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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Il mordere potrebbe essere conseguenza dei primi giorni con poco appetito e dell'integrazione con critical care. Tutto giusto, ma i dentini probabilmente si sono consumati poco e ora sente la necessità di regolarli.
  2. Per abituarlo al peperone puoi provare con i metodi descritti sopra. Anche io, però, sottolineo che il pasto deve essere composto da un certo numero di vegetali e dovresti continuamente introdurne di nuovi. Ti consiglio quindi di dargli solo una parte di radicchio, poi peperone e almeno altri tre o quattro tipi di verdura.
  3. Oh, ottimo da sapere, perchè conoscevo il dott. D'Ovidio solo attraverso le sue pubblicazioni. A questo punto potremmo inserirlo anche nel nostro database dei veterinari.
  4. paolo

    Porky :)

    Vaporosa! E che acconciatrice per porcelli!
  5. Cosa possiamo imparare dalla ricerca di cui sopra? In base ai risultati della ricerca la possibilità di contrarre parassiti intestinali da parte della cavia non è evento infrequente, ma nessuno dei porcelli valutati era sintomatico e, d'altra parte, la patologia manifesta è evento raro nei porcellini d'india domestici. Tuttavia la cavia può essere portatrice di questi parassiti ed è potenzialmente in grado di provocare l'infestazione degli umani e degli animali domestici presenti. Personalmente credo che le possibilità di infezione tra le pareti domestiche, almeno in presenza delle più elementari norme d'igiene, siano veramente limitate; tanto è vero che l'infestazione grave da endoparassiti è stata fino ad oggi descritta solo negli animali da laboratorio. Ai fini pratici, penso che in occasione della prima visita presso il veterinario esperto sia opportuno portare un campione di feci per la ricerca dei parassiti, soprattutto se il porcellino proviene da un negozio o allevamento.
  6. Qui in Forum abbiamo una buona documentazione sugli ectoparassiti della cavia (http://www.amicacavia.net/forum/forum/103-problemi-del-pelo-e-della-pelle/) mentre poco sappiamo sugli endoparassiti (). Il dott. Dario D'Ovidio e i suoi collaboratori, che hanno precedentemente realizzato una serie di ricerche per valutare la frequenza dell'infestazione da ectoparassiti in Italia, hanno ora pubblicato la prima indagine sugli endoparassiti nei porcellini pet in Italia: D'Ovidio D e coll. Survey of endoparasites in pet guinea pigs in Italy. Parasitology Research, published online: 27 January 2015 I piccoli roditori possono essere infettati da diversi endoparassiti come nematodi, cestodi e protozoi, inclusi Cryptosposidium e Giardia. La ricerca di questi parassiti nelle feci sarebbe raccomandabile in porcellini d'india asintomatici e sintomatici al fine di prevenire infezioni zoonotiche agli umani e agli altri pet di casa. Nonostante ciò, la diagnosi parassitologica è scarsamente eseguita dai veterinari, specialmente negli animali asintomatici. Sebbene ci siano diversi reports sui parassiti intestinali nelle cavie da laboratorio, poco si conosce sulla eventuale presenza di endoparassiti nei porcellini d'india domestici e, in particolare, non ci sono dati relativi alla frequenza di questi sgraditi ospiti nelle cavie in Italia. Per questo motivo, tra giugno 2013 e settembre 2014 sono stati raccolti campioni freschi di feci da 60 porcellini d'india in provincia di Napoli. 23 animali provenivano pet shops, mentre gli altri 37 erano presso privati. Tutti gli animali in questa rassegna erano asintomatici e non avevano ricevuto alcun trattamento antiparassitario prima dell'arruolamento. Parassiti intestinali furono trovati in 19 dei 60 porcellini (31,7%), di essi 9 erano maschi e 10 femmine. 13 di essi provenivano dai pet shops e 6 da privati. In 8 cavie erano presenti uova di Paraspidodera uncinata, in altre 6 le uova erano di Nippostrongylus e oocisti di Eimeria caviae in altri 6 animali. In un caso si trovarono contemporaneamente uova di P. uncinata e oocisti di E. caviae. Paraspidodera uncinata è noto per essere il nematode di più frequente riscontro nell'intestino di porcellini domestici e selvatici. Si assume per ingestione delle uova in seguito al contatto con suolo o feci contaminate ed è solitamente asintomatico; in caso di pesante infestazione può causare diarrea, perdita di peso e invalidità. Le uova di Nippostrongylus sono state trovate nel 10% dei GP arruolati nel presente studio. L'infezione da Nippostrongylus spp è stata descritta solo in cavie di laboratorio e scoiattoli domestici, ma non era mai stata documentata nella cavia domestica. Anche Eimeria caviae, protozoo intestinale, è stato riscontrato nel 10% della casistica esaminata. I porcellini sono l'ospite specifico di E. caviae e i segni clinici nell'infezione grave comprendono diarrea liquida, anoressia e pelo arruffato. La trasmissione del protozoo avviene mediante ingestione delle oocisti sporulate dall'ambiente. Nessuno dei campioni era positivo per Criptosporidium o Giardia. I risultati sono coerenti con un precedenti report da altri paesi europei che mostrava una bassa prevalenza (circa 4%) di Giardia nei porcellini d'india domestici. I risultati del presente studio confermano precedenti report che indicano che le cavie pet possono ospitare diversi parassiti intestinali e quindi sottolineano l'importanza della ricerca di questi parassiti nella specie. Sebbene i parassiti riscontrati nella presente indagine non siano zoonotici, le cavie devono comunque essere considerate possibili portatori di patogeni con potenziale zoonotico.
  7. Si, grazie, ti avevo citata in precedenza.
  8. Mi pare di averlo portato dopo una settimana circa, ma non perchè PLJ avesse avuto problemi a livello dell'incisione, ma perchè aveva faticato tantissimo a riprendersi.
  9. Intanto sta procedendo molto bene. Tu continua a controllare le feritine e se vedi che è un po' sporca o ematica pulisci e disinfetta molto delicatamente; ma credo che ormai non ce ne sia più bisogno. Lunedì parla col vet che l'ha operato per aggiornarlo, poi decidete insieme se farlo vedere ulteriormente o meno.
  10. paolo

    avanzi

    Devono abituarsi a mangiare tanti tipi diversi di verdura nello stesso pasto, perchè devono assumere tanti valori nutrizionali diversi. Inoltre, la verdura in foglia è più acquosa di altre, quindi bisogna introdurre anche vegetali più duri e il carciofo andrebbe benissimo. Io ho preso a dare ai miei anche il torsolo dei cavoli e di certe insalate (dopo aver tagliato la parte scura), più croccante, e loro lo mangiano volentieri.
  11. Ma che birbante! Fai molta attenzione. Il cesto di vimini può andare, sperando che sfoghi su di esso i suoi istinti mordaci.
  12. La cavia nasce come adulto in miniatura, ma la proporzione testa-tronco è diversa, con una testina importante che andrà progressivamente a rappresentare solo parte della lunghezza totale.
  13. Prendo spunto dal recente aggiornamento di Nemuriko () per dare qualche ulteriore info su quello che al momento è il più grande roditore estinto noto. I roditori rappresentano l'ordine più numeroso tra i mammiferi, con circa il 40% delle specie. In generale i roditori hanno massa corporea inferiore a 1 kg, con poche eccezioni. Il più grande roditore vivente è il capibara (o carpincho) che pesa circa 60 kg. Le specie fossili, invece, possono raggiungere pesi ragguardevoli con un massimo per Phoberomys pattersonii, stimato fino a 700 kg (vedi sopra). Ma nel 2008 alcuni ricercatori hanno descritto un fossile gigante di roditore, Josephoartigasia monesi, rinvenuto sulla costa del Rio de la Plata in Uruguay e risalente a 2-4 milioni di anni fa. J. monesi appartiene ai dinomidi, una famiglia di istricomorfi apparsa nell'Oligocene (circa 30 milioni di anni fa), che ebbero una spettacolare diffusione nell'America meridionale con numerose specie rinvenute in Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela, Bolivia e Colombia, dove occuparono differenti nicchie ecologiche e che oggi sono rappresentate dal solo pakarana, pesante circa 15 kg. Il paleoambiente in cui J. monesi viveva era probabilmente la foce di un fiume circondata da foreste e conviveva con una fauna costituita da altri roditori giganti, tigri dai denti a sciabola, uccelli carnivori giganti, animali simili ai formichieri, capibara e diverse specie di ungulati. Sulla base del cranio intatto, più grande di un terzo rispetto a quello di P. pattersonii, si è stimato un peso di circa 1000 kg. Anche se altri autori hanno contestato questa valutazione rivedendola al ribasso, è pur sempre indubbio che la dimensione e il peso di questo antico roditore fosse veramente notevole. Ricostruzione della testa di Josephoartigasia monesi confrontata con l'attuale pakarana (da: Proc R Soc B 2008; 275: 923-928)
  14. Bellissima questa casa! E che carina la foto con il micio e il coniglietto!
  15. Si, riprendi a introdurre gradualmente la verdura; somministra anche fermenti lattici o infuso di fieno.
  16. Ci sono dei momenti in cui hanno bisogno di recuperare dalle feci sostanze a loro utili; considera che in questo momento il suo intestino è un po' scombussolato e quindi potrebbe essere un modo per recuperare la flora batterica intestinale.
  17. Probabilmente è un modo per attirare la tua attenzione e richiedere altre coccole. E' un tesorino!
  18. Ecco il nostro amico preistorico.
  19. Avete notato dalle immagini come la dentatura assomigli comunque a quella delle "moderne" cavie? Incisivi taglienti anteriori e molariformi spostati molto all'interno della bocca, senza denti canini a fare da collegamento tra le due serie dentali.
  20. Ok, se i 300 grammi si dividono in due va bene; mi ero spaventato un po' Si, puoi anche arrivare a 200 grammi a testa al giorno.
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