NicoP

A tutti voi*. ❤️

Grazie per la dolcissima e graditissima risposta. Un abbraccio grande!

Ti ringrazio tantissimo, Paolo. Tantissimi buoni auguri a te ed alla tua cavietta in foto

Buongiorno a tutti voi. È curioso che questa sia la prima volta che mi faccia viva in questo Forum, nonostante in passato abbia attinto non di rado a tante informazioni presenti sul sito. Stamattina, dopo sei anni di convivenza, il mio dolcissimo topolone Arturo non c'è più. Scrivo per sfogarmi un po', poiché sono veramente a pezzi, devastata. Sono appena tornata dalla campagna dove lo abbiamo salutato, una campagna di nostra proprietà dove sono certa che riposerà in pace. Quante volte è venuto in villeggiatura con noi.. Vi racconto brevemente com'è andata la sua dipartita, più che altro per sapere se a qualcuno di voi è successo qualcosa di simile o se avete qualche opinione in merito. Premetto che Arturo, due anni fa, fu operato per un lipoma benigno all'altezza del collo e si riprese (dopo un mesetto circa di Critical Care e attenzioni varie) brillantemente. Ormai all'età di sei anni, gli acciacchi si notavano non poco. Non saltava più spontaneamente fuori dalla gabbia, saliva raramente le scalette per il suo soppalco, presentava le cataratte su entrambi gli occhietti. Nonostante questo, però, era il solito Arturo coccolone, anche se decisamente meno vispo e molto ma molto più sedentario. Periodicamente lo portavo ad un controllo da un veterinario specializzato, un dottore bravissimo. Gli tagliavo le unghia, bagnetto con shampoo adatto onde evitare dermatiti (sempre, da sei anni a questa parte), lo coccolavo il più possibile nonostante gli impegni. Ieri sera, dopo averlo preso in braccio, notai qualcosa di strano. Aveva l'aria come stravolta, stanca, ma in maniera piuttosto intensa. Non so spiegarlo bene, ma dallo sguardo avevo inteso già che qualcosa non andasse. Lo vedevo più affaticato del solito, nonostante la mattina mi fosse parso assolutamente normale per gli ultimi tempi. Feci caso al respiro più lento, sembrava un poco un rintocco. La masticazione altrettanto rallentata, con una strana cadenza. Subito lo sistemai nella sua cuccia per osservarlo, mangiava la paglia ed a tratti sembrava stesse meglio. Sono stata tre ore e mezza (dalle 23 alle 2:30) a controllarlo, a vegliare. Non sapevo cosa fare, sapevo che qualcosa non andava. Ho provato a chiamare un clinica che però non trattava animali esotici, ho provato a chiamare il numero di un veterinario specializzato che, teoricamente (mi avevano detto) sarebbe dovuto essere reperibile anche a quell'ora. Dopo attenta osservazione, coccole, ansia e letture su Google, non sapendo più dove sbattere la testa, ho deciso di lasciare in pace Arturo che, nel frattempo, socchiudeva gli occhi scivolando nel sonno. Così, dopo avergli lasciato altra paglia, dopo avergli avvicinato il beverino ed averlo fatto bere, lasciato al caldo nella sua cuccia, decisi di andare a letto con la ripromessa di portarlo dal vet questa mattina all'apertura (alle 10). Questa mattina, verso le 9:30 circa, giusto quando saremmo dovuti scendere, è uscito dalla sua tana e si è accasciato. Non un lamento, nessuna espressione sofferente. È andato via, così, non posso ancora crederci. Nel delirio dei primi momenti ho addirittura creduto che fosse paralizzato, che non fosse morto (nonostante l'assenza totale di battito e respiro). Ho creduto veramente che stesse male ma che ci fosse, davanti all'evidenza, con mia madre e mia zia accanto. In ultimo: ho parlato col veterinario il quale mi ha parlato di probabile collasso e probabili problemi al cuoricino, data l'età. Io non so cosa pensare, non so dove posso aver sbagliato. Mi sento in colpa da morire, sento di non averlo saputo aiutare nei suoi ultimi istanti. Vi prego di perdonare lo sfogo e il modo sicuramente grossolano in cui mi sono espressa (tengo molto alla forma, ma in questo caso sono così devastata che ho buttato tutto giù di getto, senza fronzol). Se avete avuto qualche esperienza, se avete qualche idea in merito a ciò che ho raccontato, vi prego, per me sarebbe tanto. Nico