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Tutti i contenuti di paolo
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Magari al posto del pile usa un panno meno caldo, anche un vecchio asciugamano o un qualsiasi telo morbido. Se perde pelo è meglio che lo spazzoli almeno quotidianamente.
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Infatti, devi capire quali sono le zone dove non gradisce essere toccato; in genere i quarti posteriori sono una di quelle. Quando avrai necessità di pulirlo sul sederone ti conviene prima avvolgerlo in un panno, tipo mummia, lasciando fuori la parte per la pulizia. Poi, se gli accorci bene il pelo sul posteriore dovrebbe restare più pulito. Mi fa piacere sapere che sta ritrovando il suo benessere e si comporta di conseguenza.
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Grazie a entrambe, ricevute!
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Bene! E ha confermato anche la terapia?
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Benvenuta! Che bello poter realizzare un sogno come il tuo! Aspettiamo di conoscere meglio la tua piccina. Una cosa che solitamente chiedo ai nuovi iscritti è se abbiano un veterinario esperto di riferimento...
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allergia ai pelosetti
paolo ha risposto a lovepop nella topic Pulizia di gabbie, accessori e superfici
Grazie per la condivisione! La cosa più importante è la prevenzione dell'insorgenza del sintomo e questo si può realizzare con alcuni semplici accorgimenti, come una pulizia molto accurata degli ambienti (per rimuovere i peli portatori degli allergeni), con l'uso di guanti e mascherine (in caso di sintomi molto forti) e, naturalmente, lavando accuratamente mani e avambracci dopo aver "maneggiato" i pelosi. Poi ci sono terapie dei sintomi e terapie immunitarie atte a desensibilizzare, ma questo è ovviamente di competenza medica. -
I farmaci che ti sono stati prescritti, ovviamente, li conosci; gli altri devono comunque essere prescritti da un veterinario, quindi deve proporli lui/lei stesso/stessa.
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Le salviettine servono se è molto sporco o quando ha dei parassiti; nella normalità puoi usare una spazzolina molto morbida (le trovi nei pet-shop, ma non solo) per toelettarlo con una certa regolarità.
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Se si fanno lavaggi misti, ovvero pile cavioso più il consueto bucato, è opportuno mettere il pile dentro una vecchia federa o un apposito sacchetto.
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In effetti molte potrebbero tranquillamente vincere l'oscar!
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L'ultimo fine settimana è alle porte; naturalmente, trattandosi di un giorno festivo, avrete a disposizione anche lunedì 2 giugno. Non mancate di partecipare!
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La "pensione" proposta da Conchita è una struttura veramente interessante; bisognerebbe che iniziative come quella si diffondessero un po' dappertutto.
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Puoi rivolgerti anche al tuo veterinario, che magari ti saprà indicare qualche "pensione".
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Se le feci non sono belle, anche perché prende l'antibiotico, potresti dare fermenti lattici o infuso di fieno.
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Piccolo topino, buon Ponte! Un grazie a te per il buon cuore!
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Una possibilità sono i consorzi agrari. Altrimenti dovresti rivolgerti ai produttori di pellet, cercandoli sul web, e fartene spedire.
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Questa è una cosa importantissima! Verificate se in zona troverete dei veterinari esperti.
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Oh, ecco, questa è una discussione molto utile! A quanto già scritto aggiungerei di verificare, se possibile, come sarà la temperatura della destinazione, o meglio la presenza di condizionatori e nel caso provvedersi di siberini o bottigliette di plastica da riempire e congelare. Ricordate di portare con voi anche quel minimo di accessori e pronto soccorso, ovvero emostatico, forbicine e/o tagliaunghie, termometro, spazzolina, disinfettante.
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Ricevuta, bravissima! Ricordo a tutti che si avvicina la scadenza per l'invio delle immagini.
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Non credo proprio tu abbia qualcosa da rimproverarti. Sicuramente questa pratica è ancora poco diffusa (almeno sui piccoli mammiferi erbivori da compagnia) e meno ancora pubblicizzata. Confidiamo in una sua rapida diffusione.
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Io ho avuto occasione di comprare dei pellet "più scuri" e non ho avuto problemi. Considera che i pellet sono destinati alla combustione e sarebbe gravissimo se contenessero ancora sostanze potenzialmente pericolose; se poi la tua confezione riporta il marchio di conformità direi che puoi proprio stare tranquilla.
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A integrazione del precedente aggiungo questa sintesi di un articolo sulla solanina nella patata (l'articolo in questione valuta gli aspetti tossicologici negli umani). Un potenziale problema legato al consumo delle patate è rappresentato dalla solanina, un alcaloide glisodico presente in ogni parte della pianta (fusto, radici e foglie) che funge da difesa contro gli insetti (come certi coleotteri fitofagi) e i funghi (Fusarium, Peronospera eccetera). Nei tuberi è presente soprattutto nella buccia e risultando termoresistente (la frittura, circa 170°C, ne riduce la quantità mentre per degradarla del tutto ci vogliono temperature superiori ai 240°C) si consiglia di non consumare la buccia delle patate dopo la semplice bollitura (100°C) anche se prolungata. La solanina, la cui concentrazione varia a seconda della varietà, è tossica anche se ingerita in piccole quantità. Generalmente i sintomi da intossicazione da solanina (nausea, vomito, crampi gastrointestinali, tachicardia, cefalea, vertigini e raramente emorragie soprattutto della retina) insorgono a poche ore dall'ingestione. Le patate esposte alla luce, spesso di colore verde e con germogli (ricchi di alcaloidi), quelle con danneggiamenti meccanici o a seguito di alcune trasformazioni, contengono elevate concentrazioni di solanina. Ne sono ricche anche le patate raccolte troppo giovani, come qualche volta accade per le “novelle”, e per le patate troppo mature (spesso con la buccia raggrinzita). Di norma, a parità di varietà e di terreno, le patate biologiche ne contengono meno; ovviamente non ha senso acquistare patate biologiche se successivamente vengono esposte alla luce in quanto si formerebbe la temuta solanina.
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Grazie davvero per questo prezioso intervento! Quello delle cure "alternative" e di supporto è un argomento al quale tengo molto e proprio per questo avevo realizzato una sezione del Forum dedicata. Vedo che Nanni è assolutamente tranquilla e sicuramente si giova di questo intervento; certo, immagino che siano ben pochi i veterinari che hanno anche questa competenza, ma sono sicuro che queste conoscenze si diffonderanno sempre più tra i nostri medici. A proposito: la piccina è bellissima!
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Anche il mio PLJ ha impiegato parecchio tempo a riprendersi dopo l'intervento di sterilizzazione. Come dice Franci, prova a metterli vicini e vedi come reagisce: se ne trae giovamento ed è stimolato, bene, se invece si agita meglio aspettare un po'.