Vai al contenuto

paolo

Amministratori
  • Numero contenuti

    2.165
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di paolo

  1. paolo

    ciao :) -guiny

    Benvenuti piccolini!
  2. paolo

    Maya e Trilly!

    Grazie, sono carinissime!
  3. Talvolta accade anche a me. Ho notato che certe volte quando clicco l'invio del messaggio non sembra accadere nulla, allora magari riprovo e mi ritrovo col messaggio doppio.
  4. Grazie per l'aggiornamento su Augusto e per l'info sul veterinario!
  5. paolo

    Assomiglia a?

    Complimenti! Avanti i prossimi volontari...
  6. Complimenti per la vista! La rotellina di sale non è adatta alle cavie; ricavano minerali sufficiente dai vegetali freschi e dal fieno. Se trovassero piacere a leccare o mordicchiare quei prodotti rischierebbero di ingerire troppi sali e, soprattutto nel caso di animali con predisposizione ai problemi renali, questo potrebbe causare problemi.
  7. La famiglia delle solanacee comprende oltre 2000 specie, molte delle quali usate nell’alimentazione umana quali patata, pomodoro, melanzana e peperone. Una caratteristica dei vegetali appartenenti a questa famiglia è il contenuto in certi alcaloidi, che contribuiscono a impartire il sapore, ma che possono anche essere pericolosi; a titolo di esempio, appartengono alle solanacee, oltre alle verdure citate sopra, anche piante velenose quali la belladonna, lo stramonio, il giusquiamo, la mandragora… Tra questi glicoalcaloidi citiamo la solanina nelle patate e nei peperoni, la tomatina nei pomodori, solasonina e solamargina nelle melanzane. Questi e altri ben più pericolosi hanno un effetto inibitore sulle colinesterasi, bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi, e possono danneggiare le pareti cellulari, in particolare quelle dell’apparato digerente; servono a queste piante come meccanismo di difesa, autentici pesticidi naturali che fungono da repellenti per batteri, funghi, insetti e altri animali. Queste tossine sono presenti soprattutto nelle parti della pianta che non vengono consumate dall’uomo, come buccia, foglie, fusti, germogli e radici. Nei tuberi di patata la solanina è assente, ma inizia a formarsi quando le patate vengono esposte alla luce solare; la presenza di germogli e buccia verdastra è indicativa della sua presenza. Anche le patate vecchie, dall’aspetto rugoso e spugnoso contengono maggiori quantità di solanina rispetto ai tuberi novelli. La presenza di elevate quantità di solanina conferisce alle patate un sapore amaro. Allo stesso modo, la maggior parte delle sostanze tossiche del pomodoro, della melanzana e del peperone sono contenute nelle parti verdi e nella buccia dei frutti non maturi. Le patate coltivate alle nostre latitudini non sono molto ricche in solanina, in media 75 mg per chilogrammo di patate sane (e almeno il doppio in alcaloidi totali), concentrata maggiormente nella buccia; patate verdi e germogliate possono invece raggiungere da 200 a 1000 mg per kg di solanine, ma in questo caso la patata diventa immangiabile a causa del gusto amaro, piccante e metallico. Le solanine presenti nei cibi vengono eliminate per il 70-80% con le feci e le urine nel giro di 24 ore. Nel caso si arrivasse ad un accumulo negli organi il tempo di smaltimento sarebbe molto lungo, in termini di giorni (fino a 30-60). L’ingestione di solanina in dosi comprese tra 2 e 5 mg per ogni kg di peso corporeo causa intossicazione. I sintomi sono gastrointestinali e neurologici, come nausea, diarrea, vomito, crampi allo stomaco, bruciore alla gola, mal di testa e vertigini; nei casi più gravi sono anche stati riportate allucinazioni e paralisi. La dose mortale sarebbe di 6 mg di solanina per kg di peso corporeo: in una persona di 80 kg sono quindi necessari 480 mg di solanina, che si potrebbero raggiungere mangiando nello stesso giorno almeno 6-7 kg di patate. Arrivare a gravi conseguenze, o peggio, per il consumo di patate non è quindi così facile. A questo proposito si cita, come situazione paradossale, il libro di Giulio Bedeschi: “Centomila gavette di ghiaccio”, che narra come molti soldati italiani durante la tragica ritirata nella campagna di Russia si salvarono nutrendosi solo delle bucce delle patate che trovavano nell’immondizia delle case russe. Il pomodoro. La tomatina è l’alcaloide principale presente nel pomodoro; nel frutto verde varia tra 90 e 300 mg per kg di prodotto, scende a 20-30 in quelli quasi maturi al momento del raccolto ed è praticamente assente (1-5 mg per kg) nel pomodoro rosso maturo. Il peperone. Nei peperoni maturi, rossi e gialli, troviamo 80-90 mg di solanina per kg di prodotto; poco di più nei peperoni verdi. E la cavia? La cavia è un animale di piccola taglia e di basso peso: talvolta l’adulto non raggiunge il chilogrammo ed è comunque raro incontrare cavie che superino 1500 grammi di peso. Qui il discorso della dose pericolosa diventa importante e il proprietario deve porre attenzione nell’alimentazione. Senza aggirarsi fra i banchi del mercato o nella dispensa di casa col calcolatore in mano, è sufficiente ed opportuno che evitiamo di proporre ai porcellini foglie e altre parti verdi di peperoni, patate, melanzane e pomodori; non proporremo melanzane e patate (che oltretutto non credo siano gradite) e daremo pomodori e peperoni solo se ben maturi.
  8. Se puoi farle incontrare in campo neutrale è sicuramente meglio: non dover ribadire il possesso di un territorio favorirà l'approccio.
  9. paolo

    zucca e zucchine?

    Zucca e zucchine sono commestibili per la cavia. Quando hai dei dubbi puoi consultare la sezione "Documentiamoci" del Forum; contiene, tra l'altro, I valori nutrizionali della frutta e verdura normalmente usate nell'alimentazione della cavia e Piante commestibili e non, un database dove sono elencate alcune erbe e piante che solitamente non acquistiamo nei negozi e supermercati.
  10. Se continua ad essere bagnato sotto il mento significa che persiste la malocclusione. Dopo la limatura dei dentini, come dopo certi interventi chirurgici o troppe visite, possono perdere la voglia di mangiare, al di là delle difficoltà causate da dolori, antibiotici, ecc... Allora bisogna nutrirli con critical care e frullati perchè non arrivino a debilitarsi troppo e per fargli riprendere il piacere di assaporare il cibo. Purtroppo ci vuole tantissima pazienza e la frustrazione del proprietario in certi momenti può essere grande. Un abbraccio!
  11. Se i porcellini hanno possibilità di uscire la dimensione della gabbia non è molto importante. Piuttosto, per quanto riguarda il recinto, cerca di prevenire tutti i pericoli che possono venire da fuori e dall'alto.
  12. Quel suono e quell'atteggiamento sono usati anche quando ci si confronta per stabilire la gerarchi, ma quando lo fanno nell'imminenza dell'arrivo del cibo è solo un lungo brivido di piacere.
  13. Due femminucce non dovrebbero avere problemi ad andare d'accordo, comunque è ottimo il consiglio del veterinario di iniziare gradualmente la conoscenza e di osservarne il comportamento con attenzione.
  14. Un benvenuto al tuo piccolo! La gabbia è senz'altro piccolina e una casetta al suo interno ruberebbe spazio prezioso. Puoi coprire parzialmente la gabbia con un telo per creare una sorta di rifugio per il porcellino. La vaschettina in cui metti il cibo pellettato (che non mi sembra ottimo) non è abbastanza ergonomica: ti consiglio una ciotolina da mettere a terra e poco male se la rovescerà.
  15. Allora è proprio giovane e, forse, anche un po' sottopeso. Se ne hai tempo e voglia leggi La crescita della cavia.
  16. Beh, allora è ancora molto giovane e i testicoli non potrebbero essere scesi Se conoscessimo il peso potremmo darti qualche informazione più precisa sull'età.
  17. paolo

    metamorfosi?

    Forse semplicemente non li avevi notati prima. Se puoi postaci un'immagine.
  18. Quella Y mi fa pensare a una lei, ma io non ho mai avuto femminucce, quindi il mio parere conta poco. Certo che non mi sembra una cavia di un mese o due, quindi se fosse maschio dovrebbero vedersi le palline.
  19. paolo

    Bevono o non bevono?

    Quello che ho scritto sopra sul passatempo della cavia sola.
  20. Se il tuo appello non avesse buon fine puoi anche provare a rivolgerti ad AAE o alla Collina per un affido.
  21. paolo

    Bevono o non bevono?

    E' un passatempo come un altro, soprattutto per le cavie che sono in gabbia da sole e che non hanno altri giochini a disposizione. Quando la cavia gioca col beverino tende anche a soffiarci dentro, quindi l'acqua si riempie rapidamente di residui di cibo e occorre cambiare l'acqua anche due volte al giorno.
  22. Grazie per la tempestiva risposta!

    In effetti in diverse lingue la cavia è "porcellino di mare", ma non avevo idea dell'etimologia croata.

    La richiesta era per verificare la correttezza della scheda sull'etimologia della cavia in "Documentiamoci".

    Grazie ancora!

  23. paolo

    quanto fieno?

    Il fieno deve essere disponibile in quantità illimitata. Se non fosse per la necessità di introdurre anche vitamina C in quantità adeguata, sarebbe teoricamente sufficiente come alimentazione.
  24. Ciao, buongiorno!

    Approfitto della tua presenza in Forum per chiederti conferma della parola "zamorac" per porcellino d'india.

    Un salutone!

×
×
  • Crea Nuovo...