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Tutti i contenuti di paolo
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Giusto, quattro motivi zoomorfi (tre nel cantonale a fondo chiaro e uno sulla porzione di campo a fondo blu). Si tratta del motivo morghi, la gallinella, che compare su molti tappeti persiani.
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Quanti "intrusi" ci sono in questo dettaglio? Scusate l'effetto strano, ma ho capovolto l'immagine originale per facilitarvi il compito.
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Ho fatto un esperimento che desidero condividere con voi. Da tempo stavo cercando un tappeto o stuoia da mettere sul pavimento nella stanza dei porcelli, per dare il cambio a quel paio di tappeti fatti a macchina che già utilizzo allo scopo. I requisiti erano fondamentalmente tre: 1. essere facilmente posizionabile e rimuovibibile (ovvero adatto ad essere maneggiato senza particolare fatica); 2. restare correttamente steso anche quando calpestato, particolarmente dagli umani (sono quindi esclusi teli e kilim); 3. essere altrettanto facilmente lavabile, preferibilmente in lavatrice (e questo esclude i tappeti propriamente detti). Mentre ero alla ricerca di un manufatto adatto, ho “incontrato” una stuoia di bambù analoga ad altre che già utilizzo in casa (cucina e bagno), ma di dimensioni ben superiori (200 x 140 cm) e con un retro lievemente gommato. L'oggetto rispetta i requisiti dei punti 1. (ha comunque un certo peso) e 2., ma non il punto 3. Trattandosi di un materiale non particolarmente poroso può essere comunque pulito con banale straccetto umido e detersivo. Come lo hanno giudicato i porcelli? Con grandissima preoccupazione! Quando si sono trovati su questa superficie più rigida del solito e camminandoci sopra hanno provocato un rumore tipo "cic cic cic" sono rimasti fortemente turbati. Addirittura, i primi giorni hanno mangiato poco (io metto fuori le ciotole) per la fretta di tornare a rifugiarsi nella gabbia. Col passare dei giorni hanno preso ad abituarsi e dopo tre settimane, al momento del cambio, direi che non c'erano più problemi.
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Non ce lo siamo mai chiesto: qual è il miglior pellet di legno? Non parlo del comfort per i porcelli: sappiamo che abete, faggio o altro legno non c'è differenza, quello che conta è che non ci siano additivi, che non sia sbriciolato e che abbia un profumo gradevole. Parlo del potere assorbente e quindi, in definitiva, della durata. Ho avuto occasione di usare pellet di legno chiari, quasi bianchi, e altri decisamente più scuri o marezzati; altri di granulometria piuttosto piccola e qualcuno con i cilindretti più grossi. Insomma, ora che sta tornando il freddo e che faremo tutti scorta di pellet proviamo a fare confronti o, quanto meno, ad annotarci una statistica del consumo di quello che stiamo usando e vediamo se riusciamo ad arrivare a una conclusione. Ringrazio tutti per l'attenzione!
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Meglio limitare i pasti a due al giorno; va bene per loro e tu non ti troveresti troppo impegnato. La segatura non è una lettiera adatta alle cavie: è troppo fine, quindi volatile (finisce nel nasino, orecchiette, genitali, in bocca) e si impacca presto e puzza subito. Io uso da sempre il pellet di legno per stufe, ma ci sono anche altre valide soluzioni.
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Anche io sono per evitare i "traslochi", che possono solo ulteriormente innervosirle. La soluzione delle gabbie singole, sempre aperte, potrebbe essere un buon sistema perchè possano ritirarsi nella loro privacy senza infastidirsi a vicenda. E' anche possibile che dopo il parto cambi qualcosa, perciò rimanda le decisioni drastiche a più avanti. Nella peggiore delle ipotesi resteranno separate, anche io ho dovuto fare così con i miei due maschi precedenti.
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Se pensi di riuscire a capire quando il parto sarà veramente imminente, ti consiglio al momento di utilizzare per un paio di giorni i telini assorbenti in modo da poter più facilmente controllare se ci sono perdite ematiche o sierose.
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E' un dubbio che viene espresso da molti fra coloro che sono abituati ad altre lettiere. Intanto è un materiale non abrasivo, assorbente e perfettamente naturale (o quasi) e nella mia esperienza personale e in Forum non ho mai letto di pododermatiti da pellet in cavie in salute (potrebbe accadere se una cavia è sovrappeso o ha problemi vascolari).
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Continua a perseverare proponendo anche il peperone, vedrai che prima o poi lo assaggerà. Intanto a preso a mangiare la verdura e questo è un ottimo passo!
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Ricrescono in fretta, non temere, quelli superiori circa 1,5-2 mm a settimana; intanto tu aiutalo come puoi.
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Potresti realizzare un recinto, magari intorno a un trasportino o a una piccola gabbia. E nel frattempo contattare qualche associazione della tua città per cercare di farla adottare.
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Se mangia non dovrebbe aver problemi, comunque tu aiutalo tagliando un po', non troppo, la verdura. Fai bene a farlo vedere, comunque è probabile che li abbia persi di recente, sarebbe strano che non ricrescessero.
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Oh, ecco qui il topino: è bellissimo! Nell'ultima foto bisogna cercarlo un po', è un peluche tra i peluche!
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Umi sbatte i dentini contro le sbarre della gabbia
paolo ha risposto a Umi nella topic Cosa vorrà dire?
Io, come Rocky, sono per la soluzione del recinto intorno alla gabbia lasciata aperta. Avrebbe comunque dello spazio per fare movimento in sicurezza e, da non sottovalutare, sarebbe una soluzione pratica ed economica. -
Purtroppo sono situazioni che incontriamo tutti i giorni. E quel "stiamo aspettando di darla indietro" mette i brividi. Non so che dirti; forse se ti sentissi tu di portarla a casa e poi cercare un'adozione... Dove si trova questa bestiola?
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Che belle notizie! Grazie per l'aggiornamento. Carezzine a tutti i pelosini!
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Benvenuti! Come ti hanno detto, loro chiamerebbero sempre per il cibo e bisogna quindi essere piuttosto metodici: due pasti al giorno più o meno equidistanti fra loro. Inoltre le cavie devono poter uscire dalla gabbia, meglio ancora stare in un recinto o in una stanza resa sicura. Aspettiamo di conoscere meglio Jerry!
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Qualche anno fa avevo comprato da un'amica in Forum delle bellissime casette di tessuto con relativo cuscinetto di pile all'interno. Bellissime, dico, ma dopo poco il cuscinetto era impregnato di pipì e pieno di peli e cacchine; ho dovuto eliminarli. Ora che sta tornando il freddo credo le tirerò nuovamente fuori, ma metterò sul fondo delle traversine assorbenti.
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Ok, se hai fiducia nel tuo vet, se è persona così intelligente da informarsi presso chi ne sa di più, sei senz'altro in ottime mani. E come ti ho scritto in precedenza, il diabete non dipende certamente da come le alimenti, quindi non farti venire sensi di colpa, ma pensa solo a seguire le indicazioni che ti darà il medico.
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Anche le cavie possono sviluppare il diabete. E non credo sia colpa dell'alimentazione che le proponi, ma sarà una predisposizione probabilmente ereditaria. Il diabete si cura con determinate attenzioni nell'alimentazione e un eventuale trattamento farmacologico. Una sola cosa: se il tuo vet non ne ha mai sentito parlare nelle cavie potrebbe non essere in grado di curarlo, forse sarebbe meglio rivolgersi ad altri.
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Magnifiche entrambe! Il nasino di Nina mi fa impazzire!