso è possibile, oltre questa data, sentire il movimento dei cuccioli come piccole vibrazioni, accostando le mani all'addome. La gravidanza rappresenta un periodo delicato per la femmina Il fabbisogno energetico della madre aumenta. Le sue energie sono destinate allo sviluppo dei piccoli. E' bene quindi fornire più pasti di verdura, frutta e fieno freschi ed integrare con la vitamina C e calcio. Molto utile risulta l'erba medica (da somministrare con moderazione). Tuttavia è consigliato tenere sotto controllo il peso favorendo il movimento, per evitare l'insorgenza di obesità la quale può essere causa di complicazioni nella gestazione o rendere il parto più problematico. Solitamente la cavia gravida è restia ad essere maneggiata in particolar modo nella regione addominale. Si dovrebbero evitare continui approcci, specialmente nelle ultime settimane di gestazione, in modo da evitare rischi di caduta ed eccessive pressioni. Parto. Capire il momento del parto non è facile senza conoscere la data del concepimento. Per questo motivo una visita presso un esperto in esotici durante la gravidanza può fornire indicazioni circa lo stato generale della cavia, il corso della gravidanza e lo sviluppo dei feti. E' possibile, quindi, stimare con più precisione la data del parto. Dalla mia esperienza personale, alla fine della gestazione, la cavia tende a sonnecchiare più frequentemente. Spesso sta sdraiata, ma si mantiene comunque attiva e vigile ai rumori e alle stimolazioni. E' possibile che beva un po' più del solito e che mangi più frequentemente o richieda cibo con più insistenza. Nelle ultime settimane della gestazione comincia ad aprirsi la sinfisi pubica (giunzione delle ossa ventrali pubiche, vedi oltre) che persiste nelle 24/48 ore precedenti al parto. E' per questo motivo che ad un'attenta osservazione è possibile vedere la cavia camminare con le zampe posteriori più larghe rispetto al solito, segno che il parto è imminente. Le cavie non costruiscono il nido ma sfruttano rifugi di convenienza. E' importante sempre, ma in particolare durante il parto, lasciare una scatola di cartone, un rifugio o coprire parte della gabbia con teli per simulare un anfratto in modo che la cavia si senta tranquilla e al sicuro. Il parto avviene in circa 30 minuti o meno, dipende dal numero dei piccoli. La femmina può essere totalmente silenziosa o emettere qualche verso di dolore alla nascita del primo cucciolo. La cavia sta seduta nella stessa posizione usata per assumere ciecotrofi ed è soggetta a contrazioni, come se avesse il singhiozzo. Per espellere il piccolo si ripiega in avanti e questo, venendo fuori di capo avvolto in un sacco fetale, viene pulito sull muso dalla madre. Il sacco è rotto velocemente per consentire al piccolo la respirazione autonoma, poi è reciso il cordone ombelicale e, se non vi sono altri cuccioli, viene espulsa la placenta (una per ogni piccolo). La placenta e parte del cordone sono eliminati per ingestione dalla madre. Nonostante possa sembrare uno spettacolo raccapricciante non si deve intervenire perché l'assunzione di questi annessi fetali stimola la produzione di ossitocina (ormone utile all'allattamento e alle contrazioni uterine che, a loro volta, arrestano le perdite ematiche). E' un comportamento naturale ed istintivo atto, inoltre, ad evitare la propria localizzazione da parte di eventuali predatori. Il parto in condizioni normali è tendenzialmente pulito poiché gli annessi fetali sono eliminati e la quantità di sangue persa è scarsa (meno di un cucchiaino). Talvolta il parto si verifica nelle ore notturne o in assenza del proprietario e questi può rendersi conto di quanto accaduto solo guardando i nuovi piccoli. Eventuali anomalie non corrispondenti a quanto detto (esempi: la cavia si lamenta insistentemente e spinge ma non espelle alcun piccolo; il parto dopo i primi cuccioli è interrotto e riprende dopo qualche ora; le perdite di sangue sono abbondanti, esiste il sospetto di un prolasso uterino, etc) rappresentano un emergenza ed è necessario contattare immediatamente il proprio veterinario di fiducia (esperto in esotici). I piccoli nati pesano dai 70 ai 100 gr, tendono ad accucciarsi sotto la madre per la poppata. Poiché la cavia presenta solo due capezzoli e i piccoli possono essere numerosi, la prole ha scorte sufficienti per resistere, prima di nutrirsi. La prima poppata può avviene entro 12-24 ore. Tendenzialmente prima di quest'arco di tempo i cuccioli hanno già poppato almeno una volta. E' bene comunque assicurarsi, specie nelle cucciolate numerose, che tutti i piccoli abbiano ricevuto nutrimento almeno una volta nelle prime 24 ore. E' consigliato monitorare lo stato di salute della madre e dei piccoli nelle ore e nei primi giorni successivi alla nascita, con discrezione, rispettando i loro comportamenti, il riposo e il momento della poppata. La madre si limita a nutrire e stimolare i piccoli nella minzione e defecazione stimolando la zona genitale. I cuccioli seguono ovunque la madre o altri adulti. Non di rado, in cavie che vivono in gruppo, più femmine puerpere possono nutrire e accudire altri cuccioli oltre i propri e gli stessi cuccioli non sembrano privilegiare il genitore ad altri membri del gruppo. Il post parto nella cavia non presenta particolari problematiche, salvo eccezioni. E' raccomandata una visita presso il veterinario per verificare che tutto sia nella norma e per determinare il sesso dei piccoli. Dopo qualche settimana dall'inizio dell'allattamento si potrebbe osservare nella madre, a livello della regione scapolare il pelo diradato. Questo non dovrebbe allarmare più di tanto perché è spesso associato agli squilibri ormonali fisiologici di gestazione e allattamento e ha una risoluzione spontanea. A titolo preventivo, è comunque opportuno effettuare un controllo medico al fine di escludere eventuali infestazioni da parassiti o micosi. Gravidanze consecutive Sebbene non costituisca un'emergenza medica è opportuno separare il maschio dalla femmina prima del termine della gravidanza. Il parto è difficilmente prevedibile specie ad un occhio inesperto o può avvenire nelle ore notturne senza che vi sia sorveglianza. Nelle ore immediatamente successive la femmina può entrare nuovamente in estro e il maschio presente tenterà sicuramente di assicurarsi una nuova progenie. Gravidanze consecutive comportano notevole stress per la femmina dato che gravidanza e allattamento richiedono un dispendio energetico elevato ( spesso a discapito della madre, che può risultare debilitata e facilmente esposta a patologie più o meno importanti). Tossiemia gravidica. La tossiemia gravidica è un disordine metabolico molto grave che può presentarsi nelle ultime settimane di gravidanza e nella prima settimana dopo il parto. Quando i livelli di insulina (ormone che regolarizza la concentrazione nel sangue di glucosio rendendolo disponibile per le cellule) sono bassi, l'organismo, per ricavare energia, intacca le riserve di grasso. Questo accade per esempio durante un digiuno prolungato. Un sottoprodotto della metabolizzazione dei grassi sono i corpi chetonici. In concentrazione blande i corpi chetonici vengono utilizzati come fonte di energia per l'organismo. Quando vi è disordine metabolico i corpi chetonici non vengono completamente utilizzati e si accumulano nel sangue portando ad una condizione detta chetosi. La chetosi provoca anoressia, letargia, inattività. Questi fattori innescano un circolo vizioso aggravando, la stessa chetosi, in quanto i livelli d'insulina rimangono bassi e vengono accumulati più corpi chetonici di quanto l'organismo riesca a smaltirne. La chetosi in gravidanza è nota come tossiemia gravidica. Le cause, non sono ancora del tutto note. Alcune osservazioni riportano correlazione con obesità, temperature ambientali elevate, digiuno prolungato o dieta inadeguata, stress, cucciolate numerose ed eventuali squilibri endocrini. La tossiemia gravidica è una patologia molto grave che può portare la cavia a morte improvvisa. Si manifesta con respiro corto, anoressia, letargia; la cavia può presentare aspetto ingobbito e arruffato. Le urine risultano limpide e trasparenti invece che torbide, come è normale nella specie. Difficilmente i trattamenti hanno successo, perciò, si consiglia di prevenire il disturbo a monte, limitando lo stress, fornendo alimentazione varia ed adeguata, incentivando l'attività per favorire la circolazione e per utilizzare adeguatamente le scorte energetiche. (NB Il motivo per cui si consiglia di contrastare il digiuno prolungato nelle cavie è proprio per evitare l'insorgenza della chetosi) Sinfisi pubica e distocia L'età raccomandata per il primo accoppiamento di una cavia femmina è dopo i 3 mesi (o comunque dopo aver raggiunto i 400 gr di peso) ed entro i 7 mesi di età. Come detto in precedenza la gravidanza comporta un dispendio energetico per cui una cavia in crescita potrebbe risentire di un deficit nello sviluppo considerando che le energie vengono destinate anche allo sviluppo dei feti. La sinfisi pubica, ossia la giunzione tra le ossa ventrali del bacino, è fibrocartilaginea e separandosi notevolmente (circa 2 cm) poco prima del parto, permette l'espulsione dei piccoli (ricordiamo che i piccoli sono di grosse dimensioni in proporzione alla struttura scheletrica della madre). Dopo i 7 mesi di età la sinfisi ischiopubica calcifica, creando ovvie difficoltà nel parto (distocia) per cui l'espulsione dei piccoli può essere complessa o totalmente impedita. In caso di distocia si deve contattare immediatamente un veterinario. E' necessario un intervento cesareo, il quale pone in serio pericolo la vita della madre e di conseguenza anche quella dei piccoli. Vi sono casi documentati in cui femmine ben oltre i sette mesi di età, hanno avuto la loro prima gravidanza, con parto naturale. Non è sempre vero, quindi, che la calcificazione della sinfisi pubica obbliga ad un parto cesareo. Probabilmente il parto è possibile a condizione che i cuccioli abbiano dimensioni ridotte. Poiché questo parametro non è gestibile e prevedibile, nell'interesse della salute delle cavie, rimangono comunque fortemente sconsigliati i primi accoppiamenti oltre i 7 mesi età.
  20. Simmi

    Renzo e Lucia

    Che bel sederone in prima pagina! Ahaha è Renzino? Perché ormai sono una coppia talmente affiatata che sono una unità sola... e li confondo! :D/>
  21. Bellissimi tutti! I piccoli poi saranno spassosissimi con le loro imitazioni e popcorning!
  22. Se dovessi prendere io una femmina la chiamerei Jana (si legge "iana"). E' un nome del dialetto sardo (nuorese nello specifico) che significa "Fata". Comunque per il nome non stare ad impazzire...potrebbe venirti spontaneo una volta che la conoscerai.
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