Vai al contenuto

paolo

Amministratori
  • Numero contenuti

    2.165
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di paolo

  1. Quante volte abbiamo ribadito che non esistono cavie albine, ma solo himalayan molto chiare, che col passare del tempo possono mostrare delle piccole zone più colorate sul mantello...
  2. Ehm... te le ha prescritte la vet? Perchè io eviterei proprio. La frutta, o meglio gli zuccheri in essa contenuti, sono una classica causa di scombussolamento del pancino nella cavia. Considerato poi che hai scritto nell'altro topic che ha diarrea, sarei per i fermenti lattici.
  3. Credo che se il prolasso è di entità notevole sia comunque necessario procedere all'asportazione, diversamente bisognerebbe intervenire sulla causa che provoca il cherry eye, che può essere intrinseca alla ghiandola di Harder o dipendere dal bulbo oculare (infiammazione, infezione, trauma da radici dentali...). Certamente se c'è un notevole interessamento della ghiandola ci sarà una perdita di funzionalità. PLJ non sembra avere fastidio (ma sappiamo che l'occhio della cavia è poco reattivo agli stimoli dolorosi); nei primi tempi lo trattavo con antibiotico+ cortisone, ma visto che la cosa non sembra così grave ora mi limito a fargli dei cicli di acqua borica, toccando l'occhietto con cotton fioc imbevuto.
  4. Da parecchi mesi PLJ presenta un'estroflessione all'angolo nasale dell'occhietto. La vet mi aveva detto trattarsi probabilmente di un residuo della terza palpebra che per cause traumatiche si trova esposto. Usando un antibiotico o della semplice acqua borica la masserella diminuisce, per riprendere poi a crescere col tempo. Confesso che sull'argomento non sapevo nulla e la recente pubblicazione di un articolo sull'argomento mi ha interessato moltissimo e mi ha consentito di chiarirmi le idee.
  5. Hittmair KM e coll. Ultrasonography of the Harderian gland in the rabbit, guinea pig, and chinchilla. Veterinary Ophtalmology 2013 Jun. 6; 1-9 [Epub ahead of print]. La membrana nittitante è una terza palpebra trasparente che si trova in alcune specie animali e che può essere calata sopra l'occhio per proteggerlo e idratarlo mantenendo comunque la visibilità. Una vera e propria membrana nittitante è presente in diversi rettili e uccelli, mentre in molti mammiferi (inclusi la cavia e l'uomo) c'è solo un piccolo residuo vestigiale all'angolo dell'occhio. La ghiandola di Harder (la prima descrizione si deve allo svizzero Jacob Harder, nel 1694) si trova nell'orbita dell'occhio di quei mammiferi che possiedono una membrana nittitante o un suo residuo. E' una sorta di accessorio della ghiandola lacrimale che secerne un fluido che facilita il movimento della membrana nittitante. Inoltre, la ghiandola funziona come fotorecettore, sito di risposta immunitaria e di termoregolazione, fonte di feromoni e di fattori di crescita. La ghiandola viene trattenuta all'interno da un piccolo legamento che a volte si spezza lasciando fuoriuscire la ghiandola; con gli agenti esterni questa si infiamma, gonfiandosi (si vede una “pallina” rossa uscire dall'angolo nasale dell'occhio; “cherry eye”). Il problema, che è ben evidente nel cane, che possiede la membrana nittitante, si risolve chirurgicamente con l'asportazione o il riposizionamento. Con l'asportazione il veterinario asporterà integralmente la ghiandola, con il riposizionamento costuirà una tasca all'interno dell'occhio nella quale riposizionarla; accade però che la ghiandola possa fuoriuscire dal riposizionamento. Nel porcellino d'india la ghiandola è grande e occupa una parte considerevole dello spazio retrobulbare, addossata alla parte posteriore del globo. La ghiandola è rotonda, con i margini lisci, biancastra, ma leggerente rosata. Il suo volume è metà – due terzi del volume del globo oculare. L'esoftalmo (bulbo oculare che sporge oltre le palpebre) nel porcellino d'india è spesso causato da ascessi retrobulbari o radici dentali allungate; l'infiammazione dell'area retrobulobare può causare l'ingrossamento della ghiandola di harder, che può anche arrivare a prolassare. L'ingrossamento della ghiandola può anche essere dovuto all'ostruzione dei dotti escretori causata dall'infiammazione. L'ultrasonografia è un valido strumento diagnostico per immagini della ghiandola di Harder nel coniglio, nel porcellino d'india e nel cincillà. cherry eye in cavia (da: the guineapigforum.co.uk) ghiandola di Harder in un coniglio sano (da: vein.ne.jp) ghiandola di Harder nel porcellino d'india. a. immagine agli ultrasuoni dell'orbita di un porcellino sano; b. occhio e ghiandola. EB: bulbo oculare, HG: ghiandola di Harder (dall'articolo citato) ghiandola di Harder prolassata in cavia. Abbreviazioni e fonte come precedente.
  6. Ma che genitori amorevoli!
  7. E' un vero peccato che tu non sia riuscito a partecipare al concorso.
  8. paolo

    hemparade o pellet?

    Pellet di legno forever!
  9. Penso che sopra al tappetino assorbente potresti mettere il pile. Ci sono diverse discussioni in questa sezione che spiegano come utilizzarlo.
  10. Mi spiace, non la vedo.
  11. Strane quelle uova nelle urine; ti ha detto di che parassita potrebbe trattarsi?
  12. Che stia mangiando è la cosa migliore che possa fare nel post-operatorio. Bravo piccino!
  13. Credo che tu ti riferisca alla ridotta digeribilità dell'amido in certi soggetti, che crea un'alterazione della flora microbica intestinale con conseguenze di entità variabile a seconda della quantità ingerita e della sensibilità del soggetto. Io però non ho dati sulla cavia.
  14. Ottima soluzione! Lasciagli comunque la possibilità di uscire a sgranchirsi un po'.
  15. Grazie per l'amicizia, ciao!

  16. paolo

    Polionda

    Ecco: una "vasca" in polionda che contiene il recinto e i bordi protetti dalle rilegature. Sagace !!!
  17. O qualche germe o sostanza tossica presente nella verdura. L'importante è avere le idee un po' più chiare. Mi meraviglia però che sia stata TU a dover insistere per fare una lastra; vabbè. Anche io ti consiglio di farti spiegare come fare la flebo, così risparmi denaro e stress per loro. Il problema è che bisogna avere una certa freddezza, cosa non facilissima quando si devono fare queste manovre sui nostri pelosini. E direi che è indispensabile che qualcuno a casa ti aiuti nell'operazione.
  18. Assolutamente no alla carta. Il pellet di legno per stufe comprato nei brico è perfetto.
  19. Anche io sarei per un pipino, ma ho già preso troppe cantonate. Non ricordo l'età della cavia...
  20. Che bella caviottina! Hai già guardato questa scheda ?
  21. Io l'ho visto con la nostra prima cavia, Tatina, e la sua bimba, Layla. La mamma ha fatto la prepotente con la piccola per tutti i sei anni che hanno convissuto.
  22. Auguri piccini!!! E ancora tante congratulazioni a mamma e papà!
  23. Una cavia che mostra appetito, ma non riesce a mangiare, o ha un problema di dentini o prova comunque dolore alla bocca. Bisognerebbe accertare meglio i suoi problemi.
×
×
  • Crea Nuovo...