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paolo

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  1. "sanguefreddo" è il sito sui rettili di Laure3 e Eagle1, i "padroni delle chiavi" del nostro forum Amicacavia: da raccomandare al 100%.
  2. Esatto, nella letteratura scientifica non ci sono prove certe sulla possibilità di tale relazione, ma solo sull'aumento della frequenza e delle dimensioni delle cisti con il procedere dell'età. Sarebbe bello! Quelle presenti nell'articolo citato non sono facilmente leggibili per un non-addetto ai lavori.
  3. La pipì della cavia ha un colore lattiginoso, ben evidente sui fondi scuri. Inoltre asciugandosi lascia un deposito che se non pulito regolarmente può incrostare i pavimenti. E' comunque importante che tu abbia potuto escludere un'alimentazione troppo ricca di calcio. Naturalmente, se non ti senti tranquilla vale la pena di recarsi dal veterinario.
  4. Pellet di legno da riscaldamento. Economico e funzionale.
  5. Questa scheda poteva essere inserita dove si trattano le malattie del pelo o della pelle o in quelle dell'apparato riproduttivo; ho finito per scegliere questa sezione. Fonti: Bean AD. Ovarian cysts in the guinea pig (Cavia porcellus). Veterinary Clinics of North America: Exotic Animal Practice 2013; 16: 757-776. Pilny A. Ovarian cystic disease in guinea pigs. Veterinary Clinics of North America: Exotic Animal Practice 2014; 17: 69-75. Punti chiave - Le cisti ovariche sono molto comuni nella cavia femmina, con una frequenza stimata tra 58% e 100%. La loro patogenesi non è nota. - Le cisti ovariche nel porcellino d'india sono nella maggior parte dei casi, ma non sempre, derivate dalla rete ovarii. Anche i follicoli ovarici possono trasformarsi in cisti e le neoplasie dell’ovaio possono avere una componente cistica. - Il segno principale di cisti ovarica nella cavia è l’alopecia (perdita di pelo) bilaterale non pruriginosa sui fianchi, nella zona lombosacrale, inguinale e perineale; probabilmente è il risultato di un eccesso di produzione di estrogeni da parte delle cisti follicolari o dal tumore ovarico. Le cisti delle rete non sono steroidogeniche. - Il test diagnostico più sensibile è l'ultrasonografia addominale, mentre il più specifico è l'analisi istopatologica delle cisti. Altri esami (ematologici, biochimici, clinica, ormonali, radiografia e citologia del fluido) non sono né sensibili né specifici. - Il trattamento risolutivo delle cisti ovariche è l’ovarioisterectomia. L'ovariectomia senza isterectomia non è raccomandata, perchè le cisti ovariche sono associate con diverse patologie uterine. La terapia ormonale agisce solo sulle cisti follicolari e la sua efficacia è variabile. Le terapie alternative comprendono iniezioni di ormoni e Il trattamento con ormoni può portare alla risoluzione della cisti follicolare, ma non ha effetto su altri tipi di cisti; inoltre, la ricaduta è un evento comune. Anche il drenaggio percutaneo della cisti non è una soluzione efficace sul lungo termine, perché spesso le cisti tornano a riempirsi di fluido poco dopo il drenaggio. Le cisti ovariche possono svilupparsi in diverse specie di mammiferi e nell'uomo, ma nella cavia sono state riconosciute solo a partire dai primi anni di questo secolo. Sebbene siano menzionate nella maggior parte dei testi veterinari, solitamente l'argomento non viene discusso approfonditamente; questi articoli forniscono un'accurata trattazione delle cisti ovariche nel porcellino d'india. Le cisti ovariche sono classificate in base alla loro localizzazione e differenziabili mediante esame istopatologico. La maggior parte di quelle nelle cavie sono intraovariche e derivano dalla rete ovarii o dai follicoli ovarici; le cisti paraovariche sono invece più rare. Le più comuni sono le cisti della rete, incapaci di steroidogenesi e che non rispondono alla terapia ormonale. La rete ovarii è un reticolo di tubuli e canalicoli, omologo della rete testis del maschio. La sua funzione non è chiaramente definita; nell'adulto viene generalmente considerata un residuo embrionale non funzionale. Nel porcellino d'india le cellule della rete ovarii funzionano nella fagocitosi degli oociti degeneranti e non producono ormoni. Le cisti follicolari sono le seconde più comuni e derivano da follicoli preovulatori che falliscono l'ovulazione. Pazienti con cisti ovariche possono avere contemporaneamente cisti di diverso tipo. Epidemiologia La letteratura scientifica fornisce dati molto variabili sulla frequenza delle cisti e i fattori che ne possono influenzare lo sviluppo nel porcellino d'india. Per quanto riguarda la frequenza delle cisti ovariche in cavie femmine di diverse razze, i risultati ottenuti variavano tra il 58% e il 100%; la variabilità nel risultato sarebbe da attribuire al tipo di popolazione esaminata (ceppi di laboratorio vs. razze miste), alla diversa numerosità delle casistiche e ai differenti test usati per porre la diagnosi. Ad essere maggiormente affette sarebbero le femmine tra 2 e 4 anni d'età. L’elevata frequenza di cisti ovariche ha indotto alcuni riercatori a ipotizzare che esse possano essere una componente normale dell’ovaio della cavia durante il ciclo estrale (Shi e coll. Serous cysts are a benign component of the cyclic ovary in the guinea pig with an incidence dependent upon inhibin bioactivity. Journal of Veterinary Medical Science 2002; 64: 129-135). La frequenza delle cisti aumenta con il crescere dell'età; il 93% dei pazienti con cisti aveva più di 2 anni d'età. La dimensione delle cisti è molto variabile e si osserva una correlazione positiva anche tra età e la dimensione delle cisti; in uno studio esse non erano microscopicamente misurabili in femmine di 1,5 anni d'età, ma incrementavano a 3,6 cm a 4,5 anni. Non c'è invece correlazione tra la frequenza delle cisti e la storia riproduttiva o la durata dell'estro. Le cisti originate dalla rete ovarii sembrano esser le più comuni nelle cavie, indipendentemente dalla loro età, mentre le cisti follicolari sono meno frequenti e per questo i risultati degli studi sono piuttosto discordanti, con frequenze variabili da 0% a 22,4%. Le cisti neoplastiche sono invece raramente descritte. Anche certe patologie dell'utero sono associate con la presenza di cisti ovariche nella cavia, ma non è noto se ci sia correlazione fra patologia e cisti. Nella maggior parte dei casi entrambe le ovaie sono affette, ma nel caso di cisti unilaterali è l'ovaia destra ad essere maggiormente affetta. Patogenesi La patogenesi delle cisti ovariche rimane controversa e sono state proposte diverse possibili spiegazioni. Fra le altre è stato anche speculato che i fitoestrogeni presenti nel cibo pellettato per i porcellini possano contribuire alla formazione di cisti; i fitoestrogeni sono composti presenti nelle piante, in particolare nei legumi; quelli presenti nel cibo per cavie provengono principalmente da farina di soia e da erba medica. Al momento non esistono studi sulla eventuale associazione tra alimentazione e cisti ovariche nel porcellino d’india. Altri ricercatori ipotizzano un difetto delle pompe ioniche, che andrebbero a determinare un aumento di fluido. Diagnosi La diagnosi di cisti ovariche si fatta sulla base della storia del paziente, dell’esame fisico e della diagnostica per immagini. I parametri ematologici e biochimici, i dosaggi ormonali e la citologia non sempre sono utili. La diagnosi definitiva richiede la valutazione istopatologica delle cisti. I segni clinici nelle cavie con cisti ovariche variano ampiamente in dipendenza della natura, dimensione e localizzazione delle cisti. Le cisti della rete nelle cavie non producono steroidi, mente quelle follicolari possono produrli attivamente; questo fatto può influenzare profondamente l'anamnesi e i segni clinici. Le notizie anamnestiche associate con le cisti ovariche sono: - modifiche comportamentali (aggressività, tentativi di monta e altri comportamenti sessuali osservabili anche nei GP sani in estro); - aumento della distensione addominale, quale conseguenza della crescita della cisti; - inappetenza; - aumento di peso; - depressione o letargia; - collasso acuto, secondario alla perdita di sangue nelle neoplasie ovariche emorragiche; - diminutita produzione di feci. L'esame fisico delle cavie può mostrare: - alopecia (perdita di pelo) bilaterale non pruriginosa dei fianchi e dell’addome; - distensione addominale, che determina una caratteristica forma a pera dell’animale visto dall’alto; - ipertrofia clitoridea; - depressione; - ipercheratosi (indurimento) e/o iperpigmentazione (scurimento) dei capezzoli; - dolore e vocalizzazione quando maneggiati; - massa rotonda e fluttuante alla palpazione addominale; - tachipnea (respiro accelerato); - sanguinamento vaginale. In presenza di grandi cisti ovariche la capacità riproduttiva potrebbe essere compromessa; la fertilità è marcatamente ridotta in femmine affette oltre 15 mesi d'età. Alcuni animali possono essere asintomatici e non mostrare alcun segno di malattia e le cisti sono scoperte incidentalmente all'autopsia. Il più comune segno clinico associato alle cisti ovariche, spesso notati dai proprietari, è la progressiva perdita di pelo bilaterale su fianchi, addome, inguine o perineo. senza prurito e con normale aspetto della pelle. La perdita di pelo può essere progressiva o statica; è causata presumibilmente dall'effetto dei livelli aumentati di estrogeno prodotto dalle cisti ovariche follicolari o neoplastiche. La frequenza dell'alopecia tra le cavie con cisti ovariche non è certa: esistono due piccoli studi che forniscono risultati molto discordanti fra loro: 4,7% e 60%, rispettivamente. In presenza di alopecia non pruriginosa del tronco o dell'inguine, la presenza di cisti ovariche deve essere verificata escludendo altre condizioni: - barbering; - dermatofitosi (presenza di parassiti); - predisposizione ereditaria; - iperadrenocorticismo; - ipertiroidismo; - ipovitaminosi C; - allattamento; - stress. Imaging La diagnostica per immagini è una componente fondamentale per la diagnosi. La radiografia addominale può aiutare, ma la sua specificità nel riconoscere le cisti ovariche è bassa. La tecnica di imaging di scelta e l'ultrasonografia addominale. La visualizzazione mediante ultrasuoni può essere impedita dalla presenza di gas nel tratto gastrointestinale, specialmente in pazienti con stasi gastrointestinale nei quali è comune una dilatazione dello stomaco e del cieco. Le cisti appaiono come una parete sottile contenente una quantità variabile di fluido; il fluido cistico è anecoico. Esami di laboratorio L'esame emocromo è usualmente irrilevante, sebbene si possa talvolta osservare un aumento dei corpi di Kurloff nei linfociti nelle cavie con cisti che producono estrogeni. L'analisi biochimica del siero è analogamente irrilevante e il dosaggio degli ormoni endogeni non è utile per la diagnosi, perchè le cisti possono essere non steroidogeniche; e anche se il fluido della cisti contiene alti livelli di ormoni, la concentrazione di estrogeno e progesterone nel siero può essere normale. Anche se non sono specifici, i test routinari di laboratorio sono comunque necessari come screening pre-intervento e per escludere concomitanti patologie. Citologia L'analisi citologica dell'agoaspirato può essere usata per escludere cause infettive o neoplastiche. Il fluido delle cisti della rete è descritto come da sieroso a proteinaceo, con nessuna o poche cellule presenti. Il fluido di cisti neoplastiche può contenere cellule neoplastiche. Note sulla sedazione La sedazione può essere necessaria per acquisire le immagini diagnostiche, per il prelievo di sangue o per l'aspirazione della cisti. I porcellini sono facilmente stressabili e spesso resistono attivamente alla costrizione; la sedazione spesso assicura una procedura più rapida e sicura, consentendo di ottenere risultati diagnostici utili. Il trattamento Chirurgia Il trattamento chirirgico di elezione è l'ovarioisterectomia. L'ovariectomia da sola non è raccomandata perché le cisti ovariche sono associate con diverse patologie uterine. Se la dimensione della cisti pone un impedimento alla sua efficiente rimozione, il fluido delle cisti può essere preventivamente drenato per aspirazione. Le potenziali complicazioni di un intervento chirurgico includono emorragia, infezione, rottura della cisti con peritonite secondaria, danno uretrale, lacerazione del ceco e morte. Molte cavie smettono di mangiare dopo l'intervento; il post-operatorio richiede analgesia, alimentazione assistita, idratazione e controllo dell'igiene del paziente. Molti medici riportano una mortalità post-operatoria più alta nei porcellini d'india rispetto ad altri pets che subiscono lo stesso tipo d'intervento e i proprietari dovrebbero essere messi al corrente di questo. Drenaggio percutaneo L’effetto della procedura è temporaneo, perché usualmente il fluido si riaccumula nella cisti, in genere nell’arco di qualche giorno. E’ però importante per stabilizzare il paziente, perché cisti di grandi dimensioni possono ostacolare la respirazione, la digestione e la perfusione tissutale. Terapia ormonale La terapia ormonale ha un successo variabile, che probabilmente dipende dalla natura della cisti. Le cisti della rete e neoplastiche difficilmente rispondono alla terapia ormonale, mentre le cisti follicolari possono regredire. Prognosi La prognosi generale per le cavie con patologia da cisti ovariche è molto buona con l’ovarioisterectomia. Per i pazienti con cisti neoplastiche varia in considerazione del tipo di cellula neoplastica, del grado di malignità e della presenza di metastasi. Ovviamente, le eventuali complicazioni possono peggiorare la prognosi. I segni dermatologici associati con le cisti ovariche si risolvono gradualmente dopo il trattamento; il pelo ricresce completamente entro 3 mesi successivamente all’ovarioisterectomia. Conclusioni La raccomandazione di un intervento precoce di ovarioisterectomia della femmina di porcellino d'india non è routine in medicina veterinaria, ma potrebbe diventarlo. Fig.1 Femmina di cavia con distensione addominale causata da cisti ovarica. Fig.2 Cavia con alopecia dorso-lombare secondaria a cisti. Fig.3 Cavia con alopecia sul fianco sinistro (freccia) secondaria a cisti ovariche. Fig.4 Cavia con alopecia lombosacrale e dei fianchi secondaria a cisti ovariche. Fig.5 La stessa cavia di fig.4; un'area circolare di incrostazione ed eritema sulla groppa, dovuta ad una concomitante dermatite. Fig.6 Cavia con alopecia causata da cisti mostra ricrescita del pelo (freccia) dopo trattamento ormonale. Fig.7 Cisti nella rete ovarii in felino, istologico (da uoguelph.ca) Fig.8 Corpi di Kurloff (gli inclusi color magenta) nel citoplasma di un linfocita di cavia (da medirabbit.com) Le foto provengono dall'articolo citato, salvo n.7 e n.8
  6. Un tutolo di mais umido può diventare un buon terreno di coltura per microrganismi. Il che non vuol dire che sia stata la causa di quella dermatosi.
  7. Benvenuti! Bravissimi ad aver pensato all'adozione.
  8. Ripesala tra una settimana; l'importante è che sia un momento, non una tendenza complessiva.
  9. Tante carezzine al piccolo!
  10. E' sempre il solito discorso: si sceglie il "meno peggio". Abbiamo in preparazione un documento sul cibo pellettato, speriamo di riuscire a pubblicarlo al più presto.
  11. Bella casa e bella bimba! E... occhio alla carota, mi raccomando!
  12. Francamente non so aiutarti; comunque se il vet ha fatto la diagnosi e prescritto il farmaco, dovrebbe andare progressivamente a migliorare. Tu comunque aappena puoi parla col vet e fagli presente quello che hai osservato.
  13. paolo

    Ficcanasando!

    Comunque quella che hai inviato è molto simpatica; se non dovessero proprio essere collaborative terremo quella.
  14. Le associazioni sono composte da esseri umani; posso anche capire che ci siano luci e, talvolta, ombre. Detto ciò avrei anch'io preferito leggere prima un post di presentazione; lo aspettiamo.
  15. paolo

    Ficcanasando!

    Ringrazio Franci_fra3 per l'inestimabile collaborazione nella realizzazione del concorso!
  16. paolo

    Ficcanasando!

    Questo è lo spazio a vostra disposizione per commenti, critiche, suggerimenti e richiesta di ulteriori informazioni sul nuovissimo concorso fotografico: Nasoni per 12 mesi !!!
  17. Ciao a tutti! Sniff sniff... sbaglio o nell'aria c'è sentore di novità? A naso dovrebbe trattarsi di un nuovo concorso. Infatti è da tempo che non lanciavamo un nuovo concorso fotografico, ma ora siamo nuovamente qui a proporne uno. Ma... non state fiutando anche voi una sorpresa? Ecco, per farci perdonare questa lunga attesa abbiamo pensato a una grande novità. Cercherò di spiegarmi come meglio posso; non avendo appunti o un copione dovrò procedere un po' a naso. Dunque, dicevo che questo concorso contiene anche una grande novità: vorrei annunciarvela con voce intonata all'importanza dell'evento, ma ahimè sono molto raffreddato e mi sentireste parlare con voce nasale; meglio quindi affidare le parole alla pagina web. Ma smettiamola di tergiversare, non vorrei aveste la sensazione che vi si stia prendendo per il naso, e vediamo di arrivare al nocciolo della questione: le immagini partecipanti a questo concorso troveranno posto anche nel Calendario Amicacavia 2014! Valeva la pena di aspettare, nevvero? Vorrei anche dirvi tante altre cose, ma non saprei proprio dove battere il naso. Ah, sì, c'è una cosa che dovete assolutamente sapere: il titolo del concorso è NASONI PER 12 MESI ! Come partecipare? Solo alcune semplici istruzioni. - Realizzate un'immagine inedita che metta in evidenza il soggetto del concorso, cioè la prominenza anteriore dei pelosi, ovvero il nasone; - non sono ammessi ritocchi, montaggi o elaborazioni; - ogni iscritto può inviare una sola immagine. Se avete più porcelli potete scegliere di fotografarne uno o più, rispettando il tema del concorso; - la vostra foto dovrà essere inviata all’indirizzo concorsi@amicacavia.com; - dovrà pervenire entro domenica 10 novembre. - nella vostra mail dovranno essere chiaramente indicati il vostro nickname in Forum e il nome del porcello fotografato (o dei porcelli, se sono più d'uno). Noi personalizzeremo le immagini pervenute con il logo di Amicacavia. Naturalmente abbiamo creato un'apposito spazio dove tutti voi possiate ficcare il naso... pardon! dove partecipare con i vostri commenti e le richieste di informazioni; uno spazio che si chiama opportunamente: “Ficcanasando!” Quindi non mi resta che augurarvi: buon divertimento!
  18. Io proverei on-line; vedi un po' se questo ti è utile: http://distribuzione.evsrl.it/ArticleDetail.aspx?lang=it&from=HP&id=4519
  19. Se fra i nostri iscritti o lettori ci fosse qualche veterinario, o studente in veterinaria, o semplicemente interessato, segnalo la recentissima uscita di un nuovo volume della dottoressa Marta Avanzi: "Procedure clinche e terapeutiche negli animali esotici" prima edizione, Ottobre 2013, 290 pagine, 1000 illustrazioni, Edra editore. 69 euro, ma sconti per gli iscritti alle associazioni dei veterinari specializzati in esotici. Viene così recensito: "L’impiego di procedure cliniche standardizzate è una parte cruciale nell’attività del medico veterinario. Questo manuale, rivolto ai professionisti che si occupano degli animali esotici da compagnia (furetto, coniglio, roditori, uccelli e rettili), illustra le tecniche fondamentali per maneggiarli e contenerli con competenza e sicurezza e descrive, passo-passo, le procedure diagnostiche, anestesiologiche, terapeutiche indispensabili per la pratica clinica. L’autrice ha più di vent’anni di esperienza nel trattamento di questo particolare tipo di pazienti e ha realizzato un testo pratico che risponde all’esigenza crescente di formazione in questo campo. • Sono descritte oltre 150 procedure: dalla dermatologia all’oftalmologia, dall’apparato respiratorio a quello gastrointestinale e genitourinario. • Ciascuna procedura è strutturata secondo uno schema ben definito: indicazioni, controindicazioni e avvertenze, complicazioni, anatomia speciale, attrezzatura, posizionamento e contenzione, tecnica. • Un capitolo è dedicato alle diverse tecniche di contenzione manuale adottabili per ogni specie. • Più di 1000 fotografie a colori favoriscono la comprensione e l’apprendimento dei concetti chiave e delle tecniche di base. • Risponde al bisogno di conoscenza in un settore in cui c’è formazione accademica ancora scarsa ma in cui si registra un aumento della richiesta di cure di qualità da parte dei proprietari."
  20. Sempre bellissimi! Caterina sembra avere un buon carattere, visto che non disdegna di starti così vicina.
  21. Molto bella! Qualche punto metallico, di quelli grossi? Le fai uscire ogni tanto?
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