Vai al contenuto

paolo

Amministratori
  • Numero contenuti

    2.165
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di paolo

  1. I trasportini per gatti sono sufficientemente ampi. Sul fondo metterei le traversine assorbenti e magari un pochino di fieno. Di tanto in tanto gli aggiungete un po' di verdura e fieno fresco. Se sono abituate a bere e vi sembra abbiano sete potete usare la siringhina senz'ago. Non metterei niente nel trasportino per scaldare, ma penso piuttosto a una bella trapuntina per coprire il trasportino se dovesse mettersi aria o fresco.
  2. paolo

    Ciao Corrado

    Erano entrambi bellissimi porcellini!
  3. paolo

    Ciao Corrado

    Mi dispiace tantissimo: un altro bel topino che se ne va. Ciao piccolo, buon Ponte! Ma... era il porcellino di LaZia?
  4. Per un veterinario puoi guardare anche qui: http://www.amicacavia.net/forum/forum/76-il-veterinario/ e una visita io la farei in ogni caso. Comunque dici che c'è un maschio e suppongo che non sia sterilizzato. Nel caso è opportuno iniziare a pensare all'intervento, altrimenti ogni tre mesi o anche meno avrai nuovi cuccioli da sistemare. A proposito: che età ha la tua cavietta?
  5. Per fortuna che almeno Ernesto l'ha presa bene!
  6. Se ho capito bene il problema sarebbe per il viaggio di andata, perchè non avete cabina. Io credo che se riuscite a organizzarvi con un trasportino ampio, riparandole dalle correnti d'aria e dagli sbalzi termici, non dovrebbe essere così difficile portarle. Poi, fatto quel passo, tutto il resto sarà più facile. A meno che non abbiate un cavia-sitter sicuro a cui affidarle.
  7. Sto cercando di contattare il cricio Gustavo per vedere se può fare da animatore per la cerimonia di premiazione. Temo però che sia già in vacanza; lui di solito, da buon criceto doc, le trascorre a Rodi, per ovvi motivi...
  8. Grazie per l'amicizia, ciao!

  9. Il tempo comincia ad essere pochino...
  10. Beh, il mangiare cibo pellettato di buona qualità o solo fieno o erbe spontanee è un po' riprodurre l'alimentazione povera che hanno in natura. Naturalmente bisogna supplementare con vitamina C.
  11. paolo

    Thomas!

    Guarda Marco, non credo proprio che si possa spaventare più di tanto a vedere la gatta di casa. Certo, inizia a fargliela vedere dalla porta della stanza e poi magari falla avvicinare gradualmente, ma in genere se non c'è un comportamento da predatore da parte del felino la reazione dovrebbe essere di attenzione e curiosità.
  12. Sono entrambi due autentici fotomodelli!
  13. Ci resto sempre malissimo quando arriva il momento della partenza di questi piccolini. Eppure mi sembra che sia arrivata ieri, Hannibal poi Hannibalina. Ha avuto una mamma attenta e affettuosa. Ciao piccina!
  14. paolo

    Thomas!

    Anche per le unghiette puoi rivolgerti al veterinario, sempre che siano effettivamente da accorciare. Comunque puoi anche provare a tagliargliene una con le apposite forbicine o a limarla con quell'aggeggio per la manicure del quale abbiamo parlato recentemente, così ti fai anche un'idea se sia docile o meno per questa operazione.
  15. Io stesso non ho le idee chiare sulle eventuali ferie, perchè è stato un anno un po' complicato. Eventualmente più avanti ti farò sapere. Spero che nel frattempo ci sia già chi ti possa aiutare nel periodo in questione.
  16. Grazie! Ora giro la notizia anche nella nostra mailing list.
  17. Noce ha gli stessi bellissimi colori che aveva il mio Tiberio. Mi piace l'ultima foto di Mia, mentre guarda in su!
  18. Io ricordo benissimo una bella immagine di una persona che ora non ha più cavie e non frequenta più il Forum: un cestone morbidamente imbottito con un micio e un porcellino che dormono beatamente l'uno accanto all'altro. Quindi in dipendenza del carattere del gatto e di Ichi, dopo i primi tempi di attenzione e studio, potrebbe anche crearsi una bella amicizia; speriamo!
  19. Alla fine del Settecento era ormai accettato che imbarcare succo di agrumi e vegetali freschi era una pratica di grande valore nella prevenzione dello scorbuto. Nel 1795 l'ammiragliato britannico aveva quindi deciso di fornire giornalmente a ogni marinaio in navigazione tre quarti di oncia (circa 20 grammi) di succo di limone. A causa della deperibilità del prodotto era però necessaria un'accurata organizzazione per rifornire la flotta; basti pensare che nei primi venti anni vennero forniti 1,6 milioni di galloni di succo (circa 5 milioni di litri). La flotta di Nelson nel Mediterraneo, impegnata nella guerra contro la flotta napoleonica, grazie all'accurata organizzazione potè contare su un rifornimento costante di limoni provenienti dai frutteti siciliani e quindi, in un momento così cruciale, rimanere in mare in ragionevoli condizioni di salute per tempi in precedenza inimmaginabili, mentre la flotta francese non aveva analoghe risorse. In una moderna rivista francese di storia della medicina, un saggio su quel periodo storico si conclude così: "Fummo sconfitti da un limone!".
  20. Ho trovato un nuovo articolo sulla storia della vitamina C e dello scorbuto. Sto apportando alcuni aggiornamenti alla scheda, ma ho incontrato nuove informazioni e resoconti, come quello appena pubblicato, che preferisco riportare come post separati. Eccone un'altra. Quando si parla della storia naturale dello scorbuto una figura fondamentale è quella di James Lind, uno scozzese ufficiale medico imbarcato, che nel 1746, all'età di 30 anni, effettuò la prima sperimentazione scientifica sull'equipaggio di una nave di Sua Maestà con l'obbiettivo di arrivare a debellare lo scorbuto che affliggeva gli equipaggi impegnati nelle lunghe navigazioni. A quel tempo si credeva che le sostanze acide formassero dei sali con i prodotti del catabolismo organico, favorendone l'eliminazione. Per questo, durante la sua famosa sperimentazione, l'equipaggio di bordo venne diviso in diversi gruppi ai quali vennero somministrati: sidro di mele; acido solforico diluito in acqua; aceto; acqua di mare; una mistura di aglio, mostarda e resina; e infine, ai più fortunati, arance e limoni. Sappiamo che quest'ultimo gruppo riuscì a prevenire lo scorbuto e per questo Lind propose alle autorità di fornire una scorta di succo di limone ad ogni nave. E' curioso notare l'osservazione del medico sul gruppo che aveva ricevuto l'acido solforico: "Dopo due settimane di trattamento quelli che avevano ricevuto acido solforico avevano la bocca più pulita della maggior parte degli altri marinai, ma non ho percepito buoni effetti dal suo uso sugli altri sintomi" (!!!) Nonostante l'intuizione, la validità della suddivisione per gruppi e il suggerimento finale sul beneficio del succo di agrumi, Lind era ben lontano dall'immaginare l'esistenza della vitamina C e aveva una sua sorprendente teoria sui risultati della sperimentazione, ovvero: che il cilma freddo e umido (ma anche uno stato psicologico infelice) determinasse l'intasamento dei pori della pelle. Occorre premettere che ai tempi si pensava che, sebbene minerali e sali acidi venissero escreti con le urine, "i più insidiosi e putrescenti tra gli umori animali potrebbero non passare attraverso un'altra via (per esempio: attraverso la pelle) così che la loro ritenzione potrebbe produrre una malattia cronica di carattere scorbutico". Egli spiegava quindi le virtù del succo di agrumi per il suo carattere "saponaceo e scomponente" (nota: capacità di formare un'emulsione) così che che le particelle residue più fini potevano passare anche attraverso pori della pelle parzialmente bloccati. Egli concludeva che "la principale e maggior causa predisponente dello scorbuto è la manifesta e ovvia qualità dell'aria, in particolare il suo grado di umidità. Infatti lo scorbuto è sconosciuto nei luoghi aridi".
  21. Intanto un benvenuto al micio! Immagino che il gattino sia in buone condizioni, almeno apparenti, e comunque suppongo che farà presto una bella visitina da un vet, se non l'ha già fatta. Con queste premesse non credo che Ichi o i cricetini rischino qualcosa; le misure di cautela le hai già adottate e descritte. Allora aspettiamo di conoscere meglio il micetto.
  22. Come sappiamo, la storia dello scorbuto (la carenza di vitamina C) è vecchia quanto l'uomo, mentre quella della sua cura è molto recente. In appendice alla scheda precedente ho trovato una tipica descrizione dello scorbuto dal diario di un cappellano imbarcato su una nave spagnola durante l'esplorazione della costa californiana nel 1602. "Un vento freddo e tagliente sta soffiando e porta con sè la pestilenza, specialmente nelle persone affaticate e sfinite dalla durezza della navigazione. Il primo sintomo è il dolore in tutto il corpo, che rende sensibili al tocco più lieve; chiazze color porpora cominciano a coprire il corpo, specie dalla vita in giù; poi le gengive gonfiano e i denti cadono così che questi infelici possono soltanto bere e alla fine muoiono all'improvviso, mentre stanno parlando. Fortunatamente, molti muoiono dopo essersi confessati e aver ricevuto l'estrema unzione. Nessuna delle consuete medicine può dare sollievo in questa malattia. Ma talvolta, mentre taluni di questi ammalati ancora sopravvivono, si verifica un apparente miracolo e la Vergine Maria, alla quale essi hanno rivolto le preghiere, porta loro soccorso. Mentre alcuni dei soldati erano a terra a seppellire i deceduti, uno di loro portò in bocca, non senza qualche difficoltà, quello che i nativi chiamano "jocoistle" o "mancaniilla" (nota: "manzanilla", una piccola mela selvatica prodotta da una pianta delle euforbiacee) il frutto di un cactus che i locali mangiano, e egli sentì che aveva un buon sapore e che portava giovamento alla sua malattia, così che ne mangiò ancora e tutti presero a mangiarne e a portarne a bordo così che, dopo due settimane, tutti furono risanati." Si può notare che ancora 400 anni fa lo scorbuto era considerato un flagello inevitabile e incontrollabile, un po' come la peste e le malattie infettive, contro il quale l'uomo non aveva difese se non la preghiera all'Altissimo o a Maria. L'effetto benefico della frutta e verdura fresche era talvolta noto, ma si reputava che i vegetali fossero solamente un mezzo attraverso il quale si esercitava la pietà divina, senza riconoscerne il valore nutrizionale.
  23. Sicuramente è come dice Franci! Hai pensato a darle la compagnia di un maschietto sterilizzato?
×
×
  • Crea Nuovo...