paolo

Si, gli spruzzini di pipì in queste situazioni sono un classico: l'una li usa per marcare, l'altra per difendersi.

E' vero, per tutti i cavoli!

E' un comportamento normale e in genere dopo un po' di queste manifestazioni le cose si sistemano. A volte c'è anche qualche piccola rissa, bisogna fare un po' attenzione. Però vedi già che nel momento in cui hai tolto la piccola l'altra la cercava.

Tanti auguri piccina !!!

Riprendo questa discussione, alla quale ho modificato parzialmente il titolo. Una cortese persona mi ha fatto notare un'errore nella scheda del cavolo cinese presente nel nostro database. Ho fatto qualche approfondimento e ho scoperto che siamo debitori ai cinesi di almeno due diversi tipi di cavolo presenti sui banchi dei nostri mercati: il pak-choi e il pe-tsai Ho quindi aggiornato la scheda con le rispettive immagini e ho avuto la fortuna di trovare i valori nutrizionali di entrambi in USDA.

Ma che bel pranzetto!

Mi dispiace tanto per la piccola Lessy! Era una simpaticona e ora ci mancherà tantissimo. Buon Ponte piccola!

Una casa grande e complessa! Vedo che usi il truciolato come lettiera; ti trovi bene? Ah... mi metti un titolo intelliggibile?

Come sempre sono orgoglioso dello Staff! Il Forum è sempre più completo e utile e sfido qualsiasi altro forum cavioso a insidiare il nostro primato in termini di qualità dell'informazione, almeno in Italia (ma non solo!). Grazie a tutti!

Uhm, se dai già l'aloe eviterei il cocktail.

L'arnica è un potente antinfiammatorio naturale; una sostanza utile come l'aloe. Ho letto spesso che dopo l'intervento si dedicano alla coprofagia.

Ringrazio Simo74 per questa scheda, bella, ma soprattutto utilissima, perchè ci viene incontro di fronte a uno dei problemi che spesso si possono incontrare nella gestione caviosa. Vengono dati utilissimi consigli e si sottolinea che l'auto-medicazione non può comunque sostituire l'intervento del veterinario esperto, particolarmente se l'episodio non si risolve nel giro di uno, massimo due giorni. Grazie ancora!

So che alcuni tra noi hanno dei degu e magari qualcun altro potrebbe avere desiderio di ospitare questi bellissimi animaletti. Un articolo su Small Animal Practice del 2011 puntualizza che le cause di malattia nei degu domestici sono da ricercare prevalentemente in errori nell'alimentazione e sistemazione. In 300 degu malati i veterinari riscontravano un 60% di patologie dentali (particolarmente negli animali con più di 2 anni, rispetto ai più giovani), seguiti dalla perdita di pelo a causa dell'auto-barbering (chewing) nel 13,3% dei pazienti e da altrettanti soggetti con cataratta. E' il primo studio sulle malattie del degu domestico e gli autori sottolineano la complessiva carenza di informazione da parte dei proprietari. Colgo l'occasione per invitare chi fosse sufficientemente informato a realizzare una scheda anche su questo simpaticissimo roditore; manca in Forum.

Grazie alla segnalazione di Walter ( post n.72) posso informare gli amici del Friuli che esiste questo centro per l'accoglienza e il recupero degli animali selvatici gestito da Maurizio Zuliani, elettricista con la passione per gli animali, in via San Daniele, 11 a Campoformido (tel. 0432 663503). Se trovate animali selvatici feriti o abbandonati provate innanzitutto a rivolgervi a lui. Con l'occasione vi posto un link dove trovate i centri recupero regione per regione: http://www.recuperoselvatici.it/elenco.htm

Parlando di copertura intendo anche un panno o una tenda, non necessariamente una struttura complessa, tale da non farle percepire d'avere il cielo aperto sopra di lei.

Come ho avuto occasione di dire in diverse occasioni: il criceto è l'animale più morbido in cui mettere il naso. Il problema degli odori e della pulizia è molto importante. L'odore è personalizzazione e un punto di riferimento (il criceto fa la sua pipì puzzolentissima nell'angolo più lontano rispetto alla sua casetta), ma ovviamente occorre pulire regolarmente la gabbia. Una pulizia "normale" è sufficiente per togliere il fastidio a noi e lasciare quel minimo di aroma a loro. Dopo la pulizia bisogna fare attenzione a riposizionare il fondo della gabbia nella posizione originale: anni fa mi è capitato di mettere il fondo alla rovescia e l'angolo pipì è finito proprio sotto la casetta, cosa che ha scombussolato parecchio la mia cricetina, fino a che non me ne sono accorto e ho provveduto al ripristino.

Un radicchietto verde potrebbe essere questo (ma ce ne sono di forme anche un po' più varie, con le foglie dal bordo più frastagliato).

No, questa è la "rosa di Castelfranco" (), buona, ma carissima, che ho dato ai miei forse due volte in un anno.

Direi che si tratta di cavie normalissime! Dovresti provare con della musica soft o classica.

Credo che dovresti provvedere a una copertura, almeno parziale, sopra il recinto. Non mi meraviglia che si sia rintanata: con tutto quello spazio aperto sopra di lei, una cavia abituata a stare in casa, si deve sentire veramente a disagio. Anche io ti raccomando di verificare che le piante in vaso non possano essere nocive. Detto quanto sopra, poterla far stare un po' all'aperto le farà senz'altro bene.

Mi fa piacere sapere che Gizmo si è ripreso. Tu comunuque ogni tanto facci sapere quacosa di voi, anche se va tutto bene. A presto!

E' una cosa molto bella! Grazie Walter! Penso che metterò questo recapito nell'area in cui parliamo di normative e recuperi.

Ha un colore splendido, mi ricorda tanto il mio Nerone.

post n. 53 e 54 Il radicchio fa parte di quella grande famiglia che è la "cicoria", Cichorium intybus, che si presenta in tantissime forme diverse con contenuti nutrizionali leggermente differenti, ma tutti molto validi nell'alimentazione dei porcellini. Devo dire che il radicchio verde io non lo trovo troppo spesso, infatti per la verdura in foglia in genere ripiego sulla catalogna o sui vari tipi di lattuga.