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Tutti i contenuti di paolo
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Ti consiglio di dargliene poca e non di frequente, perchè anche le foglie sono ricche di quelle essenze che danno il caratteristico profumo, e in un animale di basso peso come la cavia non è consigliabile verificarne gli effetti.
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Credo di averlo usato anni fa. Comunque se è verde, profumato, non polveroso, polifita e piace a Cipollo: tutto ok!
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Sulla possibilità di scavalcare non mi pronuncio, perchè è una attitudine individuale, ma se prova a salire sul bordo si ribalterà. E poi avresti lettiera sparata fuori sempre, dovresti rivestirla almeno in basso. La vedo più come appartamento supplementare, magari rovesciata e dopo aver praticato un'apertura.
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Anche io voto per un controllo del sesso.
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La prima cosa che mi viene da pensare è che sia semplicemente calore "da attività" da disperdere. Ora che lo hai notato prova a verificare più spesso e magari fai la prova anche nei momenti di relax.
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Probabile che si sia fatto male durante le sue attività; non è lui il porcellino saltatore? Magari riducigli la possibilità di fare salti da piani alti a favore di più moto sul pavimento.
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Abbonda maggiormente con il peperone! Se le piace puoi darle anche il prezzemolo, ricco di vitamina C, almeno fino a che avra 5-6 mesi d'età.
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Bunny Basic,Krauter o Young?
paolo ha risposto a Diaframma nella topic Cibo pellettato, integratori, altro
Come sai i porcellini sono molto abitudinari e anche l'introduzione di un nuovo cibo è vista con sospetto, talvolta addirittura come uno stress. Tu insisti, magari spezzettali perchè ne sentano meglio il profumo e ne vengano attirate. -
cavia non mangia
paolo ha risposto a Niko94 nella topic Problemi della bocca, dei denti e dell'apparato digerente.
Se è stato tanto tempo con difficoltà ad alimentarsi, tenuto conto che la verdura di solito fornisce la maggior parte dell'acqua che serve loro, adesso avrà un gran bisogno di re-idratarsi. A me sembra un buon segno, dimostra che si sta autoregolando e cerca di riparare i danni. Il veterinario saprà comunque essere ben più preciso del sottoscritto. Carezzine a Dino! -
A quell'età le unghiette non possono essere già così lunghe da dover essere tagliate. Se il problema è la pulizia puoi farla con le salviettine o bagnando la zampina in acqua tiepida; ma come ti hanno già suggerito: sei certa che non siano unghiette normalmente scure di colore?
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Direi che è importante che abbia mantenuto il peso, senza ulteriori diminuzioni. Se continua a nutrirsi, tornando progressivamente all'alimentazione normale, tornerà verso il peso originario. Carezze al piccolo!
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"Lettiera" e "pellet di legna" sono due fra i termini più frequenti in un Forum di caviofili. E le domande su questo tipo di lettiera sono particolarmente frequenti. Solitamente ci si chiede quale tipo di pellet sia il più adatto all'uso specifico e se in essi siano contenute sostanze potenzialmente fastidiose per i pelosini. Se avete avuto la pazienza di leggere la precedente avrete capito che ben difficilmente il pellet di legna proviene direttamente da un foresta di abeti o faggi, ma sarà più probabilmente il sottoprodotto o lo scarto della lavorazione di questi legni; e che il pellet di legna per riscaldamento, quello che usiamo comunemente per la lettiera, non dovrrebbe contenere sostanze nocive, meglio comunque se si tratta di un prodotto certificato.
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I “pellets” sono piccoli cilindretti di legno pressato prodotti con gli scarti della lavorazione del legno, come trucioli o segatura, ma anche da puliture di sottobosco. Tali scarti sarebbero altrimenti inutilizzabili e il loro smaltimento richiederebbe notevoli costi. I tipici produttori di pellet di legno sono quindi le grandi segherie e falegnamerie. La prima fase della lavorazione è la riduzione di pezzatura del materiale di scarto mediante l’utilizzo di un trituratore dal quale si ricavare il così detto “cippato”, ovvero scaglie di legno della dimensione di 3-4 cm. Per la produzione di una tonnellata di pellet occorrono dai sei agli otto metri cubi di trucioli e segatura. Il cippato deve essere essiccato per diminuirne l’umidità contenuta e viene quindi triturato con un mulino, ottenendo una segatura omogenea. Il materiale triturato è trasportato tramite una coclea alla successiva fase di pellettatura, o cubettatura, dove verrà agglomerato per ottenere la forma cilindrica, i pellets appunto, con notevoli vantaggi in termini di riduzione dei volumi, trasportabilità, deposito e manipolazione. Questo procedimento si realizza con un’apposita macchina, detta cubettatrice, in pratica un grande rotore con un anello forato (detto trafila) che ruota velocemente; all’interno del rotore dei rulli spingono la segatura ad altissime pressioni fino a farla estrudere attraverso i fori della trafila, dove apposite lame li taglieranno nella lunghezza desiderata. Il processo di estrusione del pellet produce un notevole calore, fino a 90°C, ed è quindi necessario il raffreddamento del pellet con aria refrigerata. Le polveri residue saranno poi rimosse per mezzo di setacci o sistemi di aspirazione per assicurarsi che le stesse non superino l’1% ammesso dalle normative e il pellet di legno andrà quindi al confezionamento. Il legno è composto principalmente da cellulosa e lignina; il calore sprigionato durante la fase di pressatura fa si che la lignina presente rivesta le fibre di cellulosa determinandone la compattezza, e la pellettizzazione può così avvenire senza l’aggiunta di ulteriori sostanze collanti. Al pellet possono essere aggiunti amido, farine o oli vegetali, che ne migliorano la resistenza all’abrasione; quest’aggiunta è permessa fino a un valore massimo del 2%, anche se di regola non si supera lo 0,5%. Il pellet di legno si conserva preferibilmente in un luogo asciutto, adottando qualche piccolo accorgimento per proteggerlo dall’umidità. Per esempio non appoggiare i sacchi a terra, lasciandoli su bancali, accatastandoli e coprendoli con teli in plastica; nel caso di deposito appoggiandoli a pareti perimetrali, meglio inserire una lastra di polistirolo che faccia da isolante tra il bancale e il muro. Naturalmente è meglio consumare per primi i sacchi di pellet avanzati dalla stagione precedente. La qualità è importante anche per i pellets: il consiglio è di usare solo pellets certificati, che non contengono agglomeranti chimico-sintetici o impurità (colle, vernici, plastica), presentano un’umidità residua assai contenuta (11-14%) e una frazione minima di polveri. In passato gli scarti del legno come la segatura venivano buttati o utilizzati solo in parte mentre oggi, grazie alla produzione del pellet ed una sempre maggiore coscienza ambientale, questi materiali residui hanno una seconda vita ed un utilizzo pari al 100%. Grazie alla pressatura il potere calorifico del pellet, a parità di volume (ma non di peso), è circa doppio rispetto al legno, e il valore energetico di un kilogrammo di pellet equivale all'incirca a mezzo litro di gasolio da riscaldamento o a mezzo metro cubo di metano. Inoltre, bruciando il pellet ha basse emissioni di CO2 e NOX. siti consultati: it.wikipedia.org lameccanica.it pelletshome it techinbio.it umbriapellet.it
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Veterinario bologna
paolo ha risposto a Lilith13 nella topic Commenti e segnalazioni sull'argomento IL VETERINARIO
Grazie! L'indirizzo poi è molto suggestivo, credo che poco più il là abitasse Guccini... ! -
Ma sempre per una questione di gerarchia accade anche che la più grande, o comunque la dominante, vada a rubare il cibo all'altra, anche dalla bocca.
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Appello ricevuto, speriamo si riescano ad aiutare i tanti animaletti in difficoltà. Un grazie a Merry che dedica parte del suo tempo ad aiutare le Associazioni.
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Ciao! Il beverino a spillo è più igienico di quello a sfera, perchè il porcello non può soffiare dentro. Personalmente però ho sempre usato quello a sfera, più facile da reperire. E che perdano è purtroppo abbastanza frequente, ci vuole anche un po' di dimestichezza nel disporlo.
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Eheheheh! L'emulazione è uno strumento formidabile!
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Benvenuto! Allora ci farai conoscere anche Eddie e aspettiamo i tuoi quesiti.
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Ben ritrovata!
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Sono in totale accordo con Isa!
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Benvenuta! Fa piacere sapere che la convivenza sta procedendo così bene. O.T.: Cey, tanti auguri per ieri, ti avevo scritto un commento sul profilo!
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Apprezzo molto gli interventi così dettagliati, che consentono di condividere esperienze e apprendere lezioni. E' evidente che la compagnia caviosa ha benefici effetti su chi già c'era e sulla new entry; la vivacità aumenta e così l'apprendimento, soprattutto da parte del più giovane. I contro sono quasi esclusivamente a nostro carico, in termini di organizzazione e di bilancio: se questo è il prezzo da pagare per far stare al meglio i nostri porcelli, ben venga!
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In casa quando vuoi. Come ti hanno detto bada a mettere in sicurezza l'ambiente oppure usa un recinto per delimitare un'area sicura.