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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Tanti complimenti alla mamma e un benvenuto al piccolo (o ai piccoli)!
  2. paolo

    sono felice...

    Puoi inserire immagini come allegato; in questo caso vai nello spazio per i post e sotto troverai -allegati- Scegli il file da allegare e clicchi -allega questo file- Ti consiglio di dimensionare preventivamente l'immagine a 800-600 pixel di lato maggiore. L'alternativa all'invio di un allegato è di postare il link del sito nel quale è contenuta l'immagine.
  3. Vorrei proporre una specie di gioco: proviamo ad immaginare "Amicacavia" come un acronimo (un nome formato con le lettere o le sillabe di parole o definizioni, leggibili come se fossero un'unica parola). Potremmo poi proporlo come una specie di slogan che presenta in qualche modo lo spirito del Forum, usando tutte o alcune delle lettere che compongono il nome. Così di getto mi vengono in mente le parole: A o Ac: accoglienza A o Am: amicizia C: condivisione C: conoscenza I: informazione
  4. Un paio di immagini del batuffolino Gianni!
  5. Abbiamo in precedenza letto come i lontanissimi antenati del porcellino d’india si siano evoluti nell’Asia centrale, per poi diffondersi verso l’Europa e l’Africa e affrontare quindi la migrazione transatlantica fino all’America Meridionale (). Abbiamo poi seguito l’evoluzione dei caviomorfi nel continente americano, che ha dato origine a roditori anche molto diversi tra loro per caratteristiche morfologiche, habitat e comportamento (). Ora trattiamo di come la cavia che abitava le regioni andine è diventata il porcellino d’india, ben noto come animale da compagnia, da laboratorio e, soprattutto nella sua patria originaria, anche da cortile (). Una prossima scheda parlerà del viaggio di ritorno della cavia, dal Nuovo Mondo alla Vecchia Europa.
  6. Le forme selvatiche del genere Cavia sono presenti nella maggior parte del continente Sud Americano, con l’eccezione dell’Amazzonia e delle porzioni australi di Cile e Argentina (figura 1). I più antichi resti fossili di cavia risalgono a circa 2 milioni di anni fa, ma i dati molecolari suggeriscono che il genere Cavia fosse già presente almeno 4 milioni di anni fa. La cavia vive soprattutto nelle praterie, ma occupa anche il limitare delle foreste e delle paludi; la sua storia è strettamente legata all’innalzamento delle Ande. Le Ande centrali si sono sollevate in un tempo molto breve, tra i 10 e i 6 milioni di anni fa, portando modificazioni climatiche e della vegetazione comprendenti l’espansione delle praterie, date consistenti con l’apparire dell’attuale genere Caviidae, che comprende Cavia. Circa 5 milioni di anni dal presente, al confine tra Miocene e Pliocene, si è verificata la differenziazione del genere, che ha dato origine a Cavia aperea e Cavia tschudii, la prima forma andina. La cavia frequenta l’uomo da almeno 9000 anni (ne sono infatti stati ritrovati i resti nei siti archeologici) ed è stata addomesticata negli ultimi 4500-7000 anni, come fonte di cibo e per usi rituali; tuttora serve come fonte di cibo, come compagno domestico e come animale da laboratorio. Sappiamo che con Cavia porcellus si intende la specie ormai domestica che ben conosciamo, mentre C. tschudii è il suo contraltare selvatico (); ma come si è giunti dalla cavia selvatica a quella domestica? L’analisi filogenetica ha permesso di accertare che Cavia porcellus è il risultato di un singolo evento originale di domesticazione. I dati molecolari e l’analisi dei siti archeologici contenenti resti mummificati di porcellini suggeriscono quale primo centro di domesticazione il Perù meridionale, entro l’area di distribuzione storica di Cavia tschudii; in tale area sono infatti presenti i più antichi siti archeologici contenenti resti di cavie (Ayamachay). Inoltre, esemplari di cavie selvatiche Cavia tschudii presso Ica, distante circa 100 km dal sito di Ayamachay, hanno mostrato un corredo molecolare che differisce pochissimo (1%) da quello di Cavia porcellus. In epoca pre-colombiana gli amerindi avrebbero quindi per la prima volta addomesticato la specie selvatica del porcellino d’india: l’evento produsse una cavia alquanto più grande, simile a quella ancora oggi allevata col nome di “criollo” (creolo) nella regione andina. A questo primo passo hanno fatto seguito due eventi successivi: uno ad opera degli europei, che portarono con sé alcuni esemplari dal Nuovo Mondo, trasformandoli nell’attuale animale da compagnia e da laboratorio; l’altro come prodotto di programmi di selezione dei porcelli creoli (allevati soprattutto come animali da cortile) nelle ultime decadi in Perù ed Ecuador, per ottenere razze migliorate per la produzione di carne. Le conseguenze morfologiche sono riassunte in figura 2. Si può notare che la cavia sevatica, Cavia tschudii, è quella di peso e dimensioni minori; le attuali creole e i porcellini domestici (qui “Pirbright”) sono in posizione intermedia, mentre le razze “migliorate” (Tamborada, peruviana e Auqui, ecuadoriana) sono più grandi e pesanti. L’analisi molecolare (figura 3) fornisce dati paralleli a quelli morfologici: l’albero genealogico indica che, dopo il primo evento di addomesticamento, l’evoluzione dalla cavia selvatica ha preso due strade: una verso le razze attualmente mantenute dalle popolazioni andine e i successivi miglioramenti (in alto a sinistra e al centro), l’altra verso il porcellino d’india (animale da laboratorio e da compagnia, in alto a destra). Il porcellino domestico europeo è ormai una specie geneticamente distinta e fenotipicamente eterogenea. Sebbene sia difficile risalire agli esatti progenitori sudamericani, si trattava verosimilmente di animali provenienti dal Cile settentrionale o dal Perù meridionale, giunti in Europa nel XVI secolo a bordo delle navi spagnole. La presenza di numerose mummie pre-colombiane con le caratteristiche delle cavie domestiche in quelle stesse regioni e le prime descrizioni inglesi di porcelli variamente colorati, contribuiscono all’idea che i porcelli europei non derivassero direttamente da cavie selvatiche agouti (figura 4), ma da qualche creolo già addomesticato. Immagini: figura 1 da Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research 2010; 48: 376-388; figure 2 e 3 da Journal of Zoology 2006; 270: 57-62; figura 4 da petfocus.co.uk
  7. Va benissimo dare verdure molto variate. Ricorda che la rucola, come il prezzemolo, contiene molto calcio e quando saranno più grandi dovrà essere data in piccola quantità. Anche il basilico contiene molto calcio e oli essenziali, quindi solo qualche fogliolina di tanto in tanto.
  8. Un gioiello, un bel tessuto, un oggetto decorativo raffinato, una bottiglia di un buon vino o liquore, uno strumento musicale, una penna o altri eleganti accessori da scrittoio, il tappeto antico, una cravatta, il tavolino in stile...

  9. Capita comunque che i maschi non riescano ad andare d'accordo. L'ideale sarebbe l'introduzione di una o due femminucce, ma in tal caso è necessario sterilizzare il maschio almeno un mese prima di farli incontrare.
  10. Benvenuta! Puoi inserire immagini come allegato; in questo caso vai nello spazio per i post e sotto troverai -allegati- Scegli il file da allegare e clicchi -allega questo file- Ti consiglio di dimensionare preventivamente l'immagine a 800-600 pixel di lato maggiore. L'alternativa all'invio di un allegato è di postare il link del sito nel quale è contenuta l'immagine.
  11. paolo

    Francy76

    Allora bene arrivate Stella e Fulmine!
  12. Che brutta notizia! Mi dispiace moltissimo! Ciao piccino, buon viaggio!
  13. paolo

    Chez Gustavo

    Vi informo che per favorire la partecipazione al concorso fotografico, l'Amministrator-degli-amministratori ha posticipato il termine per l'invio delle immagini a venerdì prossimo, 9 novembre.
  14. paolo

    Momento relax

    A me non sembra affatto terrorizzata, ma solo vigile. Che lettiera usi? Poi, la carota è molto zuccherina e contiene molto beta-carotene che può sovraccaricare il fegato: meglio una rondellina ogni tanto. Ancora: è una mia impressione o quel beverino è un po' troppo basso?
  15. paolo

    Chez Gustavo

    Vero! Però a vedere le foto arrivate fino ad ora sanno tutti darsi un tono. Forza, aspettiamo gli ultimi arrivi!
  16. Per quanto riguarda le lettiere devi pensare che indipendentemente da quale sia la superficie sotto i piedini delle cavie occorre avere uno strato assorbente.
  17. Ciao!

    Probabile ci sia una piccola proroga per il concorso fotografico.

    Aspettiamo la foto di Julie!

  18. Ciao!

    Probabile ci sia una piccola proroga per il concorso fotografico.

    Aspettiamo la tua foto!

  19. Ciao!

    Probabile ci sia una piccola proroga per i concorso fotografico.

    Aspettiamo la tua foto!

  20. Intendo dire che cavie e conigli non sono molto diversi sotto questo punto di vista. In genere il punto è se hanno possibilità di uscire senza la pressione di dover tornare al più presto in gabbia; se si, si tranquillizzano e imparano anche a tornare a casa per i bisogni, diversamente, sanno che nel momento in cui rientrano per i bisogni ci sarà chi li rinchiuderà subito e tenderanno allora ad evitare il rientro, con le ovvie conseguenze per i pavimenti. Quanto a questi ultimi, con un'occhiata ogni tanto dovresti poter asciugare per tempo le loro corrosive pisciatine. Se poi metti a terra un tappetino lavabile o un ampio telo o asciugamano, dovresti limitare i danni e dare loro una superficie più piacevole da calpestare.
  21. L'importante è che Mirtillo sia sterilizzato, diversamente avrebbe importunato le cavie, stressandole. Spesso cavie e conigli si fanno compagnia o, quantomeno, si tollerano. L'unico punto è che la stanza in cui porteresti le cavie è già il "regno" di Mirtillo; potrebbe essere che Mirtillo si risenta dell'intrusione, quindi dovrai fare un inserimento cauto e graduale.
  22. Benvenuta zia di Gianni!
  23. paolo

    adozione a Roma

    Mi dispiace che tu ti debba separare dai porcelli; spero che trovino un'altra famiglia amorevole.
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