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In effetti qualche cavia ha l'istinto di mordicchiare tutto e in tal caso bisogna prestare attenzione e verificare che il telino non sia di loro gusto. Ma in genere non sono interessate all'assaggio. Comunque sempre prudenza e verificare!
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Un'analisi interessante, il pellet di legno visto dalla parte delle cavie. Ciononostante l'esperienza ci dice che loro non ne sono apparentemente infastidite e che talvolta ho letto di zampine arrossate, ma mai di pododermatite causata da questa lettiera in un animale sano. Forse la risposta è nella diversa struttura dei loro "piedini", con una grande superficie d'appoggio. Concordo comunque che ci siano lettiere più morbide, ma parimenti igieniche, adatte a loro e metterei al primo posto il pellet in carta riciclata, che io comunque avrei difficoltà a reperire e che credo sia alquanto costoso.
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Le traversine vanno benissimo! Io uso dei panni assorbenti cm.60x60 che compro al supermercato, di quelli che si mettono sul fasciatoio per cambiare i bebè. Li utilizzo per terra, li metto sotto l'asciugamano che uso quando li tengo in braccio per le sessioni di coccole o di toelettatura, li metto nel trasportino per gli spostamenti dal veterinario.
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Bene, anzi ottimo! Carezze al topino!
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Ma quanto è carino! Immagino che piacere debba essere tenere in mano quella pallina morbida! Auguri per domani!
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Grazie Nemu!
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Grazie Franci! Stellina e Camilla vivevano separate, quindi direi che la scomparsa di Stellina non ha influito sulle abitudini dell'altra. In compenso, essendo ormai sola, Camilla si prende il doppio di attenzioni e di coccole (queste ultime in realtà non so quanto siano gradite...).
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Può essere che patisca un pochino il caldo o forse l'ambiente è un po' troppo secco e dovrebbe essere maggiormente umidificato. Aggiungo ancora che potrebbe essere una di quelle cavie che amano trastullarsi col beverino. Al momento non mi sentirei molto preoccupato e posso solo consigliarti di fare presente questo fatto al tuo veterinario in occasione della prossima visita di controllo.
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Ma che carina! Grazie Simo! In effetti per domani qui è attesa un'altra possibile nevicata...
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Il tulle è quello che mi è venuto subito in mente; magari documentandosi si si potrebbero trovare tessuti trasparenti con maglie particolarmente fini, tali da consentire il passaggio della luce e da ridurre la dispersione di sostanze potenzialmente allergiche.
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Grazie per esserti preoccupato di questo aspetto! Il distacco precoce dalla mamma e le relative conseguenze, anche a lungo termine, saranno l'argomento di una scheda che desidero realizzare per il Forum. Ma venendo alla tua domanda: direi che il piccolo deve stare con la mamma almeno per le prime quattro settimane di vita; se prendi un porcellino di due mesi sei sicuro che non soffrirà per l'allontanamento dalla famiglia.
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Vedo che hai pensato con attenzione al progetto della gabbia. Pensi che coprire semplicemente la gabbia con un tessuto traspirante, tipo tulle, non sarebbe sufficiente a rendere meno allergenico l'ambiente di Berli?
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Piccolo tesoro!
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Poco fa Stellina ha raggiunto PLJ sul Ponte; non si sono mai amati veramente, ma sono stati per tanti anni dei buoni compagni di viaggio. Sono certo che lui l'ha accolta con gioia e la sta aiutando in questo inizio di una nuova Vita. E' stata una bimba meravigliosa, mi ha dato tanta gioia, una monella che mi faceva sempre trovare il sorriso, mi ha dato tanta serenità nei momenti bui. Quante volte le ho detto che avrei voluto sposarla! Ancora ieri le cantavo "Io e te, un grande amore e niente più...!" Col cuore colmo di gratitudine l'ho accudita per quanto potevo in questi due giorni difficili, le sono stato vicino, questa notte l'ha trascorsa nel lettone accanto a me perché non potevo permettere che si avviasse a quest'ultimo viaggio da sola, dopo tutto quello che ha fatto per me. Mentre scrivo riposa sulle mie ginocchia, bella più che mai. Ciao piccolo tesoro, buon Ponte, ti amerò sempre! p.s.: la foto è di ieri mattina, l'ultima che ho di lei.
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Volete vedere un bel porcellino? Ecco Berli, di B&F!
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Se sta con te non dovrebbe sentirsi spaesato; e poi, a loro importa di avere pappa, casa pulita e confortevole e coccole, il resto conta poco.
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Però, come sono interessate!
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In Forum sappiamo benissimo quanto sia importante la salute della dentatura dei nostri porcellini e quanti dispiaceri creano, a loro e a noi, i problemi ai dentini. La cavia, erbivoro obbligato, in natura vive in ambienti caratterizzati da una vegetazione “povera”, erbe e arbusti, che devono essere rosicchiati a lungo e frequentemente per fornire il necessario apporto alimentare; questo brucare consuma i denti e l'evoluzione ha provveduto quindi a dotare le cavie di denti a crescita continua. I denti vengono consumati dal contatto con sostanze abrasive esterne (granelli di polvere sabbia e terriccio) e interne (i fitoliti). Dei fitoliti, microscopici cristalli di silicati presenti all’interno dei vegetali, ci siamo già interessati in Forum In generale, maggiore è il contenuto in fitoliti di un vegetale e maggiore è la sua capacità abrasiva sulla dentatura, anche se altri fattori possono portare a uno squilibrio fra crescita e consumo dei dentini Sull’argomento è apparso un ulteriore contributo di ricercatori che intendevano raccogliere informazioni utili a ricostruire le abitudini alimentari di animali estinti a partire dai denti fossili. Basandosi sull’assunto che il contenuto in fitoliti delle piante dovrebbe rispecchiare il consumo dei denti, 36 cavie adulte (vedi nota) sono state nutrite con tre differenti tipi di foraggio: Medicago sativa: erba medica, alfalfa o lucerna; Phleum pratense: fleolo, coda di topo; Phyllostachys aureosulcata f. spectabilis: bambù. Il contenuto in fitoliti era: erba medica < fleolo < bambù. Il foraggio, fresco o essiccato, in assenza di abrasivi esterni, fu somministrato per un periodo di tre settimane quindi si procedette all'analisi 3D della superficie del quarto premolare superiore. In generale la superficie dei denti era tanto più ruvida quanto più alto il contenuto di fitoliti nel foraggio; la dieta con il più alto contenuto in silicati nell'esperimento, il bambù (32 g di silicati per ogni kg di prodotto secco) produceva un'evidente modificazione della superficie del dente. Anche lo stato di idratazione dei tessuti vegetali influenza l'abrasione dei denti, infatti a parità di contenuto in fitoliti, il foraggio somministrato secco mostrava una maggiore azione abrasiva rispetto a quello somministrato fresco. Un'alimentazione basata sull'erba fresca mostrava una modesta abrasione, analoga a quella dell'erba medica, povera in fitoliti, mentre l'erba essiccata causava un maggior consumo. Quindi anche il contenuto in acqua dei vegetali (o se preferiamo il contenuto in lignina) influisce significativamente sul potere abrasivo. Nota: il testo parla di dieta sperimentata su cavie adulte, ma il peso iniziale dichiarato era 263 ±14 grammi, un peso che equivale a circa 50 giorni d’età. Riferimento: Winkler DE et al. Forage silica and water content control dental surface texture in guinea pigs and provide implications for dietary reconstruction. Proceedings of the National Academy of Sciences of the U.S.A. 2019; 116: 1325-1330. Il grafico del contenuto di silicati e le immagini dell'analisi 3D sono tratte dall'articolo citato. Come sempre, cerchiamo di trovare in questi studi una ricaduta pratica sulla gestione dei nostri porcelli. Chi da più tempo frequenta Amicacavia ricorderà che il sottoscritto ha più volte sottolineato che la verdura che offriamo ai porcelli, così saporita e ricca di vitamine e altri valori nutrizionali, è però fortemente acquosa (in genere almeno un 90% di acqua in peso) e povera in sostanze abrasive. L’erba di campo è un’alternativa migliore, ma oltre alla considerazione sulla eventuale reperibilità, anche questo studio evidenzia che non tutte le specie vegetali spontanee sono ugualmente ricche in silicati. A questo punto il fieno (erba essiccata), polifita e a fibra lunga, è una componente che non deve mai mancare nell’alimentazione quotidiana del porcellino d’india domestico ed è in genere il solo alimento da noi somministrato che ha la capacità di consumare i dentini dei porcelli. Poco conosciamo sui difetti (congeniti e non) di mineralizzazione delle ossa dell’apparato masticatorio della specie Cavia porcellus, ma è sempre più evidente che questi difetti esistono e in presenza di una dieta non sufficientemente abrasiva hanno maggiore probabilità di palesarsi e creare problemi spesso di non facile soluzione.
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Di una cosa Laura può essere arcisicura: hanno gradito i divanetti!
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Anche io penso sia una questione di comodità maggiore nella "ciambella", chi me lo fa fare ad alzarmi per fare i miei bisogni altrove? Non solo, ma proprio per la sua conformazione avvolgente costituisce un ostacolo alla pur minima parvenza di volontà di farla altrove.
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Non è un dispetto e neppure dipende dall'essere un maschietto intero, perchè le femmine si comportano allo stesso modo; semplicemente non hanno l'istinto di servirsi delle lettiere che lasciamo in giro. Inoltre, se temono di essere riportati a casa preferiranno restare nel posto che si sono trovati, facendo lì i loro bisogni; se dovessero sentirsi più liberi è possibile che cerchino di rientrare autonomamente. Solitamente hanno dei posti preferiti dove passare il tempo fuori dalla gabbia e in quei posti si può mettere un telino assorbente o un vecchio panno, piuttosto che una mini-lettiera.
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Per molti sono immagini consuete, ma qui a Genova hanno sempre un po' il sapore della novità.
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Molto difficilmente la cavia impara a fare i suoi bisogni in un certo posto, quindi bisogna munirsi di pazienza ed essere pronti a pulire. Un tappeto lavabile sul pavimento o un vecchio telo serviranno a proteggere il pavimento e a dare un maggior confort al passeggio del piccolo. Una cosa che ho letto spesso qui in Forum: se una cavia viene lasciata più libera possibile, se non sente che verrà presa per essere riportata a casa, in genere tende a ritornare autonomamente dopo un po' anche per fare i suoi bisogni.
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Segui il consiglio di Franci!
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Le cause della lacrimazione possono essere diverse, da un banale raffreddamento o corrente d'aria, a un'infezione, a un problema di dentini.... Tamponare con camomilla appena tiepida è una pratica molto utile e sicuramente non può far peggiorare la situazione, ma se il sintomo persiste è necessaria la visita veterinaria per evitare di ritrovarsi con qualcosa di più grave. Lo scolo è solo da un occhietto o da entrambi? Hai potuto notare se sia limpido o biancastro?