Vai al contenuto

paolo

Amministratori
  • Numero contenuti

    2.165
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di paolo

  1. paolo

    Paco

    Un benvenuto a tutti!
  2. L'importante è che non siano raggiungibili; a volta basta mettere il vaso in un portavaso grande o sollevarle da terra. Per quanto mi riguarda, visto che quell'articolo è pieno di informazioni utili sulle piante pericolose, mi propongo di aggiornare progressivamente il nostro database delle piante commestibili e non (http://www.amicacavia.net/forum/forum/133-piante-commestibili-e-non/).
  3. Hai già letto gli ultimi post di questo topic: ?
  4. Allora è possibile che più che di allergia si trattasse di un fieno più polveroso. Comunque sia, l'importante è che si sia ripreso.
  5. Io ho fatto l'esperienza affiancando un cucciolino a Nerone, già adulto. Tutto bene fino a che Tiberio non è cresciuto, poi è stato necessario dividerli perchè non potevano assolutamente stare insieme. Però molti hanno riportato esperienze positive.
  6. L'argomento torna periodicamente alla ribalta, ogni tanto leggo un nuovo articolo sulle riviste di veterinaria, a testimonianza della diffusione di questo problema. Fortunatamente, a differenza di cane, gatto e coniglio, la cavia è molto meno agile e scalatrice, quindi è sufficiente tenere le piante d'appartamento o da giardino (spesso pericolose) fuori dalla loro portata; un accorgimento banale, ma che salvaguarda la salute dei nostri porcellini. Non dimentichiamo che parliamo di animali di besso peso, per i quali dosi anche piccole di fitotossine possono essere pericolose.
  7. Introduzione L'avvelenamento o il sospetto di avvelenamento per esposizione a piante è un evento relativamente comune negli animali domestici ed è documentato da diversi recenti studi epidemiologici europei: Gran Bretagna (1998) 12% degli avvelenamenti in animali domestici; Svezia 13% (2011); uno studio francese (2012) mostrava che le piante erano responsabili del 15% degli avvelenamenti felini e del 8% nei cani; Belgio 6,9% (2010). Alcuni studi mostravano anche elevate percentuali di avvelenamento da piante in bovini, pecore, capre e cavalli. Oggetto dello studio Un gruppo di ricercatori italiani ha condotto uno studio epidemiologico da avvelenamento di animali domestici per l'esposizione a piante, utilizzando i dati raccolti dal Centro Antiveleni presente presso l'Ospedale Niguarda di Milano in un periodo di 12 anni (2000 - 2011). Il Centro Antiveleni fornisce consulenza sui casi di avvelenamento negli umani (gli agenti tossicologici considerati sono classificati in sei categorie principali: pesticidi, farmaci, prodotti casalinghi, metalli, piante e zootossine), ma fornisce consulenza anche per i casi di sospetto avvelenamento animale. Casistica Le richieste in oggetto (123) rappresentavano il 5,7% delle richieste totali ricevute dal Centro e provenivano per il 74% da veterinari, per il restante 26% dai proprietari. L'animale più frequentemente avvelenato era il cane (61,8% delle chiamate), seguito dal gatto (26%), bovini (5,7%), conigli (2,4%), capre (1,6%) e cavalli (0,8%). Erano riportati anche singoli casi che coinvolgevano porcellino d'india e iguana. Nel 16,7% dei casi l'esposizione alla pianta non determinava sintomatologia nell'animale; si osservavano segni clinici lievi nel 47,6% del totale, moderati nel 26,2% e importanti nel restante 9,5% dei casi. L'evoluzione clinica è nota solo per poco più della metà dei casi (53,7%) e fra questi risultò fatale nel 10,6%. I casi mortali si verificarono a seguito dell'ingestione di oleandro e tasso nel cane, ortensia nel gatto; inoltre un coniglio morì dopo l'ingestione di dracena marginata, pianta in precedenza nota come tossica solamente per cani e gatti. Altri due casi da avvelenamento nel coniglio furono causati da azalea e spatifillo; quello di un porcellino d'india da oleandro. Piante e sostanze responsabili dell'avvelenamento Responsabili delle intossicazioni erano piante contenenti glicosidi, alcaloidi, ossalati, tossialbumine, saponine, terpeni e terpenoidi. Le piante più frequentemente coinvolte erano Cycas revoluta, Euphorbia pulcherrima, Hydrangea macrophylla, Nerium oleander, Rhododendron spp e Prunus spp, ma la lista di piante pericolose coinvolte è molto lunga e sono stati registrati casi che coinvolgevano comuni piante da appartamento e da giardino per le quali non erano precedentemente note informazioni sulla pericolosità. Conclusioni Questo studio basato su dati epidemiologici italiani e fornisce utili informazioni sull'esposizione degli animali alle piante, in linea con quanto precedentemente pubblicato in letteratura, e conferma l'importanza delle piante come agente causale di avvelenamento animale. Lista delle piante che hanno causato avvelenamento nella presente rassegna agave Agave spp agazzino Pyracantha spp agrifoglio, pungitopo Ilex aquifolium albero dei rosari, albero dei paternostri Melia azedarach albero pagoda Sophora japonica alloro di montagna Kalmia latifolia anthurium Anthurium spp aucuba Aucuba Japonica azalea, rododendro Rhododendron spp bambù Bambusoideae spp bella di notte Mirabilis jalapa calicanto Chimonanthus praecox calla Zantedeschia aethiopica canfora Cinnamomum camphora cicas, palma sagù Cycas revoluta ciclamino Cyclamen spp ciliegia di Gerusalemme Solanum pseudocapsicum ciliegio Prunus avium cipolla Allium cepa cremesina, amaranto o uva turca Phytolacca americana dracena marginata Dracaena marginata elleboro fetido Helleborus foetidus erba di San Giovanni Hypericum perforatum fico beniamino Ficus benjamina gelsomino Jasminum officinale geranio Pelargonium spp giglio Lilium spp glicine Wisteria sinensis ippocastano Aesculus hippocastanum lantana Lantana camara lauroceraso Prunus laurocerasus narciso Narcissus spp oleandro Nerium oleander ortensia Hydrangea macrophylla peperoncino piccante Capsicum annuum pittosporo Pittosporum tobira pothos Epipremnum aureum primula Primula spp ricino Ricinus communis spatifillo Spathiphyllum spp stella di natale, poinsettia Euphorbia pulcherrima strelizia Strelitzia reginae susino Prunus domestica tasso Taxus bacata tuja Thuja occidentalis vischio Viscum album yucca Yucca elephantipes Fonte Caloni F e coll. Plant poisoning in domestic animals: epidemiological data from an Italian survey (2000-2011). Veterinary Records 2013; 172: 580 (28 maggio 2013)
  8. Probabile sia un vermiciattolo proveniente dalla verdura o dal fieno.
  9. Grazie per l'amicizia, ciao!

  10. Grazie per l'amicizia, ciao!

  11. Grazie Conchita! Destreggiarsi fra i regolamenti delle diverse compagnie, alla ricerca degli aggiornamenti, deve essere stata cosa veramente impegnativa. L'impressione è che anche qui si vada, sia pur lentamente, ad una facilitazione del trasporo di roditori e lagomorfi. Forse cominciano a rendersi conto che negli aerei moderni non ci sono cavi esposti o fusoliere di tela da rosicchiare.
  12. [quote name=jonathan ' timestamp='1372159940' post='95464] ECCOLO ** Non ci siamo ancora...
  13. Quella scheda che ti avevo linkato sulla sterilizzazione del maschio è intesa anche a risolvere dubbi e preoccupazioni di chi desidera informarsi sull'intervento. Quanto ai vet esperti, prova a guardare anche qui: http://www.amicacavia.net/forum/forum/76-il-veterinario/
  14. Eheheheh! E' stata sottoposta a un fuoco di fila!
  15. Benvenute! Hai già il recapito di un vet esperto?
  16. Se l'odore è di legno e non è troppo polveroso prendilo di corsa prima che sparisca. E ricorda che quello "per roditori" è lo stesso identico prodotto.
  17. Piccino! Spero anch'io che l'antibiotico faccia rapidamente effetto. Oggi vedi come va e poi consultati col vet. Carezze al piccolo!
  18. Auguroni, ciao !!!

  19. Al di là delle decisioni che prenderai, che saranno per l'appunto tue, se avrai un attimo di tempo prova a leggere queste schede:
  20. Comunque non si può proseguire per troppo tempo senza verdura, è necessario che si capisca (probabilmente) la causa e si ripristini la normale funzione intestinale. Infuso di fieno e fermenti lattici, unitamente a dieta piuttosto asciutta, in genere risolvono. Ricorda anche che se non si dà verdura occorre supplementare con cebion o simili.
  21. Benvenuta Chanel! Intanto è un po' giovane per subire già le attenzioni del maschio e anche una gravidanza così presto non sarebbe il massimo per la sua salute. E devi anche pensare a come sistemare i cucciolini che arriveranno. Io farei un bel pensiero, anche piuttosto veloce, alla sterilizzazione del maschio.
  22. Ogni individuo è diverso: alcuni sono insensibili alle avversità meteorologiche, altri le patiscono. Che tenerezza il piccino che vuole essere confortato!
×
×
  • Crea Nuovo...