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Note sulla fertilità della femmina.
paolo ha pubblicato a topic in Riconoscere i sessi, la fertilità
Negli animali di piccole dimensioni e con un'aspettativa di vita non particolarmente lunga, il raggiungimento della maturità sessuale è un fattore di assoluta importanza per il successo della specie. E’ noto che la cavia nasce già molto precoce e matura rapidamente, già poco dopo lo svezzamento. Diversi fattori entrano in gioco nel determinare il raggiungimento della maturità sessuale, fra i quali la disponibilità di cibo, lo stato di salute, la densità di popolazione, l’illuminazione, la temperatura e altri. In aggiunta, in diverse specie di roditori la presenza di maschi stimola nella femmina la produzione di feromoni e ne velocizza il processo di maturazione. Uno studio ha valutato la maturazione sessuale delle femmine di cavie selvatiche (Cavia aperea) e cavie domestiche (Cavia porcellus) in presenza o assenza di maschi. Le femmine di C. aperea avevano il primo estro mediamente a 59 giorni di vita, mentre le femmine di C. porcellus lo avevano a 40 giorni. Se allevate in compagnia di maschi adulti, il tempo per il raggiungimento della maturità quasi si dimezzava: le femmine di C. aperea anticipavano l’estro a 30 giorni d’età e quelle di C. porcellus a 26 giorni. Bisogna considerare che in base alla letteratura sull'argomento la data del primo estro risulta essere piuttosto variabile e che il concepimento più precoce si è verificato a 27 giorni d’età. Tutti questi dati contribuiscono a sottolineare come la cavia sia fertile molto precocemente, un dato che dobbiamo tenere in considerazione se ospitiamo in casa maschi e femmine contemporaneamente. -
Ad integrazione di quanto ho scritto all'inizio, i dati della letteratura riportano il raggiungimento della piena maturità sessuale dei maschi tra 60 e 84 giorni d’età, con la prima eiaculazione fra i 40 e gli 82 giorni. Quindi, sempre attenzione se si hanno contemporaneamente maschi e femmine.
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Dubbi sul comportamento della femmina con il maschio
paolo ha risposto a roberta91 nella topic Inserimenti e convivenza tra cavie
Naturalmente sei sicura che Dumbo sia un maschio? Poi, non so l'età di Uga, ma devi ricordare che intorno ai 7-8 mesi d'età le ossa pelviche della cavia che non ha mai partorito iniziano a calcificarsi e un parto normale potrebbe diventare difficile o impossibile; considera anche che la gravidanza dura circa 70 giorni. E' bene che tu faccia qualche conto. -
Se vorrai metterli insieme dovrai per forza far sterilizzare Ciuffo, se non vuoi trovarti con una quantità di cuccioli. A 5 mesi ha raggiunto la maturità sessuale e l'intervento è possibile.
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Potrebbe essere una situazione come quella di Benjo? Una specie di singhiozzo? Comunque appena ti è possibile portala per una visitina. Carezze alla piccola!
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Ciao, buongiorno!
Sono contento di sapere che i problemi di Budino sono facilmente risolvibili.
Mi potresti dire con un MP a quale veterinario ti sei rivolto e la tua impressione sulla persona, professionalità e ambiente?
Grazie in anticipo!
p.s.: hai il registro degli MP pieno?
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Benvenuti! Allora aspettiamo le tue domande.
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Benvenuti! Aspettiamo di sapere qualcosa di più dei tuoi porcellini.
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Veterinario in Liguria
paolo ha risposto a Benjo nella topic Commenti e segnalazioni sull'argomento IL VETERINARIO
Si, non è poi così lontana. -
Benissimo allora! Fai bene a sistemare la rampa di uscita/ingresso in modo che non possano inciampare e farsi male. Puoi provare senz'altro a farle uscire, basta che metti in sicurezza l'ambiente eliminando o coprendo i cavi elettrici, i buchi, i vani sotto ai mobili ecc... Potresti comunque delimitare la zona di uscita con un recinto temporaneo, in modo da poterle recuperare in fretta.
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Inserimento maschio o femmina?
paolo ha risposto a Ale_7 nella topic Inserimenti e convivenza tra cavie
Il dubbio non si pone: femmina! Devi farlo sterilizzare, quindi spendere del denaro e accudirlo dopo l'intervento, ma te ne sarà grato. -
Quando ho preso Tatina, la nostra prima cavia, stava tranquillamente nella mia mano (e io non ho una manona da orco). Non ne sapevamo l'età, però nel negozio era in gabbia con almeno un fratellino e abbiamo scoperto dopo un po' essere gravida. Con questo non ti sto dicendo che la tua sia sicuramente gravida, però per precauzione comincia a pensare come regolarti in caso di gravidanza e cucciolata.
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Spero comunque che abbiano occasione di uscire dalla gabbia. La tua gabbia è attrezzata in maniera veramente carina, ma lo spazio è quello che è, anche in considerazione dell'affollamento di case e accessori.
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Mi sono reso conto dopo di una sorta di analogia con "Il signore degli anelli": quella è una trilogia che termina con "Il ritorno del re", la nostra è una tetralogia che termina con "Il ritorno della cavia".
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Guarda sul sito dell'Associazione Animali Esotici (AAE) e cerca gli indirizzi per i contatti. E' possibile che loro ne abbiano ancora. p.s.: non so se hai aperto 4 o 5 topics con la medesima richiesta; stai pur tranquillo che se qualcuno ti poteva aiutare l'avrebbe fatto, anche con un solo topic. Purtroppo in questo momento trovare i cubes non è facile.
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Veterinario in Liguria
paolo ha risposto a Benjo nella topic Commenti e segnalazioni sull'argomento IL VETERINARIO
Grazie Benjo! Ho ricevuto la risposta della dott.ssa Iannaccone che conferma di interessarsi anche di cavie, piccoli roditori in genere e lagomorfi. Appena possibile provvederò a fare le modifiche nel database. E' un piacere che questo Forum sia sempre interattivo! -
visita controllo budi
paolo ha risposto a francesca_budino nella topic Commenti e segnalazioni sull'argomento IL VETERINARIO
Leggo adesso e suppongo che avrete già fatto. Fateci sapere, carezze a Budino! -
Ed eccoci al quarto volume della “Tetralogia della cavia”, dove si tratta del viaggio di ritorno dal Nuovo al Vecchio Mondo () La cavia o porcellino d'India al pari di altri animali, come il tacchino, giunse in Europa a bordo delle navi spagnole, ma la scarsità di resti scheletrici risalenti ai primi tempi di permanenza in Europa non aveva consentito di capire se questi animali venissero usati come cibo, analogamente quanto si verificava per gli animali addomesticati nella terra d’origine, o come animali da compagnia. Gli studi più recenti fanno prevalere questa seconda ipotesi. Per quanto ci riguarda non abbiamo alcun dubbio sul loro ruolo nelle nostre case!
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Successivamente alla scoperta dell’America la cavia fa il suo ingresso anche in Europa, trasportata a bordo delle navi spagnole, olandesi e inglesi; le cavie nelle nostre case sono quindi le lontane pronipoti di quelle viaggiatrici. Ma della storia della cavia in Europa, successiva alla scoperta dell’America, conosciamo molto poco. La cavia domestica, Cavia porcellus, si è evoluta nel continente sudamericano a partire dalla sua parente selvatica, Cavia tschudii. L’addomesticamento sarebbe iniziato intorno al 5000 a.C. da pastori delle tribù che vivevano sulle Ande ed era ormai ben consolidato dal 2500 a.C. Quando gli spagnoli arrivarono in America meridionale nella prima metà del XVI secolo trovarono porcellini con la varietà di colori tipica delle forme domestiche (ricordiamo che la cavia selvatica ha il mantello nella caratteristica colorazione agouti); diverse di loro furono imbarcate sui galeoni per essere portate in Europa, a titolo di esotica curiosità, ma anche come fonte di cibo fresco a bordo. La specie domestica si propagò rapidamente tanto che già nel 1547 ne viene descritta la presenza a Santo Domingo, dove veniva chiamata cori. Dati archeozoologici relativi all’introduzione della cavia in Europa sono estremamente rari; due ritrovamenti sono stati fatti in Inghilterra e uno, recentissimo, in Belgio. Uno scheletro parziale databile al 1574-1575 (parliamo del regno di Elisabetta I) è stato riportato alla luce in un maniero nell’Essex (Hill Hall Manor) appartenuto a Sir Thomas Smith, che era stato ambasciatore in Francia e aveva un elevato rango a corte; da questo gli studiosi avevano ipotizzato che la cavia fosse animale di prestigio, diffuso solo fra la nobiltà di alto rango a titolo di curiosità e di animale di compagnia. Una seconda scoperta, questa volta frammenti di cranio risalenti all’inizio del XIX secolo, proviene dal contesto del Royal London Hospital; questi reperti sarebbero correlati alla presenza della scuola di anatomia annessa all’ospedale e quindi legati ad una specifica attività, anche perché in tale sito si sono ritrovati resti animali con segni di dissezione. Un terzo reperto, il più recente e meglio studiato, proviene dalla città di Mons, in Belgio, da un quartiere di origine medioevale presso il centro della città ancora oggi sede di attività commerciali e artigianali. Ossa di cavia sono state ritrovate nel cortile di un’abitazione della classe media; i resti dell'animaletto risalgono a un periodo tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, quando la città apparteneva all'impero spagnolo, quindi pochi decenni dopo la scoperta dell'America e l'inizio dei commerci transatlantici. La datazione è stata confermata con il radiocarbonio (1550-1640). In base alla morfologia e alle dimensioni dello scheletro si è appurato che si trattava di una cavia domestica; lo scheletro presentava infatti i segni distintivi che distinguono i porcellini domesticati da quelli selvatici, come una curvatura nel punto in cui si saldano le ossa frontali e parietali del cranio. Inoltre, le analisi chimiche delle ossa hanno rivelato che l'animale si era nutrito soprattutto di resti della tavola dei suoi padroni: segno che era nata in Europa, visto che in Sudamerica le cavie venivano nutrite soprattutto con il mais. Lo scheletro di cavia trovato a Mons è integro, non c'è traccia di uso alimentare; gli autori dello studio ritengono quindi che fosse considerata come un membro della famiglia e sepolta amorevolmente in un angolo del cortile di casa. Mentre il ritrovamento nell’Essex suggeriva che la cavia fosse animale di prestigio, il reperto di Mons sembra invece suggerire che la cavia potesse essere acquisita anche dalla classe media locale, probabilmente anche perché non si trattava più di un’assoluta rarità, ma era diventata relativamente comune e diffusa in Europa a causa della sua prolificità. Passando alle fonti letterarie, le prime descrizioni di cavie contribuiscono a confermare che gli europei importarono la cavia domestica e non quella selvatica; sono infatti descritti animali con pelo bianco o di diversi colori, caratteristica tipica della domesticazione. Come abbiamo detto in precedenza, inizialmente la cavia in Europa era generalmente considerata una curiosità esotica o un pet, anziché una fonte di cibo come accadeva in gran parte dell’impero coloniale spagnolo. Non si esclude però che sia anche diventata una fonte di cibo, soprattutto tra i ceti meno agiati, come del resto avveniva tra i nativi sudamericani. È noto che all'epoca in Inghilterra si mangiavano regolarmente ghiri e altri roditori e che l’agronomo francese Olivier de Serres, nel suo “Théâtre d’agriculture” scritto nel 1563, precisava che il “connins d’Indie” importato dal Brasile era allevato per il consumo alimentare e consigliava di aggiungere determinate spezie per migliorarne il sapore della carne. All’interno dei Promessi Sposi (1840-1841), capitolo XI, il Manzoni dipinge un bellissimo quadretto per giustificarsi di aver dovuto narrare di Lucia prima, di Don Rodrigo poi e infine di Renzo. “Ho visto più volte un caro fanciullo, vispo, per dire il vero, più del bisogno, ma che, a tutti i segnali, mostra di voler riuscire un galantuomo; l'ho visto, dico, più volte affaccendato sulla sera a mandare al coperto un suo gregge di porcellini d'India, che aveva lasciati scorrer liberi il giorno, in un giardinetto. Avrebbe voluto fargli andar tutti insieme al covile; ma era fatica buttata: uno si sbandava a destra, e mentre il piccolo pastore correva per cacciarlo nel branco, un altro, due, tre ne uscivano a sinistra, da ogni parte. Dimodoché, dopo essersi un po' impazientito, s'adattava al loro genio, spingeva prima dentro quelli ch'eran più vicini all'uscio, poi andava a prender gli altri, a uno, a due, a tre, come gli riusciva.” Nel libro Costumi e usanze dei contadini in Sicilia, di Salomone Marino (1879), leggiamo che “Nessuna classe sociale è sì affezionata, sì tenacemente legata agli animali domestici come la contadinesca. Ma non si ama l’animale per l’animale, si ama per il tornaconto, per l’utile immediato e sicuro che se ne ricava. Degli animali domestici, una parte entrano nel dominio autonomo ed assoluto della massaia: i polli, i colombi, le oche ed anitre, i conigli e i porcellini d’India, il maiale”. E’ evidente il ruolo di animale da cortile con probabile uso alimentare, alla stregua delle galline, uso che si è conservato ancora oggi in alcune zone d’Italia. La cavia è rappresentata in numerosi dipinti fiamminghi dell'età barocca, dove la sua esoticità ben si accorda con il desiderio di sedurre, commuovere e meravigliare. Di particolare interesse i dipinti di Jan Brueghel il Vecchio, quali Il Giardino dell’Eden (1610-1612), L’ingresso degli Animali nell’Arca di Noè (1613) e Il ritorno dalla guerra: Marte disarmato da Venere, dipinto assieme al Rubens (1610-1612), quest’ultimo fattoci conoscere qui in Forum da Simo81. Sono dipinti che testimoniano che all’epoca in Europa venivano importate e allevate cavie domestiche e che mostrano soprattutto porcellini bianchi o pezzati, altra caratteristica che li distingue dalle varietà selvatiche. Sulle vicissitudini europee della cavia ecco una nota tratta da Wikipedia: Usata inizialmente da Robert Koch e altri microbiologi, la cavia è diventata un sinonimo di "animale di laboratorio". Nel lessico comune, infatti, si indica per estensione come cavia un qualsiasi soggetto, anche umano, di esperimento. La nota conclusiva è che ormai, in Europa, il ruolo di animale da compagnia ha un’assoluta prevalenza su quelli di animale da laboratorio e fonte di cibo.
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Veterinario in Liguria
paolo ha risposto a Benjo nella topic Commenti e segnalazioni sull'argomento IL VETERINARIO
Grazie Benjo! La mia sensazione, guardando il sito, è che sia particolarmente esperta in specie acquatiche. Penso che le manderò una mail per verifica a proposito delle cavie. Ad ogni modo grazie per la collaborazione! -
Come va?
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E' con te da 10 giorni; immagino sia giovane, ma non proprio cucciola, quindi almeno un paio di mesi di vita. Se era con un maschio ci sono buone probabilità che tu abbia approfittato della promozione "paghi 1 prendi 2-3-4-..." Nel caso crescerà di peso molto rapidamente, le verrà un bel pancione e fra qualche tempo avvertirai dei movimenti dentro.
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Lo scopo è quello di offrire ai loro piedini una superficie più confortevole rispetto al pavimento (e più calda, i questa stagione) e di proteggere lo stesso dalle loro pisciatine corrosive. Quindi puoi usare un telo, un tappetino, una copertina, meglio se vecchio e lavabile.