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Tutti i contenuti di paolo
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E' una reazione normale, un tentativo di eliminare gli ostacoli e potersi riunire. Così sono vicini, ma è anche una sofferenza per loro. Bisognerebbe sterilizzare il papà (e poi il piccolo).
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Probabile si sia abituato a mangiare solo quello che gli piaceva di più e ora tornare al solito trantran è dura. Deve però riabituarsi a mangiare tutto: tu dagli qualcosina che sai gradisce, ma metti anche le altre cose e magari progressivamente sostituisci con la "vecchia" alimentazione. Prima o poi dovrà riprendere a mangiare tutto.
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Ehi, oggi è San Valentino! E ho già notato un'insolita attività da parte di Gustavo...
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E' fondamentale dare loro una "disciplina" altrimenti sarebbero capaci di chiedere cibo in qualsiasi momento, anche in piena notte. Se ne hai la possibilità dividi il cibo in due pasti, da dare più o meno sempre alla stessa ora (per quanto possibile, io faccio 6 e 18 così sono equidistanti e non soffrono più fame in un momento rispetto all'altro), così si abituano e sanno che difficilmente potranno avere altro fuori orario.
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Come sempre quando vedo queste soluzioni, del resto belle e ingegnose, mi preoccupo per la rampa che è molto inclinata e non ha un parapetto. Non dubito che Fuffolo salga e scenda agilmente, ma supponiamo che mentre si muove sulla rampa venga spaventato da qualcosa e perda l'equilibrio... Io allestirei un minimo di parapetto.
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Ma che bella signorina!
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Anzi: forse duetterà con te. Alcune cavie hanno una bella vocina e sono canterine.
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Devi proporre la verdura senza scoraggiarti. La cavia è un animaletto estremamente abitudinario e il precedente nel negozio non aiuta di sicuro; oltretutto questo periodo della crescita è fondamentale per imparare a gustare tutta la verdura che mangerà in seguito.
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Pic Nic con Topa e Bruna
paolo ha risposto a Enrico nella topic In casa, all'aperto, libere o in gabbia??
E' un'idea interessante e piacevole, ma sono necessari numerosi e importanti accorgimenti per la loro sicurezza. In questa stessa sezione troverai diversi topic sull'argomento. Piuttosto, come nasce questo suggerimento del veterinario? -
La cavia di Alcatraz! Grazie per il video, carezze alle porcelline!
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Diciamo che con le conoscenze che abbiamo oggi sull'alimentazione e la sistemazione, e con l'aiuto di veterinari competenti i 4 anni sono un traguardo sicuramente raggiungibile. Purtroppo a volte le malattie ce li portano via prima, ma può anche accadere di arrivare a 6-7-8 anni.
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Certamente! la loro presenza è molto rilassante... a meno che non si metta a chiacchierare durante la notte o a chiamare perchè vuole altro cibo...
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Sabato mi chippano la Juju
paolo ha risposto a lycenhol nella topic Problemi del pelo e della pelle.
Auguri a entrambi! -
L'alimentazione della cavia è costituita da fieno a volontà, verdura fresca e varia (circa 150 grammi per kg di peso al giorno) e poca frutta; volendo pochissimo cibo pellettato di buona qualità (il bunny va bene). Essendo abituata a mangiare cibo confezionato in negozio è necessario procedere gradualmente al cambio d'alimentazione, introducendo la verdura in piccola quantità all'inizio per poi arrivare a sostituire completamente il confezionato (diciamo in 1-2 settimane). La gradualità consentirà al delicato intestino della cavia di adattarsi alla corretta alimentazione.
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Molti maschietti stanno tranquillamente, o abbastanza tranquillamente, insieme. Abituarli alla presenza reciproca già da piccolini, quando ancora l'istinto gerarchico non è radicato, può essere un aiuto in questo senso. Se si sceglie questa strada bisogna comunque pensare già a come comportarsi se ad un certo punto la convivenza si dimostrasse problematica.
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Dovunque tu li prenda, da privati, negozi, allevamenti, associazioni, avrai sempre animali che la natura ha indirizzato verso la riproduzione, per la sopravvivenza della specie. E non è che la riproduzione in natura sia priva di problemi, anzi, non hanno un veterinario ad assisterli se qualcosa non funziona. Il punto è che non sono più in natura, quindi l'esigenza, pur radicata nel loro DNA, è superata. Resta però un'altra caratteristica nel loro DNA: la socialità, che invece è fondamentale per il loro benessere. Quindi o non li si porta in casa (nè tantomeno se ne fa commercio) o se si ospitano occorre assecondare la loro indole gregaria e sociale; e in questo caso bisogna prendere le opportune misure, perchè lasciare che facciano piccoli che poi dovranno essere affidati, regalati o venduti è ancora più innaturale. Quello che farai col tuo porcello sarà decisione insindacabile tua, perchè nessuno come il proprietario conosce le proprie esigenze e quelle del porcello, io mi permetto solo di lasciare qualche spunto di riflessione.
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Quello di togliere ogni tanto la casetta è un buon metodo; copri però parzialmente la gabbia con un panno, in modo che abbia comunque una sensazione di sicurezza. Poi, perchè sei contrario alla sterilizzazione? Potresti dargli compagnia e farlo contento. Leggi anche questa scheda:
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Mi dispiace moltissimo! Buon viaggio piccolino!
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Nel frattempo sarebbe bene dare un pochino di vitamina C in gocce, tanto per restare sul sicuro.
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Benvenute e grazie per le belle foto!
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Brava! Non voglio pensare a chi sa di dover votare, ma non ha ancora votato a rischio di finire fuori tempo utile...