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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Piacere di ritrovarti in Forum, ciao!

  2. Comunque sia, un inserimento deve essere graduale, con incontri inizialmente brevi in campo neutro (una stanza o porzione di stanza che non sia già "territorio" di uno dei due). L'adozione da AAE sarebbe un ottimo gesto; tra l'altro Amicacavia e AAE sono amiche, anche se non dello stesso pensiero in tutto.
  3. Il miglior tipo di fermenti per la cavia è il Florentero (per la dose vedi qui: post n.105), ma se hai in casa l'enterogermina puoi darne 1 mL al giorno con la siringhina senz'ago; c'è anche l'infuso di fieno chè è utile anche per idratare ed è in genere molto gradito. Potresti comunque parlarne anche con il tuo vet. E tornando alla compagnia ricorda che le cavie si possono anche adottare dalle Associazioni di volontariato.
  4. Se le feci sono mollicce occorre dare fermenti lattici o infuso di fieno e proseguire il trattamento anche una settimana dopo la normalizzazione delle feci. Vorrei essere sicuro che non ci sia sangue nelle urine (che potrebbe essere responsabile dei sintomi); compera in farmacia le striscioline da immergere nelle urine per la ricerca dell'ematuria (sangue nelle urine). L'accettare un compagno dipende molto dal carattere: se è un bonaccione non dovrebbero esserci problemi, ma è anche possibile che un giovane esuberante lo stressi. Devi sapere te se gli "basti" o meno.
  5. Io non l'ho mai avuto, ma l'immagine sembra proprio rabarbaro.
  6. Le foglie di rabarbaro contengono molti ossalati, che sappiamo potrebbero creare problemi renali; inoltre tutta la pianta è altamente zuccherina e ricca di tannini. Credo che se si sono limitate a un assaggio non accadrà nulla. Tu devi controllarle con attenzione nelle prossime 24-48 h; se noti qualcosa di anomalo subito dal vet. Anzi, sarà meglio che lo informi già telefonicamente. Questo per stare assolutamente pronti; ripeto, credo che non accadrà nulla. Facci sapere.
  7. paolo

    marika85

    Benvenuta! Intanto, sei certissima siano maschio e femmina? Una visita da un veterinario esperto in cavie è importantissima per molti motivi, anche per accertare il sesso. Non conoscendo l'età delle tue cavie posso solo ipotizzare che il maschietto sia un po' troppo deciso nel rivolgere le sue attenzioni alla femmina, la quale deve essersi risentita per la mancanza di galanteria. Erano già entrambe abituate a stare insieme anche prima? Quando si ha una coppia maschio-femmina bisogna pensare che molto rapidamente ci sarà una gravidanza e che quindi ci saranno altre caviette, maschietti e femminucce, da sistemare. E che subito dopo il parto una femmina è nuovamente fertile. E che le gravidanze ripetute non fanno benne alle femmine, oltre ad avere ripetutamente il problema della sistemazione dei piccoli. Ti scrivo queste cose perchè tu possa pensare a come regolarti. Ci farà molto piacere conoscere meglio la tua coppia caviosa!
  8. paolo

    Castagne

    Benvenuta! Hai fatto bene a far visitare la tua cavia da un buon veterinario, è una precauzione veramente importante. Riguardo al tuo quesito: la castagna è ipercalorica, contenendo oltre 80% di zuccheri in peso; direi che non è adatta alla cavia, ma dubito anche che sarebbe gradita. Naturalmente ancora peggio la castagna lessa: nessun vegetale può essere dato cotto alle cavie. Se ti farà piacere presentaci la tua cavietta!
  9. paolo

    Costi gabbie

    Ti sposto in un'area più pertinente. Io uso le stesse gabbie ormai da anni e non ricordo neppure quanto avevo speso. Sentiamo gli altri amici del Forum. E sul web ci sono certamente molte indicazioni nei siti che vengono prodotti e accessori per i nostri pets.
  10. paolo

    Ciao Giannino mio

    Che bei pensieri che si leggono! Io dico sempre che ognuno di noi avrà certamente le proprie fragilità e debolezze, ma in questo ambito, quando si parla dei nostri porcelli amatissimi, si riesce a dare il meglio di se'!
  11. Benvenuta! Mi spiace leggere che il tuo Red non sta bene. E a 4 anni è nel pieno della sua maturità. Intanto devo sottolineare l'importanza di avere un ottimo veterinario; se non ti senti sicura meglio cercare anche il parere di un altro medico veramente esperto. A parte l'appetito che va e viene ti pare di notare altri sintomi? Lo pesi regolarmente per capire se ci sono dei problemi o se mantiene il suo peso? Le sue cacchine sono normali in quantità, forma e consistenza? I "lamenti" mentre dorme direi sono normali, un po' come i bimbi piccoli che sognano. Aspettiamo di conoscere meglio Red!
  12. paolo

    kMORPHINE

    Bene, bene! Se vuoi puoi gradualmente salire a 400 grammi in due. Pesali regolarmente e registra le pesate, ti sarà utile.
  13. paolo

    Hope e Honey

    Bellissimi! Bello il trenino!
  14. paolo

    kMORPHINE

    Allora un benvenuto ufficiale in Forum! Bellissimi i tuoi piccoli! Hai fatto bene a decidere di sterilizzare il maschio (un intervento in età piuttosto precoce, tra l'altro), così dopo la quarantena potranno stare insieme senza problemi.
  15. paolo

    LULA E CIUFFO

    Se non ti fidi dei vet meglio evitare la femmina, perchè dovresti comunque sterilizzare il maschietto. Non è detto che due maschi non possano andare d'accordo, in particolare se il nuovo arrivato è più piccolo, perchè si creerebbe subito una gerarchia; bisogna però vedere cosa accadrà quando il piccolo diventerà maturo. Non so come siano le cose da te, ma forse anche lì esistono Associazioni di volontariato per un'adozione, in alternativa all'acquisto. Ricorda comunque che non avere un veterinario affidabile di riferimento è un grave handicap se si vogliono tenere delle cavie.
  16. paolo

    LULA E CIUFFO

    Mi dispiace tanto, povera piccina! Buon Ponte tesorino!
  17. paolo

    beverino

    Intanto prova a cambiare il tipo di beverino. La ciotola è comoda e immediata, ma deve essere pesante (e quindi abbastanza grande, occupando spazio) per non rovesciarsi; si riempirà rapidamente di schifezze e nell'abbeverata è probabile si bagnino sistematicamente il sottogola con rischio di dermatiti.
  18. I miei sono un continuo di alti e bassi con il peso, ormai non mi preoccupo quasi più; e anche l'appetito varia molto con la stagione e con il clima. Per esempio, da qualche giorno hanno ripreso a consumare molto fieno, mentre era un po' che puntavano soprattutto alla verdura. Inoltre ora stanno più volentieri in casa, mentre prima prediligevano le uscite. Insomma, direi che la stagione, la temperatura, il tipo di fieno e la qualità della verdura influiscono inevitabilmente sulla pesata. E comunque quello che conta non è quasi mai la singola pesata, ma la tendenza.
  19. Anche io ti invito a contattare Billy via MP. Puoi anche informarti presso le Associazioni di volontariato presenti nella tua zona.
  20. paolo

    stanza

    Certamente, non devono avere alcuno spiraglio dal quale poter cadere. Hanno gli occhietti ai lati della testa, non possono avere una buona percezione di altezza e profondità
  21. Puoi provare con il betotal, 1 mL al giorno. L'infuso di fieno farà certamente bene. E' buona cosa che mangi fieno e pellet, il cibo più "duro", sembra che si stia autoregolando. Eventualmente non riesci ad anticipare la visita?
  22. Ieri ho partecipato a un corso di aggiornamento sul tema della realizzazione degli hospice, strutture dedicate alle cure palliative e alla terapia del dolore in pazienti con patologie a prognosi infausta o altamente invalidanti e che non rispondono alle terapie convenzionali specifiche. Per l'origine dei termini medicina palliativa e cure palliative dobbiamo scomodare San Martino: nel rigido inverno del 335 Martino, allora ufficiale dell'esercito romano in servizio nelle Gallie, incontrò un mendicante seminudo; mosso da compassione tagliò in due il suo mantello da legionario, il pallium, e lo condivise con il mendicante. Troppo spesso associamo questi termini come qualcosa per accompagnare alla fine il paziente: non è proprio vero, perché talvolta le cure palliative consentono al paziente di sopravvivere dignitosamente fino ad un esito positivo, per esempio un trapianto riuscito. Nel corso della trattazione sono stati portati esempi di casi clinici, ovviamente nel nostro ambito riferiti a pazienti in età pediatrica. Gli elementi ricorrenti erano la progressione della malattia di base, diagnosticata o incognita che fosse, accompagnata dalla difficoltà a compiere i gesti più normali e dal dolore, con ovvie ripercussioni sul comportamento, sulla socialità, sulla scolarità e con occasioni di ricovero sempre più frequenti. L'impatto pesantissimo sulla famiglia, con i genitori spesso costretti a passare a lavori part-time o addirittura a lasciare il lavoro per assistere il figlio; la gestione degli altri figli, la stanchezza, il non vedere una soluzione, la disperazione, lo svilupparsi di patologie psico-fisiche anche tra i genitori e i fratelli o sorelle del paziente, la disgregazione di matrimoni. Mentre ascoltavo queste relazioni ho improvvisamente focalizzato che quanto descritto, pur facendo le debite proporzioni, era quanto sperimentato da molti fra noi nella gestione delle nostre cavie e piccoli roditori in genere, malate. Rivedevo esperienze anche recentissime di cavie per le quali non era chiara l'origine del disagio, la progressione dello stato di malattia, l'inefficacia delle terapie e dei rimedi tentati; l'assistenza prestata ai piccoli pazienti anche con assenze dal lavoro, la frustrazione a fronte dell'incapacità di guarirli, la rabbia verso chi ha permesso che accadesse questo o verso un veterinario forse non all'altezza. Ma perché troppe volte leggiamo in Forum di situazioni analoghe? Una volta di più mi sono reso conto di quanto poco si sappia della fisiologia e patologia di questi nostri piccoli amici a fronte dell'impiego che è stato ed è tuttora importante nella sperimentazione medica, biologica e farmaceutica. Una volta che la cavia si ammali un po' seriamente è realmente molto difficile riuscire ad ottenere una guarigione. Leggiamo che il proprietario accudisce la bestiola, la porta dal veterinario, segue la terapia prescritta, cerca consigli su come sostenere al meglio il paziente anche con terapie alternative o non convenzionali per stimolare l'appetito, favorire la ripresa, alleviare il dolore. Si fa il possibile per tenerlo a casa, piuttosto che lasciarlo presso il veterinario, per evitargli un ulteriore stress in un momento così critico e quando i rimedi sono ormai inefficaci lo si accompagna con parole dolci e carezze per rendere più lieve il passaggio verso il Ponte. Ora, io non credo che tutti quelli che hanno scritto la loro esperienza con cavie malate siano al corrente di termini quali cure palliative, terapia del dolore e hospice, ma hanno comunque inconsapevolmente adottato tutti i mezzi nelle loro possibilità per assistere al meglio i piccoli pazienti e questo è possibile solo quando si è guidati dall'Amore.
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