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Tutti i contenuti di paolo
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Benvenuto! E' raro sentire il chirping, che è un suono veramente bellissimo. Sull'interpretazione le teorie si sprecano e direi che nessuna ha solide basi a supporto. Io penso comunque che si tratti di una "causa" neutra o piacevole, perchè non l'ho sentito, ne' mi pare d'averne letto, in una situazione di palese disagio.
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Prolasso
paolo ha risposto a Aribnc nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Inoltre è meglio che stia a casa, nel suo ambiente, altrimenti si deprimono e stentano a migliorare. La tua cavia è giovane, quindi la cosa non dovrebbe avere conseguenze, piuttosto sarebbe importante capire il perchè per evitare che la cosa possa ripetersi. -
Prolasso
paolo ha risposto a Aribnc nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Abbiamo avuto uno due casi di prolasso rettale, ma è passato del tempo. Prova a usare la parola "prolasso" con la funzione -cerca- (in alto a destra, in "Forums"). -
Prolasso
paolo ha risposto a Aribnc nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Lo somministri con la siringhina da 1 mL, senz'ago ovviamente, nella boccuccia di lato, perchè al centro ci sono gli incisivi. In genere è molto gradito; aiuta e idrata. -
Prolasso
paolo ha risposto a Aribnc nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
C'è stata una stasi, che ha creato l'aria nel pancino; si tratta di risolvere questa situazione. Se fosse a casa le potresti fare massaggini leggeri al pancino e darle da bere infuso di fieno. Comunque è senz'altro in buone mani, suppongo siano veterinari esperti in cavie, e se mangia da sola vuol dire che si sente abbastanza bene. -
Ah, bene! Speriamo che facciano amicizia! Quindi siete riuscite a mettervi d'accordo con Sibyl; che bella notizia!
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Prolasso
paolo ha risposto a Aribnc nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Penso che grazie al pronto intervento del veterinario tutto andrà a normalizzarsi. Hai avuto notizie della piccola? -
Facciamoci due risate
paolo ha risposto a Bosone_Cooper_Linus nella topic Di tutto un pò! Off Topics
Com'è vero! -
Ciao Franci! Hai il registro degli MP pieno? Buon fine settimana e buon Ferragosto! Carezzine a tutti i tuoi pelosini!
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Prolasso
paolo ha risposto a Aribnc nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Benvenuta! Quel genere di problema solitamente accade alle cavie di una certa età; è quindi possibile che la tua, così giovane, abbia davvero qualche parassita intestinale. Hai fatto benissimo a portarla subito dal veterinario! Spero che si rimetta al più presto! -
Che spettacolo!
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I trucchetti per le unghie: i Kata di Ungh-Fu
paolo ha risposto a hellismorag nella topic La cura della cavia
Bellissimi topoli! -
La parodontite (o periodontite) nella cavia.
paolo ha risposto a paolo nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Puoi accedere liberamente a PubMed che contiene le citazioni e gli abstracts (ove disponibili). Quanto alla possibilità di leggere l'articolo, dipende: alcune riviste offrono un libero accesso, altre richiedono l'abbonamento o, quanto meno, l'acquisto dell'articolo di interesse. L'accesso è più facile se ti puoi appoggiare a una "istituzione". -
La parodontite (o periodontite) nella cavia.
paolo ha pubblicato a topic in Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Riferimento: Minarikova A e coll. Dental disease and periodontitis in a guinea pig (Cavia porcellus). Journal of Exotic Pet Medicine 2016; 25: 150-156. Antefatto. Un maschio di 6 anni fu presentato alla clinica veterinaria. Da cinque giorni non mangiava quasi e aveva un progressivo calo ponderale. Quattro giorni prima i denti incisivi erano stati accorciati da un altro veterinario. A causa delle condizioni di salute sempre più deteriorate e della prognosi infausta il proprietario decideva per l'eutanasia. Sulla base degli esami post mortem si accertava malocclusione degli incisivi, frattura dello smalto degli incisivi, lipidosi epatica, gengivite (parodontite) purulenta cronica causata da Fusobacterium nucleatum e Prevotella buccae e carie dentaria. Prendendo spunto da questo triste episodio gli autori fanno il punto sulla parodontite nel porcellino d'india. La patologia della cavità orale è un problema di salute frequente nei piccoli mammiferi erbivori; le cause possono essere ereditarie, infettive, metaboliche, nutrizionali, traumatiche e tumorali. Per quanto riguarda la cavia, le patologie acquisite dei denti incisivi e molariformi sono le più malattie più frequenti negli animali presentati al veterinario potendo raggiungere un'incidenza del 36% (). La parodontite non viene solitamente descritta nei roditori erbivori domestici, a differenza di quanto accade per cani e gatti, sebbene un articolo del 1997 riporti un'incidenza del 63% nel cincillà; la presenza di carie dentali e parodontite è stata episodicamente descritta anche nel porcellino d'india, ma non è nota la frequenza nella specie. Il parodonto (o periodonto), composto dall'osso alveolare, dal legamento parodontale dal cemento radicolare e dalla gengiva, ha un ruolo nel sostegno del dente e nel guidare la corretta eruzione dentale in risposta al consumo nella masticazione. Nella parodontite una o più di queste componenti tissutali sono in uno stato alterato. Nel porcellino d'india in salute c'è una continua eruzione e logorio di tutti i denti, perciò gli accumuli di placca e le carie dentali non hanno tempo di svilupparsi. Se si instaura una patologia dentale, invece, la masticazione diventa anormale e predispone l'animale all'instaurarsi della parodontite. L'ampliarsi degli spazi interdentali può portare all'accumulo di peli e detriti vari che possono danneggiare il tessuto paradontale e il dente; inoltre, il materiale estraneo e i peli introducono batteri, creando un ambiente idoneo allo sviluppo della placca. Un aumentato accumulo di pelo nella cavità orale si osserva quando non si somministra abbastanza fieno, che causa la perdita dell'integrità del pelo, e nelle malattie dermatologiche, come la scabbia da Trixacarus, che porta a mordere la pelle e il pelo per il fastidio e il dolore. Anche un'alimentazione inadatta, ricca di carboidrati può favorire la crescita di batteri all'interno del cavo orale, favorendo lo sviluppo di parodontite e carie. arcata mandibolare di cavia con periodontite (post mortem); evidenti peli e residui di cibo nel solco gengivale. Immagine dall'articolo citato. I piccoli pazienti con patologia dentale acquisita dovrebbero essere esaminati attentamente dal veterinario per verificare l'eventuale presenza di periodontite, perchè si tratta di una patologia progressiva che dovrebbe essere diagnosticata e trattata precocemente. Nel porcellino d'india un esame accurato della cavità orale richiede l'anestesia generale. L'endoscopia e la radiografia sono le tecniche standard di immagine, e la micro-tomografia computerizzata è particolarmente utile per stabilire una diagnosi definitiva nella cavia. La malattia può insorgere anche in seguito a deficit di vitamina C o a malattia metabolica (tipicamente alterazioni del metabolismo del calcio e del fosforo). Di conseguenza la masticazione diventa dolorosa, quindi meno frequente o meno vigorosa e non può far fronte efficacemente al tasso di crescita del dente; se i denti non vengono adeguatamente consumati crescono in modo eccessivo e possono arrivare ad intrappolare la lingua e ad impedire la chiusura della bocca. La parodontite, a sua volta, può predisporre i pazienti allo sviluppo di patologia dentale; per questo motivo è necessario un'accurato screening per la parodontite in occasione di ogni valutazione dentale dei porcellini d'india. La parodontite di grado medio o grave è associata a evidenti segni clinici quali calo di peso, debilitazione, difficoltà a mangiare e deglutire, dolore e cambio nelle preferenze alimentari. La terapia ottimale della parodontite consiste in una dieta appropriata, in cure di supporto, nella rimozione dei detriti dal solco gengivale e nella correzione delle anomalie associate all'anoressia, al disturbo del metabolismo di calcio e fosforo e alla patologia dentale. Dato che la parodontite può contribuire allo sviluppo di una patologia sistemica, una valutazione dei microrganismi patogeni e un'appropriata terapia antimicrobica sono raccomandati. Per la prevenzione della parodontite nel porcellino d'india possiamo adottare le stesse misure che usiamo per prevenire la patologia dentale, offrendo fieno di buona qualità, erba, verdura in foglia, poca frutta e una piccola quantità di cibo pellettato. La malattia dentale è molto comune nella cavia, con un'incidenza fino al 36% (). La malocclusione richiede una diagnosi accurata e un altrettanto accurato trattamento; nonostante le numerose pubblicazioni relative all'appropriata diagnosi e trattamento di questa patologia, la pratica di limitarsi a tagliare gli incisivi persiste. Jekl e coll. () notarono che quasi il 32% dei porcellini presentati per patologia dentale acquisita avevano lesioni associate con un taglio non corretto degli incisivi quali malocclusione, torsione dei denti e fratture degli incisivi. -
Sembra qualcosa di truciolato, se capisco bene. Non vorrei che fosse un materiale troppo fine, che con le loro corsette può essere inalato o ingerito, e che si impregna rapidamente di pipì rendendo la base umida e da cambiare con molta frequenza. Una soluzione molto pratica è quella del pellet di legno, quello per le stufe: igienico, assorbente, non troppo fine e ben tollerato dai porcellini.
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Ma topina bella, cosa combini? Può darsi che abbia un po' di dolore, speriamo risolviate presto! Una cosa che ho notato è che quando prendono ad apprezzare il critical a volte tendono a preferirlo alla verdura.
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Grazie Lawsonia, per il commento articolato! Rispondo al tuo quesito finale. Per ovvi motivi io sintetizzo il contenuto degli articoli, in particolare i dettagli sperimentali, per lasciare maggiore spazio ai risultati e alla discussione degli stessi. In questo studio, prima di passare alla fase di rilevamento dei risultati, si procedeva con un periodo di "adattamento" di 25 giorni, durante il quale venivano messi a disposizione dei porcelli i diversi tipi di alimentazione e i due sistemi per bere in modo da abituarli ad essi.
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Penso anche io che le condizioni di trasporto e di immagazzinamento influiscano molto sulla integrità del fieno che andiamo a comprare.
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Alcune considerazioni personali su quanto riportato nell'articolo recensito. Beverino vs. ciotola. Per noi il problema non si è mai posto. La ciotola può rovesciarsi, ma anche nel caso di una ciotola pesante e stabile, sappiamo che un porcellino (a maggior ragione se più d'uno) può ridurre il contenuto della ciotola in una vera schifezza in tempi brevissimi. Prevenzione della calcolosi (o urolitiasi). Sappiamo bene che bere acqua regolarmente può contribuire a ritardare o impedire l'insorgenza della calcolosi. Purtroppo non tutti i porcellini bevono e anche tra quelli che si attaccano al beverino alcuni giocano solamente. Qualcuno, con molta pazienza, somministra regolarmente acqua particolarmente leggera con la siringhina senz'ago; non tutti ne abbiamo la pazienza e non tutti i porcellini apprezzano. Importanza del fieno. Come ripetiamo ad ogni occasione, il fieno (e il cibo fibroso in genere) è fondamentale per la salute della cavia. In difetto rischiamo la malocclusione, problemi di stasi gastrica e intestinale, comportamenti aberranti come il barbering praticato su se' stessi o sui cospecifici. Stabulazione degli animali da esperimento. Sono spesso meravigliato nel leggere il dettaglio della sistemazione e alimentazione dei porcellini descritte negli articoli scientifici (e parlo solo di quelli indicizzati, pubblicati in PubMed): Cibo secco, per fortuna in genere pellettato, ma anche granaglie come in questo caso; capisco che non c'è chi va a far la spesa di verdura per questi pelosini e che altri hanno sorte ben peggiore, tant'è... Anche il requisito della vitamina C, sempre largamente citato negli articoli in questione, viene talvolta assolto col metodo del supplemento nell'acqua del beverino (o della ciotola) e sappiamo bene che il fabbisogno giornaliero potrebbe non essere raggiunto almeno da quei porcellini che bevono poco o nulla. E quasi sempre le condizioni dell'esperimento sono approvate dal Comitato Etico dell'istituzione. Infine, l'articolo è stato pubblicato il mese scorso; in quanto ad aggiornamento culturale non ci facciamo mancare nulla.
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Balsiger A e coll. Guinea pig (Cavia porcellus) drinking preferences: do nipple drinkers compensate for behaviourally deficient diets? Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition 2016 Jul 23; doi: 10.1111/jpn.12549 I porcellini d'india sono popolari animali domestici e perciò spesso presenti nella pratica veterinaria. L'urolitiasi è tra le patologie più frequentemente diagnosticate nei porcellini d'india presentati alle cliniche per animali esotici e il motivo più frequente per una consulenza telefonica presso i servizi di consultazione nutrizionale. Poichè gli uroliti sono solitamente costituiti da carbonato di calcio, si suppone che il fattore predisponente nella cavia sia un'alterazione del metabolismo del calcio. La cavia assorbe il calcio dall'intestino e espelle l'eccesso con le urine; un eccessivo apporto alimentare di calcio può influire sulla formazione dei calcoli urinari e per questo motivo in letteratura viene spesso raccomandato di porre attenzione al contenuto di calcio nell'alimentazione dei porcellini. Anche l'apporto di acqua gioca un ruolo importante nella patogenesi dell'urolitiasi: un apporto insufficiente può diminuire la produzione di urina, che sarà di conseguenza più concentrata con un aumentato rischio di deposito di minerali. Anche per questo motivo l'acqua da bere dovrebbe essere sempre a disposizione delle cavie. Il consumo d'acqua nelle diverse specie animali dipende da molti fattori. Anche la scelta del sistema per bere è importante; nel coniglio è stata dimostrata una preferenza per le ciotole nei confronti del beverino. Nello studio in oggetto è voluto verificare quale sia la preferenza dei porcellini d'india, scoprendo che preferiscono i beverini con beccuccio, probabilmente perchè questo dispositivo offre la possibilità di un'attività orale che potrebbe essere correlata con i meccanismi di alimentazione in questi animali. Quattro gruppi di cavie furono nutriti con diversi tipi di dieta: fieno (hay), prezzemolo fresco (parsley), miscela di semi commerciale (seed mix) e un cibo pellettato (pellet, Cavia Complete, Versele Laga). Il fieno era comunque presente anche negli altri tre schemi di alimentazione per il 10% del cibo totale. Tutti gli animali avevano a disposizione acqua fresca, cambiata giornalmente, nella ciotola (10 cm di diametro, 5 cm di altezza) e nel beverino. La quantità consumata in entrambi era misurata giornalmente e si teneva conto dell'evaporazione, nel caso della ciotola, e del gocciolio, nel caso del beverino con beccuccio. Fu valutata anche la contaminazione dell'acqua nella ciotola e solo nel 3% dei casi il grado di contaminazione risultò tale da impedire il consumo. Si supplementava la vitamina C sciogliendo un preparato nell'acqua del beverino e della ciotola ad una concentrazione di 0,3 mg di vitamina per mL. Tutti i porcellini nello studio, senza eccezione, consumavano per prima il fieno. Qualsiasi fosse il tipo di alimentazione, i porcellini preferirono consumare dal beverino rispetto alla ciotola. La quantità di acqua assunta dipendeva dal contenuto secco della dieta e fu generalmente inferiore nel gruppo nutrito con prezzemolo fresco; nonostante ciò, l'apporto totale di acqua (dal vegetale e dal beverino) è più elevato in questo tipo di dieta (figura, grafici "a" e "b"). Quindi l'offerta di cibo fresco (vegetali) può essere considerata una misura di prevenzione nei confronti dell'urolitiasi. Ancora, nel porcellino d'india i vegetali aiutano a far fronte al requisito della vitamina C. Gli autori (fortunatemente) puntualizzano che l'offerta di cibo fresco non è una giustificazione per non dare anche l'acqua e che l'accesso illimitato al dispositivo con l'acqua è fortemente raccomandato. Per quanto riguarda il coniglio, che preferisce bere dalle ciotole aperte, è stato suggerito che questa specie in generale beva per far fronte alla necessità di acqua. Per contro, nel porcellino d'india l'assunzione di acqua è maggiore e viene preferito il sistema che richiede maggior tempo per poter bere. Questo fatto suggerisce il soddisfacimento di una motivazione comportamentale collegata a una carenza di fibra nella dieta piuttosto che al requisito fisiologico della sete. A questa ipotesi contribuisce l'osservazione che la dieta che richiede il maggior tempo di masticazione, quella di solo fieno, era la sola in cui i dispositivi per bere venivano utilizzati entrambi in quasi uguale misura (figura, prima serie di colonne a sinistra, "Hay"). E' noto che i porcellini d'india hanno una tendenza a giocare col beccuccio dei beverini; è stato suggerito che una mancanza di stimoli e di occupazione, in presenza di una dieta particolarmente energetica, ma senza l'offera di sufficiente cibo fibroso da rosicchiare, può portare polidipsia (sete intensa, ingestione di notevole quantità di liquidi). In uno studio molto particolareggiato sul movimento della bocca durante l'uso del beverino con beccuccio si è visto che la cavia esegue un caratteristico movimento verticale di rosicchiamento unitamente allo sporgere della lingua (non una tipica sequenza di masticamento), interrotto da una combinazione di movimenti orizzontali e verticali di mascella e mandibola (sequenza tipica del masticamento). E' quindi plausibile che il beverino con beccuccio possa servire per sfogare una stimolo frustrato di rosicchiamento e masticazione. Nel porcellino d'india, un forte stimolo per un'attività orale consistente nella tendenza a mordere il pelo, proprio o dei compagni di gabbia, è l'assenza del fieno. Ma nello studio in questione l'uso del beverino si osservava anche dove la dieta era rappresentata dal fieno a volontà. Un'altra possibile ragione per una preferenza per il beverino da parte della cavia può essere la difficoltà di accedere al contenuto della ciotola: la ridotta altezza del corpo, le zampine e il collo corti, possono rendere difficoltoso bere da un manufatto con un bordo alto alcuni centimetri, rendendo preferibile una ciotola il cui bordo sia praticamente a livello del terreno. Per evidenti ragioni igieniche questo non sarebbe pratico. L'immagine allegata è tratta dall'articolo citato.
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Speriamo che si riprenda al più presto! Comunque evidentemente ha ancora lo stimolo, quando è vicino alle femminucce, come è giusto che sia; quindi fallo pure incontrare, ma sorveglialo con attenzione per non vanificare l'effetto della sterilizzazione. Abbiamo avuto una gravidanza causata da un caviotto dopo 30 giorni dall'intervento, quindi consigliamo sempre di prolungare almeno a 40 giorni il periodo di isolamento.
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Grazie per il suggerimento! Io trovo sistematicamente alcune marche con fieno più polveroso, altre con fieno più integro; purtroppo quelle che considero migliori non sono sempre disponibili. Devo dire che io uso il residuo sbriciolato per coprire parzialmente la lettiera al momento del cambio e, per fortuna, non abbiamo mai avuto problemi.
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Si è parlato di questo prodotto recentemente, ma al momento non ricordo in quale topic. Può essere utile, ma in genere tutte le misure che contribuiscono all'igiene nostra e delle bestiole, e della nostra e loro casa, sono efficaci metodi di prevenzione contro le infestazioni da parassiti.