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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Deve aver pensato di essere nel paradiso terrestre!
  2. Come una cavia può risolvere un pomeriggio piovoso e potenzialmente noioso!
  3. paolo

    Nuvola1985

    Intendi dire come utilizzare sempre la stessa formattazione per default? Non credo si possa; io di volta in volta devo impostare il mio font. Forse qualcuno che mastica un po' di informatica ci può aiutare. Sicuramente c'è un parallelismo, ma riuscire a fare una scaletta temporale delle "novità" comportamentali per me non è assolutamente facile. Passano le primissime settimane giocando a correre velocissimi e a tornare dalla mamma, poi iniziano ad esplorare ciò che li circonda da vicino, poi qualcuno più intrepido prova ad avventurarsi verso l'esterno, ma siamo già a un paio di mesi d'età...
  4. Il pelo è anche una difesa contro le radiazioni ultraviolette, ma credo comunque che una parte degli UV riesca a raggiungere la cute, almeno nei porcellini che non hanno il pelo lunghissimo.
  5. Le origini della cavia, filogeneticamente parlando, sono un argomento che da sempre mi affascina e al quale ho già dedicato diverse schede qui in Forum. La disponibilità di materiale aggiornato mi ha indotto a tornare sul tema e ad approfondire alcuni aspetti particolari di questa storia evolutiva. Questo articolo è il primo di una trilogia in preparazione sulle più lontane origini della cavia. L'ordine dei Roditori è molto antico, ma è necessario aspettare di arrivare a 55 milioni di anni fa per trovarne il primo fossile. La cavia appartiene al sottordine degli istricognati e i suoi lontanissimi antenati avrebbe avuto origine circa 100 milioni di anni fa nell'Asia Centrale, da dove si sarebbero poi diffusi nell'Eurasia attraversando quindi la Tetide, il braccio di mare che separava l'Eurasia dal continente africano, 80 milioni di anni fa, nel tardo Cretaceo. Attualmente gli istricognati sono divisi in Phiomorpha o fiomorfi e Caviomorpha o caviomorfi; i fiomorfi abitano tuttora il continente africano, mentre i caviomorfi popolano le Americhe. Ma chi erano e che aspetto avevano i lontani progenitori delle cavie che intrepidamente salparono dalle coste africane per arrivare a colonizzare il Nuovo Mondo? Un aiuto per rispondere a tale quesito è arrivato piuttosto recentemente da siti risalenti a circa 37 milioni di anni fa a Zallah (Libia Centrale) e nella depressione di Fayum, in Egitto, nei pressi del grande lago Birket Qarun (l'antico Moeris) non lontano dal Cairo. Da questi scavi provengono i resti fossili di Gaudeamus, un enigmatico roditore istricognato. La sua morfologia dentale è quasi identica a quella dei più antichi caviomorfi Sudamericani e per questo viene considerato il primo rappresentante noto di caviomorfo africano. L'area del ritrovamento dei fossili di Gaudeamus in Egitto, nella depressione del Fayum; nella mappa sono indicati i siti di scavo Una veduta satellitare dell'area del Fayum; ben evidenti il fiume Nilo, l'oasi e il lago Birket Qaroun immediatamente sopra di essa Questi ritrovamenti ci confermano che i primissimi caviomorfi avrebbero avuto origine nel continente africano e che i progenitori di Gaudeamus potrebbero appartenere al gruppo che dall'Africa migrò nel Sud America durante il successivo Eocene, separando definitivamente i caviomorfi dai fiomorfi: i primi colonizzeranno l'America Meridionale, mentre i secondi si diversificheranno in Africa. Purtroppo di Gaudeamus non è stata proposta nessuna immagine e i rappresentanti attuali dei fiomorfi sono biologicamente molto specializzati, dovendo vivere in ambienti “difficili”, quindi poco rappresentativi di quel che dovevano essere gli antichissimi caviomorfi. A mio parere, il fiomorfo che si avvicina di più ad un possibile antenato delle attuali cavie è il cosiddetto “ratto delle rocce” o “noki” (Petromus typicus), un piccolo roditore che vive nell'Africa sud-occidentale, con un'alimentazione esclusivamente erbivora. Ratto delle rocce
  6. Vedremo quello che posso fare; purtroppo anche lì l'inquinamento luminoso della sottostante città non scherza.
  7. Quindi in pratica, almeno da quello che possiamo vedere, resterebbe un problema ormonale. E' comunque un problema che va approfondito perché certe cisti possono diventare molto grosse e compromettere la funzionalità di organi e tessuti. Il mio consiglio è di aspettare che la temperatura si faccia un po' più mite e quindi recarsi dal veterinario.
  8. Spero solo che non abbia un contratto in nero...
  9. Può essere un problema ormonale (cisti ovariche?) o da stress (autobarbering?). Dovresti però essere anche certa di poter escludere la presenza di parassiti, visto che sta arrivando una nuova ospite. Io la porterei a vedere comunque.
  10. Anche i miei, con il caldo che fa in casa nonostante il condizionatore, perdono un pochino di pelo.
  11. Come sta il giovanotto?
  12. Possiamo continuare a postare i nostri punti di vista nell'area dedicata all'etica, così non andiamo ad appesantire questo topic di Liss, che magari ci farà sapere qualcosa sul lieto fine.
  13. Spettacolare, bellissima! Adoro i criceti!
  14. paolo

    morte improvvisa

    Al momento del parto il neonato potrebbe ingerire o inalare qualche patogeno eventualmente presente nel canale del parto. Inoltre, pur essendo evento fisiologico, il parto può provocare qualche traumatismo e potrebbe anche esserci una trasmissione dal sangue materno. Naturalmente tutte queste modalità di infezione perinatale implicano che la madre sia infetta da qualcosa.
  15. Ieri al ritorno a casa ho trovato 51°C sul davanzale della cucina; ovviamente è un falso creato dal riverbero, ma non avevo ancora osservato una simile temperatura.
  16. Io ho sempre usato il pellet di legno per i miei porcelli e nessuno di essi ha mai sviluppato problemi alle zampine, a parte un minimo di arrossamento e qualche calletto. Nel tuo caso io propendo per una situazione normale, ma tu monitora le zampine e se vedi che si modificano ulteriormente allora sarà il caso di andare dal vet.
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