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Ecco, questa immagine è in piena sintonia con il titolo della discussione e potremmo dire: Tutti per una (foglia) e una per tutti!
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Se era in mezzo a maschietti sarà sicuramente stata oggetto delle loro attenzioni galanti; quanto ad essere gravida: potrebbe essere. L'aumento di peso di per sè è poco significativo, perchè è un animale giovane, in accrescimento, e perchè è probabile che ora si stia alimentando meglio che in precedenza. Continua a pesarla regolarmente e osserva bene il pancino per vedere se c'è qualche movimento. Aspettiamo aggiornamenti!
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Con 10 giorni ancora di tempo ce la devi fare !
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PiggyBedSpreads fai da te e altre cosine in pile!
paolo ha risposto a _klakla_ nella topic Cavio... geniale!
Si, si, facci sapere: tanti sono interessati a queste soluzioni! -
Sembrerebbe esserci qualche problema
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Lieto di sapere che la piccina sta guarendo!
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L'importante è registrarli e valutarli di volta in volta. Io li annoto sul calendario e poi, periodicamente, li inserisco in un foglio di excel per la registrazione definitiva (ho ancora quelli di Nerone e Tiberio). Ogni tanto mi viene il desiderio di graficarli, per curiosità. In questo caso ho voluto presentare i dati in Forum proprio per mostrare quella caduta di peso di PLJ, che è molto diversa da quei piccoli cali che osserviamo spesso tra una pesata e la successiva.
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Cavia territoriale, maschio alfa o odori sgradevoli?
paolo ha risposto a Nici nella topic Cosa vorrà dire?
Potrebbe essere: in quanto a prendere vizi loro ci mettono un attimo e poi guai se non li assecondi! -
Puramente a titolo di esempio/documentazione allego l'immagine con le pesate di Puffolo Little John (PLJ) e Stella da quando sono con me, ovvero dai 6 mesi di età entrambi fino a circa 15 mesi e 12 mesi, rispettivamente. E' evidentissimo il calo di peso che si è verificato dopo l'intervento di sterilizzazione di PLJ, che non era stato bene e aveva perso appetito. Come vedete tale variazione è molto diversa dagli "alti e bassi" che si riscontrano normalmente fra le diverse pesate, quindi una situazione di disagio dei nostri pelosini è facilmente identificabile se abbiamo la pazienza di pesarli regolarmente. Un grazie a Simo81 per la paziente collaborazione!
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Ecco a voi il figlio di Arachide e Nocciola:Lione
paolo ha risposto a Roby nella topic Le nostre cavie
Ma che bel bimbetto !!! -
Hai anche dei conigli?
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Benvenuta! Complimenti per aver cercato l'informazione prima. Se puoi lasciarle libere per una buona parte del tempo anche una gabbia non ottimale come dimensioni può andare bene. Ti consiglierei di adottare due femmine, è più facile vadano d'accordo.
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Mandala a me, ti saprò dire qualcosa (spero).
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In una cavia adulta con una predisposizione per la formazione di calcoli renali quelle mattonelle di sale, se apprezzate, potrebbero anche essere pericolose.
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Tanti auguri per il piccolo! Facci sapere.
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Le soluzioni in esterni sono praticabili da chi abbia una buona esperienza nella gestione delle cavie, perchè ci sono molti fattori da tenere in considerazione. Comunque, con una buona documentazione e, soprattutto, chiedendo consiglio a chi già tiene cavie all'esterno può essere una strada percorribile se non ci si vuole separare da loro. Vi preannuncio che nel prossimo CavioNews, di imminente pubblicazione, ci sarà un articolo proprio sulle cavie tenute all'esterno.
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Sempre meglio metterli su un panno o un telo assorbente quando si prendono per una sessione di coccole, soprattutto i primi tempi quando loro non sanno trattenersi e noi non riconosciamo ancora i segnali premonitori.
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I mammiferi ospitano una numerosa e complessa flora microbica intestinale (oggi si preferisce dire “microbiota”). Taluni considerano questa flora alla stregua di un organo vero e proprio perché ricopre importanti funzioni quali la digestione della cellulosa, che diversamente non saremmo capaci di assimilare, la sintesi delle vitamine B12 e K, la protezione dell’integrità della mucosa intestinale e la difesa dell’intestino dai batteri patogeni. La recente disponibilità di nuove tecniche per il sequenziamento di geni ha consentito di caratterizzare la flora intestinale di diverse specie animali; fra l’altro sono state comparate quella umana e quella del porcellino d’india. La flora batterica del porcellino d’india è risultata più ricca di quella umana: infatti le specie erbivore tipicamente ospitano molta più varietà microbica che non quelle onnivore. In entrambi, umani e porcelli, predominavano Bacteroidetes e Firmicutes (rispettivamente bastoncelli Gram-negativi e Gram-positivi), i secondi implicati nell’assorbimento del glucosio. distribuzione dei gruppi (phyla) batterici presenti nel porcellino d’india e nell’uomo i venti gruppi più diffusi nel porcellino d’india (rosso) e nell’uomo (nero) Dall’analisi dell’ecosistema intestinale umano e cavioso emergono molte similitudini, ma anche molte differenze, queste ultime soprattutto a proposito dei microrganismi responsabili della demolizione del cibo e dell’estrazione dei nutrienti. Tra le differenze notiamo la significativa presenza di batteri del genere Verrumicrobia nel porcellino d’india, ma non nell’uomo, rappresentati soprattutto dal genere Akkermansia. Il genere comprende Akkermansia muciniphilia, un batterio che cresce preferibilmente sulla mucina, una glicoproteina che forma un velo protettivo sulla mucosa intestinale; questa presenza potrebbe essere correlata all’abitudine del porcellino d’india di ingerire le proprie feci avvolte da un velo gelatinoso (quell’aspetto lucido delle loro feci che ben conosciamo). categorie funzionali della flora batterica umana e del porcellino d’india Legenda di "a": A: processamento del RNA; B: struttura e dinamica della cromatina; C: produzione di energia; D: ciclo cellulare e mitosi; E: metabolismo degli aminoacidi; F: metabolismo dei nucleotidi; G: metabolismo dei carboidrati; H: metabolismo dei coenzimi; I: metabolismo lipidico; J: traduzione; K: trascrizione; L: replicazione e riparazione; M. parete cellulare e membrana; N: motilità cellulare; O: turnover proteico; P: metabolismo ioni inorganici; Q: struttura secondaria; R: funzioni generali; S: funzione sconosciuta; T: trasduzione del segnale; U: traffico intracellulare e secrezione; Y: struttura del nucleo; Z: citoscheletro. I grafici provengono da : A comparative analysis of the intestinal metagenomes present in guinea pigs (Cavia porcellus) and humans (Homo sapiens). BMC Genomics 2012; 13: 514-524
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Che si sia gasato dopo aver vinto il concorso fotografico?
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Il cibo confezionato per criceti assomiglia moltissimo a certo cibo confezionato per cavie, contenente anche semini e cereali, che noi ovviamente sconsigliamo. Sicuramente non sarà l'assaggio sporadico a rovinargli la salute. Però che birbante!
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La foto mostra dei piccoli depositi di materiale probabilmente adiposo sulla palpebra inferiore; io non so molto dell'occhio della cavia, ma credo che siano fenomeni abbastanza comuni nelle cavie "senior". Ti pare che siano apparsi in un tempo piuttosto breve?
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Mentre un epitelio oculare e olfattorio con caratteristiche simili a quelle dei moderni vertebrati può essere ritrovato nei fossili più antichi, un epitelio uditivo dedicato si sviluppa molto tardi nella storia evolutiva dei vertebrati. Il timpano e gli ossicini dell’orecchio medio (nell’uomo: martello, incudine e staffa) trasformano le vibrazioni sonore in variazioni di pressione del fluido cocleare dell’orecchio interno, che saranno tradotte in impulsi nervosi interpretati dal cervello. L’orecchio medio dei vertebrati terrestri comprende una membrana timpanica e una staffa, mentre i mammiferi sono i soli a possedere due ossicini addizionali che partecipano nella trasmissione delle vibrazioni dalla membrana timpanica alla staffa e da lì all’orecchio interno: il martello e l’incudine. Ma anche tra i mammiferi la struttura dell’orecchio medio varia considerevolmente; così fra i roditori ci sono diversi tipi funzionali di orecchio medio, atti a favorire la comunicazione intra-specie e la scoperta dei predatori. differente disposizione degli ossicini uditivi nell’uomo, gatto e porcellino d’india differente orientamento e diverso grado di asimmetria del manubrio del martello (la porzione dell’ossicino che si collega alla membrana timpanica e sul quale si inserisce il muscolo tensore del timpano) in diverse specie
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La cavia è un animale naturalmente timido e tranne alcuni porcelli più estroversi in genere occorre molta pazienza per conquistarne la fiducia. Il primo consiglio che ti posso dare è di dargli compagnia caviosa: se ne gioverà in buonumore e salute. Per l'immediato ti do il suggerimento che propongo sempre in questi casi: togliere la casetta per un po' di tempo, inizialmente per periodi brevi, e coprire parzialmente la gabbia con un panno tanto per provvedere comunque un riparo. In questo modo sarà costretto a vedere quel che accade intorno e ad abituarsi progressivamente alla presenza umana.