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Per evitare problemi di convivenza sarebbe bene in ogni caso introdurre una o più femmine. Se però la tua cavia è maschio occorre sterilizzarla e attendere ulteriori 3-4 settimane prima di farli incontrare. Però ancora prima di pensare alla compagnia, visto che recentemente ti è mancato un porcello, dovresti verificare la correttezza dell'alimentazione e sistemazione, magari confrontandoti qui in Forum, e la disponibilità di un veterinario veramente esperto in cavie.
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Modificazioni del contenuto di vitamina C nei vegetali.
paolo ha risposto a paolo nella topic La vitamina C
Che delusione! Speravo stimolasse un dibattito, invece niente... -
Problemoni di convivenza...
paolo ha risposto a Flolam nella topic Inserimenti e convivenza tra cavie
Temo che il maschio dominante a questo punto non sarà disposto ad accettare l'altro. Per non lasciare l'altro da solo potresti metterlo in compagnia di una femmina, oppure se non puoi fare due recinti di dimensioni simili farli incontrare ogni tanto. -
In off-topic alla discussione: questo è uno dei tanti validi motivi per compilare il proprio profilo nel modo più completo possibile.
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Ooops... mi pareva di essere rimasto terra terra... Ad ogni modo sono d'accordo che almeno non dovrebbe nuocere.
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Sono ammirato da Nik e dalla sua famiglia che si prendono cura con amore e competenza di così tanti animali diversi.
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Speriamo che trovino presto una casa! Eventualmente puoi rivolgerti anche alle Associazioni perchè le prendano in affido.
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Anche i beta-glucani sono degli zuccheri a catena molto lunga, a tutti gli effetti fibra alimentare. Sui benefici per le difese immunitarie ne sanno senz'altro più loro di me; è comunque vero che l'intestino esercita una funzione sull'omeostasi immunitaria, quindi un intestino sano significa un animale più sano.
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Vitakraft dovrebbe avere prodotti passabili. Dalla scheda non sembra un pellettato terribile. L'inulina è un parente stretto della pectina, ne abbiamo parlato recentemente a proposito della pellicola bianca degli agrumi, che effettivamente contribuisce a una corretta funzione intestinale.
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Puoi provare tutti gli approcci che hai menzionato: togliere la casetta, almeno temporaneamente, magari riparando una porzione di gabbia con un panno; porgerle il cibo direttamente dalla tua mano; metterla un po' fuori dalla gabbia. Comunque il suo comportamento è classico: la sua innata timidezza le impedisce di interagire di sua iniziativa, ma sta tranquilla in braccio una volta che viene presa. Ci vuole molta pazienza.
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Mi sono arrivate queste cartoline di Nerone e Tiberio dalla Cappadocia (ma qualcosa mi dice che non hanno fatto poi molta strada...) Comunque, visto che è da un po' che non abbiamo aggiornamenti: eccole.
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Modificazioni del contenuto di vitamina C nei vegetali.
paolo ha risposto a paolo nella topic La vitamina C
Prima di sentire urla di disperazione o proposte di raddoppiare o triplicare la quantità di verdura giornaliera dopo la lettura della precedente, devo ricordare che nella mia esperienza personale i porcelli degli iscritti al Forum e alla mailing list hanno talvolta manifestato sintomi di carenza di vitamina C secondari a malocclusione o malassorbimento, ma non ho mai sentito di casi di scorbuto per insufficiente apporto alimentare. Naturalmente, diversa era talvolta la situazione per cavie provenienti da allevamenti, negozi o privati dove erano state pessimamente gestite. In altre parole: potrebbe accadere che il singolo porcello non assuma talvolta la dose ottimale di vitamina C, ma il bilancio complessivo in presenza di un’alimentazione corretta sarà pur sempre sufficiente a tenerlo lontano dalle manifestazioni di quella terribile malattia che è lo scorbuto. -
Modificazioni del contenuto di vitamina C nei vegetali.
paolo ha pubblicato a topic in La vitamina C
Frutta e verdura rappresentano importanti componenti dell’alimentazione quotidiana perché forniscono un significativo contributo di certi micronutrienti, quali fibra, carboidrati, minerali e vitamine. Tra i micronutrienti, l’acido ascorbico (vitamina C) è di particolare interesse per noi caviofili L’acido ascorbico è uno dei più importanti antiossidanti presenti nei sistemi biologici, essenziale per la rimozione dei radicali liberi (in virtù delle sue proprietà anti-ossidanti l’acido ascorbico ha anche la proprietà di preservare i cibi nei quali è contenuto); inoltre ha un ruolo importante nella sintesi del tessuto connettivo ed è cofattore di molte reazioni metaboliche. Dopo la raccolta, nel corso del trasporto e conservazione, frutta e verdura iniziano a deteriorarsi, ma rimangono pur sempre ottime fonti di molte vitamine. La U.S. Food and Drug Administration (FDA) definisce “buone fonti” quelle che in 100 grammi contengono tra il 10 e il 19% della Quantità Alimentare Raccomandata (RDA, recommended dietary allowance). A titolo di esempio, la quantità giornaliera di vitamina C raccomandata dall’Istituto Superiore di Sanità per un umano adulto è di 60 mg (70 mg in gravidanza), requisito che può essere ampiamente coperto da 100 grammi di peperone. La vitamina C è in assoluto il nutriente meno stabile perché è altamente sensibile all’ossidazione, che è la causa prima della sua degradazione in condizioni aerobiche; infatti l’ossigeno presente nell’aria che penetra nei sistemi biologici è rapidamente neutralizzato dall’acido ascorbico, con risultante ossidazione di quest’ultimo ad acido deidroascorbico (teoricamente 3,3 mg di acido ascorbico sono distrutti da 1 cm3 d’aria). La presenza di tracce di metalli nel sistema catalizza la reazione con l’ossigeno, accelerando quindi la velocità di degradazione dell’acido ascorbico, che è massima a pH 5. Sigillando ermeticamente gli alimenti la degradazione aerobica viene bloccata, ma prosegue in anaerobiosi. Anche la luce influisce sulla stabilità della vitamina C: più precisamente le radiazioni ultraviolette presenti nella luce visibile inducono la degradazione fotochimica dell’acido ascorbico. Per questo motivo, allo scopo di preservare il contenuto di vitamina, si preferisce confezionare prodotti quali i succhi di frutta in bottiglie di vetro scuro o in tetrapack. I fattori più critici nel determinare la stabilità dell’acido ascorbico sono però la temperatura e il tempo di conservazione degli alimenti. Dalla raccolta alla distribuzione e conservazione, i vegetali freschi impiegano tipicamente un periodo di 3-7 giorni prima di essere consumati. Durante questo percorso i vegetali si trovano esposti ad una varietà di condizioni che possono potenzialmente modificarne le caratteristiche qualitative, incluso il contenuto di nutrienti, prima della cottura e consumo. La sensibilità dell’acido ascorbico al calore è ben documentata e le tecnologie per la conservazione (refrigerazione e congelamento) ci vengono incontro per rendere i prodotti della terra più sicuri, gustosi e stabili. Sempre più trasporto e conservazione avvengono a bassa temperatura, ma i negozi tradizionali, i mercati e talvolta i consumatori stessi continuano a conservare le verdure a temperatura ambiente. Gli effetti dei procedimenti di conservazione sono stati oggetto di studio; qui di seguito una sintesi di alcuni studi sul contenuto di vitamina C nel cibo inscatolato rispetto a quello fresco. L’effetto delle variazioni termiche sulla vitamina C è ben dimostrato dal suo recupero da preparati farmaceutici (integratori in compresse) a differenti temperature: Di seguito sono riassunti i dati sul contenuto residuo di acido ascorbico nella verdura conservata a temperatura ambiente, a +4°C (frigorifero) e a -20°C (congelatore). Le ricerche confermano che il contenuto di acido ascorbico nei vegetali inizia a calare immediatamente dopo la raccolta, proseguendo costantemente col prolungarsi della conservazione, ma che la refrigerazione e il congelamento possono rallentare la cinetica di degrado. Determinate caratteristiche delle diverse specie vegetali possono influire sul contenuto di vitamina C dopo la raccolta. Come si vede dalla tabella precedente, i piselli, riparati dal baccello, hanno un evidente elemento di protezione dal danno ossidativo; così i cavoli, in forma di grandi infiorescenze, e le carote dalla consistenza rigida meno si prestano a subire danni meccanici durante la raccolta e il trasporto. All’altro estremo, le foglie di spinaci e i fagiolini, compatti ma sottili, sono maggiormente vulnerabili dopo la raccolta. Ecco un dato sulla perdita media giornaliera di vitamina C in verdura conservata a temperatura ambiente o in frigorifero a +4°C. I dati indicano una rapida perdita di acido ascorbico a temperatura ambiente da tutte le verdure, con l’eccezione delle carote, mentre il rateo di perdita diminuisce se vengono conservate in frigorifero. In conclusione: le vitamine sono molto sensibili all’azione del calore e della luce e la vitamina C è particolarmente sensibile; pochi giorni dalla raccolta sono sufficienti a far perdere tutto il contenuto in vitamina e in generale, quanto maggiore è il trattamento degli alimenti, tanto maggiore è la perdita di vitamine. La migliore qualità si trova, ovviamente, nella verdura appena raccolta, che non è solitamente disponibile per il consumatore che compra presso il negozio o il supermercato. Sarebbe allora buona norma evitare, per quanto possibile, di comprare grandi quantità di verdura e frutta destinate a durare per diversi giorni, ma limitarsi ad acquistarne quantitativi più contenuti, destinati ad un rapido consumo, per usufruire di migliori caratteristiche qualitative del prodotto. Si stanno inoltre sempre più diffondendo i prodotti agricoli “a filiera corta”, meglio noti come prodotti “a chilometri zero”, quelli che non devono percorrere lunghe distanze per giungere sulla nostra tavola, consentendoci di usufruire di prodotti più freschi e di diminuire l’impatto ambientale connesso con il trasporto e l’imballaggio. Cerchiamo anche, se possibile, di estrarre dal frigo solo la quantità necessaria per il pasto, magari suddividendo anticipatamente le verdure in “monodosi”. Ricordiamo infine, per un migliore sfruttamento della verdura, che la maggior parte delle vitamine e dei sali minerali sono contenuti nelle foglie più esterne, quelle più verdi, che talvolta scartiamo perché più dure. Per approfondimento due riferimenti bibliografici fra tutti: Favell DJ. A comparison of the vitamin C content of fresh and frozen vegetables. Food Chemistry 1998; 62: 59-64. Rickman JC et al. Nutritional comparison of fresh, frozen and canned fruits and vegetables. Part 1. Vitamins C and B and phenolic compounds. Journal of the Science of Food and Agriculture 2007; 87: 930-944. -
I semi di girasole hanno un elevato contenuto di grassi, infatti sono molto oleosi. Potrebbero essere graditi alla cavia che li mangerebbe finendo per saziarsi, lasciando così indietro le indispensabili verdure e fieno. Si possono trovare anche in certi alimenti "per cavie" di qualità inferiore. Non devono essere dati alla cavia.
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Che dolce! E' tutto mamma!
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Sarebbe carino se riusciste ad organizzarlo; potrebbe anche servire da sprone a fare lo stesso altrove.
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Tutte le piante ed erbe contenenti sostanze fortemente aromatiche devono essere date con moderazione, qualche fogliolina soltanto, perchè questi composti possono avere anche effetti negativi se assunti in quantità. Inoltre, come ha fatto notare Nemuriko, queste piante hanno quasi sempre un elevato contenuto di calcio. Quindi solo qualche assaggino a titolo di gratificazione. Ricordate che quando avete dei dubbi su questo o quel vegetale potete documentarvi con il database dei valori nutrizionali e quello delle piante commestibili e non.
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Slogan a favore dell'adozione e contro l'abbandono
paolo ha risposto a paolo nella topic Etica e principi.
Leggi qui -
Si, è quella. Vedi anche qui in Forum.
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Desideravo sottolineare ulteriormente l'importanza della selezione del comando "Visualizza nuovi contenuti", che trovate in alto a destra dello schermo quando accedete al Forum. Non tutte le nuove discussioni appaiono fra gli "Ultimi aggiornamenti", particolamente quelle aperte in "Altri argomenti"; questo ha un senso, perchè è un meccanismo volto a tutelare chi frequenta il Forum con il desiderio di essere informato solo sulle discussioni strettamente attinenti la gestione e cura dei porcellini d'india. Tuttavia, chi desidera essere informato su TUTTI i contenuti del Forum, è opportuno che utilizzi la funzione "Visualizza nuovi contenuti" per non perdere altrimenti qualche topic di interesse. E ho l'impressione che la proposta per il calendario Amicacavia 2012 non abbia fino ad ora ottenuto il successo che merita anche per questo motivo.
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Mojito sembra un piccolo peluche!
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La copertina del calendario di questo anno 2011 riportava anche due slogan di Amicacavia: - L'abbandono ha tante alternative e nessuna scusa! - Una cavia è per sempre! Vorremmo che anche per questo 2012 che è ormai così vicino, il calendario di Amicacavia fosse non solo un piacevole gadget, ma anche un veicolo di informazione e sensibilizzazione, in linea con lo spirito di Amicacavia. Siete quindi tutti invitati a realizzare il vostro slogan contro l'abbandono degli animali e quello a favore dell'adozione, come alternativa al commercio. Potete inviare i vostri slogan (1 o 2, a seconda che desideriate realizzarne uno solo o entrambi) all'indirizzo e-mail info@amicacavia.com specificando il vostro nickname in Forum e mettendo come oggetto della mail: slogan. Gli slogan pervenuti saranno poi pubblicati qui in Forum e nella mailing list e i due ritenuti migliori, uno contro l'abbandono e uno a favore dell'adozione, saranno pubblicati sul calendario 2012. Questa iniziativa è parallela, ma indipendente rispetto all'invio di immagini per la realizzazione del calendario 2012. Non abbiamo per ora una data precisa di scadenza per l'invio, ma dovete considerare che chiuderemo senz'altro prima delle festività natalizie. Vi aspettiamo numerosi!