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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Ciao Luca! La notizia mi è stata comunicata mentre ero per strada. Mi dispiace tantissimo, ho continuato a sperare in un epilogo positivo. Ciao piccolo Nathan, buon Ponte piccolo guerriero! PLJ sarà certamente ad accoglierti. Quanto a te, Luca, sei stato un papà meraviglioso: in questi mesi hai fatto il possibile e l'impossibile per il tuo topo; tutto il Forum ti ha sostenuto ed è stato veramente orgoglioso di te! Un abbraccio!
  2. Considera anche che all'interno della diagnosi "pododermatite" saranno confluiti anche porcelli che mostravano solo un arrossamento o un ispessimento della cute; i casi gravi, con ulcerazioni e altre conseguenze significative saranno stati in numero limitato.
  3. In effetti 25 anni non sono pochi; ho verificato e non faceva cenno a variazioni nella prevalenza delle diagnosi durante l'intervallo di tempo in oggetto.
  4. Un ulteriore articolo che puntualizza la frequenza della patologia cutanea nella cavia. Studio retrospettivo su una casistica di 580 porcellini d'india domestici presentati presso la Veterinary Medical Teaching Hospital School dell'Università di California in un periodo di 25 anni (1990-2015). Di essi, 293 presentavano una patologia cutanea, ma più della metà 154, 52%) erano stati portati al veterinario per problemi non dermatologici. I porcellini con patologia cutanea erano mediamente più anziani (3 anni) rispetto a quelli non affetti (2 anni). I segni più comuni erano alopecia (71), prurito (56), desquamazione (56), croste (25). Fu possibile fare una diagnosi nel 85% dei casi. La pododermatite era la condizione più comune (128, 44%); in 42 cavie erano interessate tutte le zampine, in 19 solo le anteriori, in 28 solo le posteriori, in 8 casi una anteriore e una posteriore, in 14 solo una zampina. L'interessamento variava da segni lievi fino ad ascessi e osteomielite. Le opzioni di trattamento erano: ricorso a una lettiera più soffice, trattamento delle zampine con clorexidina, uso di un antibiotico topico e messa a dieta del porcello per ridurre il peso. A quest'ultimo proposito: 24 porcellini (8%) erano obesi o sovrappeso e la metà di essi soffriva di pododermatite. Si sospettava una ipovitaminosi C in 10 cavie, ma i livelli della vitamina non furono verificati. L'infestazione da Trixacarus caviae era piuttosto comune (21 animali); tutti mostravano prurito. Chirodiscoides caviae era presente in due soli animali, mente i pidocchi si reperivano in 18 altri (Gliricola porcelli e Gyropus ovalis). Delle 128 femmine con patologia dermatologica, 16 avevano cisti ovariche (ma anche 5 delle 117 femmine senza problemi cutanei). Alcune cavie presentavano ascessi non legati alla pododermatite, provocati da diversi tipi di batteri. Anche alcune neoplasie si presentavano con noduli: le più comuni erano tumori follicolari benigni (tricoepitelioma, tricofollicoloma e cisti follicolari). I risultati confermano ulteriormente che le malattie dermatologiche della cavia sono molto comuni; i veterinari dovrebbero sempre provvedere a un esame dermatologico indipendentemente dal motivo per cui il paziente viene presentato. White SD e coll. Skin diseases in companion guinea pigs (Cavia porcellus): a retrospective study of 293 cases seen at the Veterinary Medical Teaching Hospital, University of California at Davis (1990-2015). Veterinary Dermatology 2016; 27: 395-402.
  5. Come diceva Oscar Wilde: "La sola cosa a cui non so resistere sono le tentazioni" (citazione di Shiva). E Bruce ha un musetto proprio dolce!
  6. paolo

    I denti....

    La melanzana no, assolutamente, leggiti il topic sui cibi proibiti per la cavia. La carota si può dare tutta, ma in quantità minime come la frutta, perché è eccessivamente zuccherina.
  7. paolo

    I denti....

    Bucce di cosa? Quelle della frutta (ovviamente dopo aver accuratamente lavato il frutto) vanno bene, meglio della polpa perchè contengono vitamina e fibra. Proprio in questi giorni ho ricominciato a dare quella del melone ai miei, che gradiscono tantissimo. Anche quella della zucca va bene. No patate !!! Naturalmente anche la buccia della frutta è zuccherina, quindi molta moderazione nella quantità.
  8. paolo

    I denti....

    Scarola nera (quella da cuocere), cime di rapa, certi tipi di bietole (ma occhio all'elevato contenuto di ossalati), gambi di verdure varie... Non occorre e non conviene essere troppo raffinati con loro, dando naturalmente cibo sano, vario, fresco e senza parti guaste.
  9. paolo

    I denti....

    Come ti hanno scritto la prima misura per la salute dei denti è l'alimentazione corretta. Vegetali vari, meglio ancora erba di prato, e fieno polifita fresco e profumato consentono la normale abrasione dei dentini perché contengono minuscole particelle silicee dette fitoliti. Nella scelta della verdura sarebbe meglio privilegiare quella più coriacea, anziché insalatine morbide.
  10. Temo che il video non sia più disponibile
  11. Io temo che mi ridurrò all'ultimo giorno, ho una settimana piena e in fine settimana lavoro; però parteciperò di sicuro!
  12. paolo

    I fitoliti

    Questa mia piccola scheda, oltre a un valore puramente documentale, desidera contribuire a ricordare a tutti noi che per il bene dei nostri porcellini è opportuno scegliere anche verdura piuttosto "grezza", penso alla scarola da cuocere (o scarola nera), a certe bietole (anche se ricche di ossalati), a parti fibrose come certi torsoli o gambi, all'erba di prato. Le insalatine che scegliamo con amore per loro saranno certamente deliziose, ma povere in fitoliti e quindi dell'opportunità di consumare i dentini, consumo che in genere nelle nostre case è a carico solo del fieno.
  13. paolo

    I fitoliti

    E' ben noto che la cavia in natura si ciba di vegetali che possono essere coperti da polvere o terra (abrasivi esterni), o contenere dei minuscoli cristalli silicei, detti fitoliti (abrasivi interni). Per questo motivo i denti della cavia sono a radice aperta e quindi a crescita continua (ipsodonti); questa caratteristica è l'adattamento che assicura la funzione dei denti in presenza di abrasione. Abbiamo letto spesso in Forum il termine fitoliti; vediamo ora cosa sono, qual è la loro funzione nei vegetali, come si formano e di quale utilità possono essere per noi umani. I fitoliti (dal greco: phyton, pianta e lithos, sasso, pietra) sono dei microscopici depositi di silice amorfa all'interno delle cellule vegetali; sono presenti soprattutto nelle piante erbacee dove aumentano la rigidità dei fusti e delle foglie. Inoltre avrebbero un ruolo difensivo nei confronti delle specie animali erbivore, perchè possono danneggiare la dentatura e provocare lesioni alla bocca; ancora, le larve di determinate specie di insetti crescerebbero meglio se depositate in foglie povere di fitoliti. Le dimensioni sono variabili (tra 20 µm ed 1 mm circa) e dipendono dall'età delle cellule, dall'intensità dell'attività fisiologica della pianta e dalla diversa specie vegetale che li ha prodotti. Il silicio solubile presente nel terreno in forma di acido ortosilicico (H4SiO4) viene assorbito dalle radici, insieme agli altri elementi, e portato verso la parte aerea della pianta per mezzo del sistema ascendente che porta acqua e sali (linfa grezza) alle foglie, sede della fotosintesi. Finché è presente in bassa concentrazione nei succhi cellulari il silicio rimane in soluzione, ma nelle parti soggette a traspirazione più intensa come le parti aeree, in particolare foglia e fiore, la perdita d'acqua lo fa precipitare in forma solida (biossido di silicio: SiO2). Precipitando, il biossido di silicio forma sottili pellicole che vanno a mineralizzare le pareti cellulari o si deposita all'interno della cellula stessa o negli spazi fra cellula e cellula. Non tutte le piante formano fitoliti e non tutte nella stessa quantità. Le graminacee ne sono particolarmente ricche: un solo grammo di una pianta del nostro grano per la panificazione contiene 4 milioni di fitoliti (ma altre comuni graminacee dei nostri prati che ne contengono 6-12 milioni/grammo). Essendo praticamente indistruttibili i fitoliti sono, insieme ai semi, le parti della pianta che si conservano meglio; inoltre conservano l'impronta della cellula di origine. Per questo motivo i fitoliti sono importantissimi per varie discipline come archeologia, paleoecologia e paleoclimatologia, paleontologia, antropologia, archeobotanica. Infine una nota di colore. Una delle prime ricerche sui fitoliti fu condotta a metà dell'Ottocento dal naturalista tedesco Christian Gottfried Ehrenberg, il quale studiò le "pietruzze" rinvenute nella polvere raccolta da Charles Darwin sulla tolda del Beagle (il brigantino della Royal Navy sul quale il famoso evoluzionista fece una navigazione intorno al mondo) nel gennaio del 1833 al largo delle coste africane; Ehrenberg ritenne però erroneamente di trovarsi di fronte a microorganismi, ai quali diede il nome di phytolitharia. A seguire una piccola galleria di immagini di fitoliti al microscopio ottico o elettronico. Fitoliti fossili: a sinistra 49 milioni di anni fa, a destra 40 milioni di anni fa (la barra indica una lunghezza di 10 micrometri) In base alla morfologia dei fitoliti possiamo distinguere il riso selvatico da quello coltivato
  14. Leggo con molto piacere che le analisi di Nathan sono buone! Dato che sei in mano a veterinari competenti è realmente possibile che a questo punto il problema alimentare di Nathan sia legato a una "abitudine" acquisita, piuttosto che a una problematica della bocca. A questo punto direi che tentare di dargli compagnia non nuoce, anche se dovrai organizzarti un pochino. Sterilizzare Nathan, ora che è di basso peso, non è strada percorribile. Trovare una femminuccia sterilizzata non sarà facile, ma ce ne sarà sicuramente qualcuna che ha subito l'intervento per l'asportazione di cisti. Anche se fosse di una certa età non importa, quello che conta è che con la sua presenza possa rivitalizzare il tuo topo (inoltre faresti una cosa bellissima dando una nuova chance a una porcellina in stallo). Good luck!
  15. Ciao, auguroni!

  16. Oh, amore, abbiamo appena fatto in tempo a festeggiare il tuo compleanno che te ne sei andato. Ciao piccino bellissimo, buon Ponte! Un abbraccio a te Franci!
  17. Bene, fai quello che ti ha detto e il problema si risolverà. Se dovessi notare che la zona senza pelo sul sederone non guarisce sarà meglio ritornare dal vet o chiedere il parere ad altro medico.
  18. Ciao, grazie per le news, sono proprio contento! Ed è fondamentale avere fiducia nel proprio vet. Bellissimi tutti e tre!
  19. p.s.: leggendo "emergenza" mi sono precipitato in Forum. Magari bastava scrivere "ferita sul dorso" o qualcosa del genere...
  20. Disinfetta con un disinfettante che non bruci e fallo più volte durante il giorno. Controlla che la ferita non si estenda o infetti, ma disinfettando non dovrebbe accadere, e non dovrebbe esserci necessità di andare dal veterinario.
  21. Ricevuta, bravissima! Aspettiamo tante altre foto (anche quella del sottoscritto )!
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