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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Sicuramente si riferiva alla solanina, un alcaloide tossico anche per gli umani, contenuto nelle parti verdi del peperone (picciolo, gambo e peperoni acerbi), nonchè nella patata (che non deve essere data ai porcellini). Il sole, preso con attenzione senza esporsi a temperature alte, aiuta l'accrescimento di porcellini e umani, pena il rachitismo.
  2. paolo

    cinzia

    Un benvenuto a te e a Perla! Ti raccomando di farle provare tante verdure, variando spesso e inserendo l'importante peperone (giallo, rosso, o anche verde purchè non acerbo). Se la cavia è infastidita dalle carezze lo mostra chiaramente agitandosi; suppongo quindi che i suoi versetti siano di piacere o di rassegnata tolleranza. E' molto tenero il particolare del mangiare se accarezzata: è un riflesso di quando la mamma la incoraggiava a mangiare leccandola sul dorso. Ancora una cosa: importante avere il riferimento di un veterinario esperto in cavie per una prima visita e per qualsiasi altra eventualità.
  3. Far uscire le cavie è una cosa che favorisce il loro benessere, oltre ad essere piacevole per noi. E' importante mettere in sicurezza l'ambiente, coprendo cavi, tappando buchi, spostando apparecchiature... Altrimenti si può in qualche modo recintare l'area che vogliamo mettere a loro disposizione. La cavia non sta molto attenta ai suoi bisogni, quindi è inevitabile che ti lasci qualche ricordino in giro. Puoi mettere a terra un vecchio lenzuolo o un tappetino lavabile da poco prezzo (oltretutto eviteranno di raffreddarsi i piedini). Uscite all'aperto: suppongo si intenda un balcone o un giardino. La cosa è fattibile a patto di considerare un certo numero di cose. Il problema immediato è quello della temperatura, la cavia non va esposta a climi rigidi e nel caso deve avere un rifugio ben imbottito di fieno o panni per ripararsi. Un altro punto è quello dei predatori, che possono arrivare dall'alto, da terra, o anche scavando sotto le recinzioni, quindi mai lasciare allontanare la cavia e mai perderla d'occhio (e anche questo potrebbe non essere sufficiente). Infine le erbe e piante: molte potrebbero attirare l'assaggio, ma occorre molta cautela perchè talune, di solito quelle più belle e più fiorite di provenienza esotica, possono essere tossiche o peggio.
  4. Ciao! Un benvenuto a te e alle tue belle caviette! Per quanto riguarda l'età anche io propendo per almeno 3 mesi. Pesare regolarmente le cavie è fondamentale per monitorare il loro stato di salute; ti raccomando di procurarti una bilancia digitale con un piatto sufficientemente largo e una portata fino a 1500-2000 grammi, le trovi a pochissimo prezzo. Per l'altro discorso: è giusto che tu tenga le due bestiole separate fino a che non avrai accertato il sesso e deciso in merito all'eventuale riproduzione, però non è la soluzione ideale per animali altamente sociali. Se sono entrambe femmine nessun problema, se una è maschio dovrai comunque pensare alla sua sterilizzazione, prima o dopo l'accoppiamento, altrimenti ti riempirai la casa di cuccioli da sistemare e non favorirai la salute della femmina.
  5. Io propendo maggiormente per dei linfonodi sottomandibolari ingrossati, che potrebbero essere correlati col problema all'occhietto; magari una piccola infezione. Facci sapere, tante carezzine alla piccola!
  6. Grazie a tutti! Tatina sta con la sua bimba, Laila, 6 anni compiuti lo scorso agosto; anzi, prossimamente vi presenterò anche la piccola.
  7. Anche io ho qualche perplessità sull'uso dei semi e del cibo secco in generale, per il resto sono veramente contento per Pippo! Ah... vuoi inviarmi un MP o una mail a proposito del veterinario in questione?
  8. paolo

    posso usare....

    Come ha precisato Franci, occorre distinguere tra il rametto di conifera da rosicchiare, che può contenere resine fastidiose (ed è correttamente inserito tra le Piante da approcciare con cautela nel database delle Piante commestibili e non) e il pellet di legno (per stufe o lettiere) che ha subito un processo di lavorazione che lo ha privato di parte delle sue caratteristiche originali.
  9. Nessun problema tra noi, Nik! Per quanto riguarda il commento alle schede: da qualche tempo ho provato a lasciarle "aperte" alla discussione, anzichè creare uno spazio Commentiamo...ci. In qualche caso l'esperimento è stato positivo, in altri un po' meno. Però anche questa cosa è destinata ad essere superata dalla prossima realizzazione dell'enciclopedia caviosa.
  10. Urgh... scusa! Si, intendo quella.
  11. Ok, mi hai sollevato: temevo di essermi perso qualche articolo su PubMed. I giornali che citi sono talvolta approssimativi nell'informazione, magari danno delle idee di base, ma non necessariamente i fondamenti scientifici. Per il resto: confrontare le rispettive conoscenze è solo una cosa utile a tutti.
  12. Ben ritrovata! Solitamente si tratta di accumuli di grasso nell'occhietto, maggiormente tipici dell'animale più anziano. Spesso non creano problemi, ma la visita dal veterinario è senz'altro opportuna. Facci sapere. Dimenticavo: se guardi la seconda foto di Tatina, alla fine della discussione "Nerone, Tiberio e ..." (Le storie delle nostre cavie) vedrai forse un occhietto simile a quello che hai osservato tu.
  13. Si parla di DNA mitocondriale nel vecchio lavoro del 96 o 98, ora non ricordo, in cui si proponeva una diversa classificazione tassonomica per la cavia. I lavori successivi, e sono quelli citati nella scheda, vanno in tutt'altra direzione. Io ho la brutta abitudine di documentare i miei interventi e le mie schede, grazie all'aggiornamento costante della letteratura internazionale, quindi se hai sottomano uno o più articoli indicizzati che portano differenti evidenze puoi farcene partecipi, lo apprezzeremo moltissimo.
  14. Uhm... qualche anno fa era uscita una pubblicazione che proponeva di inserire la Cavia porcellus in un nuovo ordine degli Istricomorfi creato ad hoc, sulla base di alcune caratteristiche del DNA mitocondriale. In realtà la cosa è stata successivamente ridimensionata e ora la cavia è riconosciuta stabilmente come appartenente ai Roditori, tra i quali ha certe caratteristiche che la avvicinano in qualche modo all'Uomo. Se ne hai voglia prova a leggere la scheda: Roditori, dinosauri e dintorni in questo Forum.
  15. Anche questo compendio di anatomia-fisiologia della cavia è la rielaborazione di una vecchia scheda di Chiara:3, alla quale siamo tutti grati! Un grazie anche a Nik, lui sa perchè...
  16. I porcellini d'India, detti anche cavie, contrariamente a quanto si può pensare, non provengono dall'India e non sono parenti dei maiali. I porcellini sono originari dell'America Centrale e Meridionale e i loro parenti più prossimi sono le cavie timide e selvatiche che abitano le Ande rocciose e le zone più asciutte della pampa. Anche se sembra che siano domestiche da 10.000 anni, le cavie dimostrano ancora timore nei confronti degli umani, caratteristica che fa parte del loro fascino. Le cavie sono stimate fin dai tempi degli Incas ed è molto probabile che abbiano fatto il loro ingresso in Europa dopo che Cristoforo Colombo raccontò di queste bestiole al ritorno dai suoi viaggi nel Nuovo Mondo. La cavia è un mammifero della famiglia dei Roditori che da adulto raggiunge un peso di circa 900-1200 grammi e una lunghezza, dal muso al posteriore, di circa 20-25 centimetri. A parte gli organi sessuali, non ci sono evidenti differenze tra il maschio e la femmina in quanto entrambi possono avere un'estrema varietà di lunghezza, consistenza e colori del pelo. I piedi sono privi di pelo e dotati di cuscinetti molto delicati sul lato inferiore. Le zampe anteriori sono dotate di quattro dita, mentre le posteriori di tre, tutte provviste di unghie a crescita continua che vengono limate tramite lo sfregamento continuo con il terreno. La cavia non ha la coda. La bocca, stretta e profonda, è fornita di 20 denti: 4 incisivi e 12 tra premolari e molari. Non esistono canini (tipici degli animali carnivori) e tra incisivi e premolari si trova uno spazio vuoto. I denti della cavia non smettono mai di crescere, e per la sua salute è importantissimo che venga somministrata un'alimentazione adeguata alla corretta consumazione di incisivi e molari. L'apparato digestivo della cavia richiede molte fibre: ciò rende di fondamentale importanza somministrare ai porcellini la dieta più appropriata. Il porcellino dovrebbe ricevere fieno a volontà e una razione di verdura fresca tutti i giorni. Gli occhi sani sono luminosi e umidi senza perdite. Lo sguardo è brillante e vivace. L'orecchio dei porcellini d'India è sensibile ai suoni fino a 30 Khz di frequenza, ben oltre il limite umano di 20 KHz; ciò li rende sensibili ad una vasta gamma di suoni e disturbi. Nel loro ambiente naturale, il loro udito è usato per la comunicazione fra i membri del gruppo; suoni differenti segnalano agli altri membri pericolo, gioia e desiderio sessuale. Sia la femmina sia il maschio sono dotati di una singola coppia di mammelle, che nella femmina diventano più evidenti soprattutto in caso di gravidanza e allattamento. La femmina ha un estro della durata di qualche ora ogni 15 giorni circa. Dopo una gestazione di circa 10 settimane, mette al mondo da 1 a 6 cuccioli, con una media di tre piccoli. La femmina di età maggiore ai 6-7 mesi, se non ha già partorito in precedenza, va incontro ad una saldatura delle ossa del bacino che ostacola o impedisce il passaggio dei cuccioli al momento del parto, con esito infausto per la madre e la nidiata. Si rende quindi indispensabile l'intervento di un veterinario esperto in esotici per l'esecuzione di un cesareo. Dopo la nascita dei piccoli vengono espulse le placente che la madre provvede ad ingerire, insieme a qualsiasi altra traccia del parto. Anche le primipare sono istintivamente autosufficienti nella cura dei piccoli. Seppure raramente, può capitare però che una madre inesperta ferisca le orecchie o le zampe dei piccoli nel maldestro tentativo di pulirli dopo il parto. Non è invece evento comune l'uccisione dei piccoli, neanche da parte del padre: in alcune specie di roditori questo comportamento è dettato dall'interesse del maschio ad avere una femmina libera dall'impegno che la crescita dei cuccioli dà al fine di un nuovo, precoce accoppiamento. La cavia, invece, immediatamente dopo il parto, entra nuovamente in periodo di disponibilità. Inoltre è frequente che anche il padre si occupi della cura e della difesa dei piccoli. I neonati nascono già completamente formati, con gli occhi aperti, denti sviluppati, capacità di camminare e correre e provvisti di pelo, e già a poche ore dalla nascita sono in grado di assumere autonomamente una dieta solida in aggiunta al latte materno. Lo svezzamento è possibile fin da subito, e questo aumenta le capacità di sopravvivenza della prole in caso di decesso della madre. La maturità sessuale è molto precoce, anche solo 20 giorni per la femmina e a partire dalle 4 settimane per il maschio. La vita media del porcellino d'India si aggira intorno ai 5-6 anni, ma non è rara una sopravvivenza anche maggiore (fino a 8-10 anni). I porcellini d'India si sono adattati alla sopravvivenza; allo stato selvatico, la vita in gruppi li protegge dai predatori: imparano a sentire il pericolo, avvertono gli altri membri del gruppo e seguono precisi modelli di fuga. Anche se a torto non sono considerati intelligenti, i porcellini sono animali sociali, e questo li rende molto interessanti. Osservare molto attentamente la vostra cavia non è importante solo per capire il loro mondo, ma è fondamentale come cura preventiva.
  17. paolo

    alyson

    Ok, e io non intendevo bacchettarti, ma solo dare un'info in più ad Alyson.
  18. paolo

    alyson

    Un po' più avanti però, ora deve essere ancora proprio piccolino.
  19. paolo

    Melanzane?

    La verdura cotta perde moltissimi dei suoi valori nutrizionali e completamente la vitamina C; inoltre l'intestino dei porcelli è adatto all'introduzione dei vegetali crudi.
  20. Un'altra scheda della fondatrice, Chiara:3 , parzialmente rivisitata e aggiornata dal sottoscritto. Devo dire che la considero un po'... "severa", ma non ho voluto fare interventi troppo radicali perchè sicuramente attenersi a quanto scritto può solo fare il bene dei nostri porcellini.
  21. Le cavie sono animali erbivori, quindi mangeranno qualsiasi cosa assomigli ed abbia il sapore di un vegetale; non necessariamente questo facilita il compito di fornirgli una dieta equilibrata. Per alimentazione adeguata non si intende cosa l'animale mangia, ma cosa dovrebbe mangiare: un buon regime dietetico deve principalmente contemplare ottimo fieno di prato e verdura fresca, asciutta e non fredda di frigorifero. Squilibri dietetici nella nutrizione provocano problemi quali diarrea, obesità, malattie croniche di cuore, fegato e reni, nonché il pericolosissimo scorbuto, causato dalla carenza cronica di vitamina C (che la cavia non è in grado di sintetizzare da sola). Inoltre, la carenza di cibi atti ad agevolare il consumo dei denti porta ad una pericolosa patologia dentale, la malocclusione. Come principio generale, l'apporto quotidiano di vegetali per un esemplare adulto deve corrispondere al 10% del suo peso corporeo. Per esempio, una cavia del peso di circa un chilogrammo deve mangiare almeno 100 gr. di cibo fresco al giorno, in aggiunta al fieno che va lasciato illimitatamente a disposizione; in pratica sarà meglio lasciare a disposizione almeno 150-200 grammi di verdura e regolarsi su quello che lasciano indietro. Soprattutto i primi tempi può essere consigliabile tenere un diario delle abitudini alimentari degli animali. Inoltre, un ottimo metodo per vigilare la salute del porcellino è effettuare pesate regolari (ogni una/due settimane): perdite di peso significative (maggiori di 100 gr a settimana) o ripetute devono mettere in allarme: è d'obbligo in questi casi una visita da un veterinario esperto in cavie, che potrà identificare il problema ed iniziare la terapia più idonea. Alimenti da somministrare o da evitare e nutrienti di particolare importanza. Fieno. Deve essere sempre a disposizione, senza limitazioni. La fibra favorisce una digestione e un transito intestinale adeguati, oltre all'effetto di limatura sui denti a cui abbiamo già accennato. Il fieno di buona qualità deve essere polifita (costituito da diverse erbe), asciutto, privo di muffe e polvere ed avere un buon odore. Il fieno si può trovare confezionato nei negozi, o per i più fortunati è possibile rifornirsi di balle intere presso i contadini, con un notevole risparmio di denaro e spesso qualità del prodotto migliore. Il fieno va conservato dove non possa inumidirsi e ammuffire. Verdure. Per una cavia adulta 150-200 grammi al giorno, variandone i tipi per non permettere alla cavia di fossilizzarsi sul consumo di poche varietà di vegetali. È da preferirsi la verdura fresca e non trattata. Tutte le varietà di verdura forniscono un apporto di vitamine e minerali essenziali per la salute del porcellino. Lavare tutte le verdure per eliminare ogni traccia di antiparassitari e terriccio e non somministrare mai verdure fredde di frigorifero. Le verdure vanno private dei semi. E’ bene provare sempre nuove verdure, introducendole però con cautela, in piccola quantità. perché i porcellini possono evidenziare intolleranze verso determinati alimenti. Il maggiore sintomo di intolleranza è la diarrea; qualora si verificasse, eliminate dalla dieta solo l'ultimo tipo di verdura introdotto. Se la diarrea persiste o si presenta nuovamente, ricorrere alla consulenza del proprio veterinario di fiducia. Anche quando si adotta un animale che è stato in precedenza nutrito a cibo confezionato è bene inserire gradualmente la verdura, fino a sostituire completamente il cibo precedente. Frutta. Da somministrare moderatamente in quanto molto zuccherina. Gli agrumi, sebbene spesso graditi e ricchi di vitamina C, possono dare problemi alla bocca, con formazione di vescicole dolorose che possono interferire con l'alimentazione e vanno quindi somministrati con moderazione. Anche la frutta andrebbe privata dei semi. Le erbe spontanee commestibili. Per questo argomento vi rimandiamo a “Piante commestibili e non” presente nella sezione “Documentiamoci” del Forum. Cibo pellettato per cavie. Non è assolutamente indispensabile, ma può essere utilizzato come premio, nella misura di un cucchiaio da tavola al massimo una o due volte alla settimana. Nella scelta orientarsi su un prodotto che sia stato esaminato ed approvato da un veterinario, meglio se addizionato di vitamina C. Evitare i cibi confezionati contenenti semi e cereali. Leccornie e snack per roditori. Sempre presenti sugli scaffali dei negozi, sono vivamente sconsigliati perché dannosi. Mattonelle di sale. Sconsigliate, in quanto la corretta assunzione di sali avviene già attraverso una variata ed adeguata alimentazione a base di verdure. L'eccesso di sali può provocare calcolosi molto dolorose e pericolose per la cavia. Acqua. L'acqua fresca non deve mai mancare, soprattutto d'estate, in quanto non sempre è sufficiente l'apporto di acqua contenuta nelle verdure fresche. Se notate variazioni importanti della quantità d’acqua bevuta che non potete spiegare con il cambio di stagione è opportuno fare visitare la cavia dal veterinario, perché l’aumentata o diminuita assunzione potrebbe essere un sintomo di patologia. La vitamina C. I porcellini d'India introdurranno facilmente con la dieta tutti i nutrienti necessari. La cavia non ha però il corredo metabolico necessario per produrre e immagazzinare sufficiente vitamina C per sopravvivere. Il fabbisogno quotidiano per una cavia di 1000 gr. di peso si aggira sui di 30-50 mg di vitamina C. La carenza di vitamina C dà origine ad una grave patologia: lo scorbuto. I muscoli, le ossa ed i tessuti molli perdono consistenza per l'impossibilità dell'organismo di produrre collagene; i primi segni di malattia sono: difficoltà a deambulare, emorragie gengivali, problemi alla cute, gonfiore alle articolazioni. Se non trattato, lo scorbuto porta al decesso dell'animale. La vitamina C viene quindi introdotta naturalmente offrendo vegetali che ne siano ricchi, e in caso di carenza mediante gli appositi preparati farmaceutici (Cebion, C vit ...). Aggiungere la vitamina C nell’acqua del beverino può non essere il metodo migliore; non tutte le cavie infatti bevono in quantità significativa e un’eccessiva presenza di cloro può rendere inattiva la vitamina. Inoltre, se vi sono più cavie alloggiate insieme o se vengono usati per l'acqua contenitori grandi, può essere difficile determinare quanta acqua stia bevendo e quindi quanta vitamina C stia assumendo ogni singolo animale. Per la naturale tendenza della vitamina ad inattivarsi all'esposizione alla luce, è consigliato utilizzare contenitori scuri o avvolgerli con carta stagnola ad uso alimentare. Potete consultare qui la tabella con il contenuto di vitamina C di verdura e frutta. Ciecotrofi. La natura ha fornito al porcellino un insolito sistema per integrare i bisogni dietetici; i ciecotrofi sono piccole palline di feci, più morbide del normale ma non diarroiche, che contengono sostanze nutrienti ricavate dai vegetali durante la digestione. Queste palline passano nell'intestino, vengono espulse dall'ano e inghiottite nuovamente. Anche se questo processo può sembrare bizzarro o addirittura rivoltante, non deve essere scoraggiato in quanto necessario per la salute dell'animale. La dieta in gravidanza. Se sospettate che la vostra porcellina sia gravida (la gravidanza non è facilmente riconoscibile per diverse settimane), nel dubbio è necessario nutrirla come se fosse gravida. La gravidanza dura circa 68-72 giorni. Durante questo periodo è possibile seguire l'alimentazione dell'adulto - peso del cibo da dare quotidianamente almeno pari al 10% del peso corporeo dell'animale - avendo cura di controllare periodicamente il peso della gestante e regolare la quantità di cibo in proporzione. Un po’ di frutta fresca aggiuntiva fornirà lo zucchero necessario durante la gestazione. Il giusto apporto di zucchero previene la tossiemia, un disordine alimentare dovuto all'aumentato consumo di carboidrati e glucosio da parte della gestante e dei feti. Inoltre, durante la gestazione vi è un'aumentata richiesta di vitamina C: occorre allora aumentare fino a 60-80 mg di vitamina al giorno, offrendo più vegetali che ne contengano maggiori quantità e/o supplementando con gli appositi preparati. Nei giorni precedenti il parto è normale una lieve diminuzione dell'appetito e se è stata mantenuta un'alimentazione adeguata durante la gravidanza, la cavia avrà sufficienti energie per affrontare il parto. La dieta nelle prime settimane di vita. In natura le cavie si prendono molta cura dei loro cuccioli: il latte della cavia assicura il giusto apporto nutritivo ai piccoli, almeno finché la madre stessa è in salute. Se per un qualsiasi motivo la madre non è in grado di nutrire adeguatamente i suoi piccoli, i cuccioli provvederanno ad alimentarsi da sé. I porcellini nascono infatti con denti già sviluppati e sono in grado di alimentarsi con cibi solidi e bere dopo poche ore dalla nascita. Sebbene il latte materno sia l'alimento ideale nelle prime settimane di vita, per i nutrienti e le vitamine contenuti, questo non è assolutamente indispensabile per la salute dei piccoli se questi vengono abituati da subito ad assumere un'alimentazione solida a base di vegetali di vario tipo. Il peso dei porcellini neonati resterà stabile, eccetto un possibile lieve calo ponderale, per la prima settimana. Successivamente aumenterà gradualmente di circa 2-4 grammi al giorno fino al raggiungimento della maturità. Come per gli adulti, le vitamine C e D sono di fondamentale importanza per la salute. Normalmente sono presenti in dosi sufficienti nel latte materno, ma possono essere introdotte con vegetali e frutta. Anche l'acqua deve essere sempre disponibile fin dal primo giorno di vita. I piccoli imparano presto e autonomamente a bere dal beverino; in caso contrario, sarà necessario mostrare loro il funzionamento del meccanismo. Solitamente i piccoli apprendono rapidamente e sono necessarie poche dimostrazioni. Il ruolo di genitore acquisito Per quanto sia un evento raro e i piccoli siano in grado di alimentarsi da soli, bisogna essere sempre pronti a prendere il posto della madre in caso di mancanza o impossibilità della medesima. Anche in caso di nidiate troppo numerose o di madri primipare, la cucciolata deve essere assistita per verificare l'assunzione di quantità adeguate di cibo e il corretto accrescimento. Ritorna anche in questo caso l'importanza delle pesate periodiche: i cuccioli appena nati pesano dai 70 ai 100 grammi, a seconda del numero di cuccioli di cui è composta la nidiata. Neonati di peso inferiore ai 55-60 grammi difficilmente sopravviveranno più di qualche giorno, qualsiasi azione poniate in essere, perché non solo l'apparato muscolo-scheletrico ma anche gli organi interni non saranno completamente sviluppati. Cibo solido La dieta dei piccoli segue i principi di quella degli adulti: i vegetali vanno somministrati in base al peso dell'animale (circa 10% del peso), quindi è indispensabile pesare frequentemente i porcellini per determinare la quantità di cibo da somministrare. Del fieno fresco sarà sempre disponibile - i piccoli porcellini iniziano a masticare fin dal giorno successivo alla nascita. Se i piccoli sono alloggiati con altre cavie si uniranno facilmente agli adulti nel consumare il pasto. La dieta della cavia senior. Sono disponibili poche indicazioni sulla dieta dei porcellini più anziani. Il modo migliore per offrire una dieta adeguata al porcellino si basa sull'osservazione delle sue abitudini di consumo e del suo ambiente. Come nella cavia giovane o adulta, tutti gli eventuali cambiamenti devono essere monitorati e nello specifico bisogna controllare: - eccessivi aumenti o perdite di peso: come già detto è consigliabile pesare regolarmente l'animale; - assunzione di quantità sufficienti d'acqua: notare le variazioni alla norma, considerando anche l'assunzione di vegetali; - assunzione di quantità sufficienti di alimenti: notare le variazioni alla norma; - notare la presenza di condizioni patologiche: diarrea, vomito, indebolimento, perdita di pelo e ricorrere al veterinario esperto; - l'introduzione di vitamina C che, ricordiamo, dev'essere di circa 50-70 mg al giorno; - assicurare la presenza di fieno di buona qualità, al fine di favorire l'assunzione di nutrienti importanti e agevolare il corretto consumo dei denti, che continuano a crescere anche in età avanzata; - l'assunzione di vegetali freschi e variati, evitando di somministrare cibi nuovi per non incorrere in episodi di diarrea che a quest'età possono essere molto più pericolosi che in una cavia giovane.
  22. paolo

    alyson

    Il prezzemolo si può dare, è ricco di vitamina C e di calcio, quindi favorirà la crescita del piccolino. Più avanti però, verso i 6 mesi d'età, dovrà essere diminuito perchè troppo calcio potrebbe favorire la calcolosi. Probabile che la diarrea sia douta al passaggio dal cibo pellettato ai vegetali; procedi quindi con molta gradualità, come ho detto prima occorreranno 2-3 settimane. Se in zona non c'è un veterinario realmente esperto per una prima visita al pelosino, informati se un "generico" ha comunque qualche esperienza in cavie e cerca nel nostro database un nominativo il più vicino possibile, per avere almeno un consulto telefonico in caso di necessità.
  23. paolo

    alyson

    Suppongo che fosse abituato/a al cibo pellettato in negozio; occorre quindi ridurlo gradualmente (per evitare problemi intestinali) a favore delle verdure, fino a sostituirlo completamente, diciamo nell'arco di 2-3 settimane. Tutte le verdure sono adatte ai porcellini e bisogna fin da subito abituarli a gusti sempre nuovi e diversi, per evitare che finiscano per apprezzare solo pochi tipi di verdura, magari quelli meno ricchi di valori nutrizionali. Cercherei da subito di introdurre il peperone, giallo o rosso. Se vuoi supplementare la vitamina C puoi dare 2-3 gocce di preparato al giorno, provando a metterle su una fogliolina di qualcosa di gradito o direttamente in bocca con una pipettina o siringhina senz'ago.
  24. paolo

    alyson

    Se ti sei già documentata avrai visto che i cardini dell'alimentazione sono il fieno in quantità illimitata, verdura fresca e varia (comprese quelle maggiormente ricche di vitamina C come i peperoni), poca frutta, acqua a disposizione.
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